Rieletta la Califano
“Da oggi inizia una nuova avventura. Saremo opposizione. Seria, intransigente ma mai populista.
Non grideremo alla luna. Ci batteremo ogni giorno per scongiurare che una Regione che abbiamo faticato per riportare ai vertici, presa a modello in Italia e in Europa, torni quella di dieci anni fa.
Ci batteremo per evitare che il lavoro fatto su diritto allo studio, salute, occupazione, su ambiente, famiglie, lotta alle discriminazioni non venga smantellato.
La sconfitta porta sempre a profonde riflessioni. Non ci sottrarremo.
Ma oggi è bene prendere un impegno con tutti coloro che ci hanno votato: l’impegno sui banchi della minoranza sarà lo stesso, se non più grande, di quello messo in maggioranza.
Infine voglio ringraziare di cuore, una a una, tutte le persone che hanno creduto in me.
L’affetto, la stima, la fiducia che ho ricevuto in questi cinque anni di duro ma importante lavoro rimangono un tesoro di inestimabile valore.
Questa è la Regione che amo. La difenderò ogni giorno. E difenderò ogni giorno la nostra idea di Lazio”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.
Ufficio Stampa
Largo consenso per la coalizione dove il presidente Francesco Rocca ha ottenuto il 58,9% con 10.207 voti
Pomezia è una città di centrodestra
A Pomezia larga vittoria della coalizione di Centro Destra, il suo candidato presidente Francesco Rocca ottiene 10.207 voti, 58,9% con 728 voti più delle liste. Risultato quello di Pomezia in termini percentuali più alto del dato regionale ottenuto da Rocca del 53,9%. Un dato che ha superato lo stesso risultato di pochi mesi fa, le politiche di settembre del 2022, in cui il centro destra raggiunse il 47% dei voti.
Fratelli d’Italia con 6.445 voti e il 40,64 è largamente in assoluto il primo partito della città, un dato superiore a quello regionale dove ha ottenuto il 33,6%. Fratelli d’Italia è nettamente primo anche nella coalizione che sostiene Rocca, risultato che ci porta a dire che Pomezia è una citta di Destra-Centro. A Pomezia la percentuale dell’affluenza ai seggi è stata di 17.952 votanti con una percentuale di 36,89%, in media con quella regionale 37,20%; questa affluenza ha registrato un record negativo, infatti in termini percentuali è la più bassa affluenza di sempre in una elezione nella nostra città. Basti pensare che solo qualche mese fa, alle politiche di settembre 2022 si ottenne il 62,03% dei votanti e alle regionali del 2018 siamo addirittura al 75%.
Il candidato del centro sinistra Alessio D’Amato a Pomezia ottiene 3.725 voti con il 21,20 % molto più basso del dato regionale del 33,5%.
Lo stesso Pd locale ottiene 1.938 voti con il 12,22%, molto distante dal dato regionale del 20,2%, ancora peggio delle politiche del 2022 dove ottenne il 14,04%.
Donatella Bianchi candidata delle liste M5S e Polo Progressista ha ottenuto a Pomezia 3.359 con il 19,12% nettamente superiore al risultato regionale 10,76%.
Il M5S a Pomezia ha ottenuto 2685 voti e il 16,93%, risultato molto più alto del dato regionale dell’8,5% ma più basso rispetto al risultato delle politiche 2022 dove il M5S ottenne il 22,4%.
Il voto delle regionali a Pomezia, visto lo straordinario risultato di Fratelli d’Italia, ci consegna una città a trazione Fratelli d’Italia, con un buon risultato di Forza Italia, con una Lega sottotono in terza posizione.
Nell’opposizione regge il M5S e crolla il Pd che è sicuramente ai minimi storici.
I candidati locali
I candidati locali sicuramente si sono difesi bene. Infatti su qualche buon risultato a Pomezia di alcune liste hanno inciso sicuramente la presenza di candidati locali.
Nella coalizione di Rocca: Forza Italia che ha ottenuto 1428 voti e il 9,01% con al primo posto la candidata locale Maria Dimasi che ha ottenuto 320 voti. In totale nella lista regionale Maria Dimasi ha ottenuto 472 voti.
Analogo buon risultato Luigi Celori primo nell’Udc con 276 voti, partito che a Pomezia ha ottenuto 403 voti con il 2,54%. In totale Celori ottiene 713 voti ed è secondo nella lista regionale e primo dei non eletti. Per lui potrebbe arrivare un incarico importante nella nuova amministrazione del governatore Rocca.
Nella coalizione di D’Amato buono anche il risultato di Sergio Busti, primo con 320 voti nella lista del Psi 358 voti e il 2,26%. In totale ottiene 365 voti ed è il secondo della lista regionale Psi che non ha ottenuto nessun seggio.
Nella coalizione di Donatella Bianchi: largamente primo con ben 560 voti nel M5S l’exsindaco Adriano Zuccalà. In totale Zuccalà ottiene 1242 voti ed è il quinto della graduatoria regionale e il primo dei non eletti. Se come ha detto in campagna elettorale Donatella Bianchi prima degli eletti del M5S si dovesse dimettere ecco che subentrerebbe nel consiglio regionale Adriano Zuccalà.
Sempre nel M5S si è difeso bene anche Massimiliano Villani giunto terzo a Pomezia con 128 voti. In totale Villani ottiene 418 voti.
A.S.