Il Litorale • 12/2019
Pagina 18 di 56
Chi legge da tempo il Litorale
avrà avuto occasione di seguire
negli anni recenti le vicende delle
“villette abusive “ di Lido dei Pi-
ni che poi proprio abusive non
sono ma che certamente rappre-
sentano oggi un privilegio diffici-
le da accettare da parte dei citta-
dini. 105 villette, nate come “ca-
panni da pesca”, negli anni cin-
quanta, sono diventate ville con
giardino e, cosa gravissima, alcu-
ne di loro vengono affittate a
prezzi altissimi in estate. Affer-
mare che quelle villette siano
abusive però non è esatto perchè
esse vennero realizzate con le au-
torizzazioni all’epoca vigenti e su
terreno dato in concessione dal
Demanio Marittimo. Successive
modifiche ed adattamenti non
spostano di molto la problemati-
ca. Quelle villette sono sulla du-
na, in un luogo in cui oggi non
potrebbero essere autorizzate. Sa-
ranno le decisioni dei giudici e le
determinazioni di legge a scrivere
il futuro di quelle villette. Detto
questo, però, va affermato che la
realizzazione di quelle costruzio-
ni in fila sulla duna del lido dei
Gigli e la disponibilità dei loro
concessionari ha, di fatto, protetto
la duna stessa facendola salire di
livello e proteggendola dall’ag-
gressione di utenti troppo spesso
sprezzanti della natura. Con deli-
berazione di Giunta Regionale 19
marzo 1996, n. 2146 [Direttiva
92/43/CEE (Habitat): approvazio-
ne della lista dei siti con valori di
importanza comunitaria del Lazio
ai fini dell’inserimento nella rete
ecologica europea Natura 2000]
tale tratto di arenile è stato inseri-
to nella lista dei Siti di Importan-
za Comunitaria (SIC) come sito
denominato Lido dei Gigli che
comprende anche la retrostante
Pineta della Gallinara. Chi ha oc-
casione di frequentare la spiaggia
in estate si rende conto di cammi-
nare su un percorso privilegiato e
a fianco di una duna meravigliosa
popolata da tantissime specie di
flora mediterranea. Chi ha avuto
occasione, come il sottoscritto, di
sorvolare la zona si accorge che è
rimasta una piccola oasi inconta-
minata schiacciata tra Lavinio e
Torvajanica. Ora il Comune di
Anzio ha deciso di affidare l’inte-
ra fascia costiera, circa 1500 me-
tri, in convenzione per la fornitu-
ra di servizi essenziali, prerogati-
va prevista dalla normativa regio-
nale (art 7 comma 1 lett B del Re-
golamento Regione Lazio
19/2016). Lo ha fatto senza coin-
volgere gli abitanti della zona ed
attraverso una delibera di Giunta
e cioè senza un dibattito in Consi-
glio Comunale.
Quando la notizia è stata divulga-
ta la gente di Lido dei Pini si è
chiesta quale fosse la ragione di
una decisione del genere visto
che nessuno ne vedeva la necessi-
tà. Se è vero che la politica non
deve essere troppo creativa ma
deve interpretare i bisogni della
gente per dare risposte atte a sod-
disfarli. Se nessuno ha manifesta-
to la necessità di attrezzare quella
spiaggia e se tutti vogliono che
resti “al naturale” perchè farlo? Si
è aperto un dibattito e, un Consi-
gliere Comunale di maggioranza,
Massimiliano Marigliani, ha cer-
cato di fare quello che non era
stato fatto e cioè confrontarsi con
la gente per spiegare e capire. Lo
ha fatto in modo pacato in una ri-
unione di cittadini, non ha affatto
criticato la decisione presa in
Giunta ma ha cercato di spiegar-
ne i contenuti e difendendone gli
aspetti positivi. Questo ha provo-
cato la reazione del Sindaco e
della sua maggioranza: il consi-
gliere Marigliani è stato processa-
to e ritenuto colpevole di eccesso
di democrazia ed espulso da tutto,
anche dall’incarico di delegato
del Sindaco per i problemi della
Pineta. Espulso anche da capo-
gruppo di Forza Italia ed al suo
posto è stato incaricato il consi-
gliere Maranesi. Se Forza Italia
da un incarico ad un personaggio
della caratura di Maranesi fa la
scelta di totale estinzione. Resta
però una domanda che pesa come
un macigno: se i cittadini che
hanno partecipato numerosi al-
l’assemblea convocata da Mari-
gliani sono all’unanimità contrari
a questa decisione, se i cittadini
che hanno partecipato al sit-in or-
ganizzato da Legambiente il pri-
mo giugno hanno confermato
questa volontà, quale è l’esigenza
che la politica di Anzio vuole
soddisfare con questa decisione?
Molte sarebbero le carenze tecni-
che del bando, prima fra tutte
quella che la Regione Lazio ha
messo in evidenza in risposta ad
un quesito di Legambiente e cioè
che il provvedimento deve essere
sottoposto a valutazione ambien-
tale, ma preferisco restare nella
parte politica del problema cer-
cando la risposta a quella doman-
da. Un elemento di incongruenza
va però citato: lo “spirito” della
proposta di convenzione riguarda
l’intera lunghezza di 1500 metri e
sembra volere privilegiare i por-
tatori di handicap. Non ci vuole
un urbanista per definire l’indi-
spensabilità di un parcheggio a
supporto delle centinaia di utenti,
un parcheggio per almeno 200
auto che, equivale a dire di 4000
metri quadrati circa. Dove sarà
ubicato questo parcheggio senza
il quale nessun servizio sulla
spiaggia avrebbe senso? Purtrop-
po alcuni rappresentanti dell’am-
ministrazione locale hanno voluto
buttarla in caciara definendo am-
bientalisti dell’ultima ora quelli
di Legambiente, che proprio su
quella spiaggia ed il quel sito è
impegnata da trent’anni. La poli-
tica e le sue manifestazioni di sot-
topotere non c’entrano niente.
C’entra la democrazia, c’entra la
partecipazione ed il dibattito,
c’entra l’opportunità di distrugge-
re una bellissima duna per fornire
servizi che nessuno chiede: nes-
suno. E tra quelli che non li vo-
gliono la grande parte sono elet-
tori di questo sindaco e di questa
Giunta e questa è cattiva politica.
Sergio Franchi
Polemiche senza fine sulla decisione del sindaco De Angelis di mettere a bando un pezzo di litorale protetto a Lido dei Pini
Lido dei Gigli: un esempio di cattiva politica
Pag. 18 Il Litorale ANNO XIX - N° 12 - 16/30 GIUGNO 2019
Leggi di più
Leggi di meno