Il Litorale • 12/2019
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Pag. 8 Il Litorale ANNO XIX - N° 12 - 16/30 GIUGNO 2019
L’inizio dell’estate è stato caratte-
rizzato da un confronto acceso e
certamente non necessario fra il
Comune di Anzio ed i cittadini.
La vicenda è nota ma non sono
note le ragioni vere per cui il Co-
mune fa cose per i cittadini che i
cittadini non vogliono; fino allo
scontro per imporre qualcosa che
non andrebbe fatta. L’affidamento
della spiaggia del Lido dei Gigli a
gestione da parte di privati al fine
di fornire servizi. A parte l’oppor-
tunità di intraprendere iniziative
che hanno un forte impatto sul
territorio senza averne prima in-
formato gli abitanti, restano molti
i dubbi sulla fattibilità del provve-
dimento visto che si tratta di inci-
dere su un’area SIC (Sito di Inte-
resse Europeo) che è soggetta a
speciale protezione. Il bando di
gara emesso dal Comune non fa
menzione di questo limite signifi-
cativo e Legambiente ha posto il
quesito alla Direzione Ambiente
della Regione Lazio che così ha
risposto:
“Nel ringraziarvi per la segnala-
zione e l’attenzione dedicata al
territorio, presa visione del bando
del Comune di Anzio in argomen-
to, ed in particolare del Discipli-
nare per l’affidamento in conven-
zione, si rappresenta che per
quanto i servizi in affidamento so-
no coerenti con le previsioni della
DGR n. 668/2017 relativo all’a-
dozione in via preliminare della
proposta di documento relativo al
“Piano di utilizzazione delle aree
del demanio marittimo” (PUAR),
l’area demaniale marittima a li-
bera fruizione rappresenta una
delle porzioni di litorale che pre-
senta ancora elementi di naturali-
tà ed interesse conservazionistico,
oltre che paesaggistico. L’area,
sebbene non riportato esplicita-
mente nel Bando, potrebbe rica-
dere nella Zona Speciale di Con-
servazione (ZSC) cod. IT6030045
“Lido dei Gigli”, sito della Rete
Natura 2000 e pertanto qualsiasi
intervento o attività è sottoposta
alla preventiva procedura di Va-
lutazione di incidenza (art. 5 del
DPR 357/1997) da attivarsi pres-
so la competente Area Valutazio-
ne di Incidenza e Risorse Foresta-
li della Direzione regionale Poli-
tiche Ambientali e Ciclo dei Rifiu-
ti (PEC: VINCA@REGIONE.LA-
ZIO.LEGALMAIL.IT) ; Inoltre,
nel caso le attività previste inter-
feriscano con la suddetta ZSC,
devono essere considerate e ri-
spettate gli obblighi e i divieti di
cui alla DGR 159/2016 “Misure
di Conservazione finalizzate alla
designazione delle Zone Speciali
di Conservazione” relativamente
alla provincia di Roma.
Cordiali saluti
La Direzione”
La risposta non lascia adito a
troppe interpretazioni a meno che,
come fatto da parte del Comune,
non se ne cita solo una parte. In
sintesi, il Comune di Anzio ha il
diritto di affidare aree di propria
pertinenza, al fine di dotarle di
servizi ma se vuole farlo in una
zona protetta deve sottostare alle
limitazione previste per tale zona.
Cosa che dovrà fare in questo ca-
so. La disputa ha fatto danni poli-
tici ma anche danni gravissimi al-
la credibilità della Giunta che go-
verna Anzio. In genere il governo
di una città si scontra con i propri
avversari politici in Consiglio Co-
munale e sul territorio; quando
un’amministrazione comunale si
scontra con coloro che l’hanno
votata allora l’errore politico è vi-
stoso e la Giunta di Anzio si sta
scontrando con gruppi di cittadini
composti in gran parte da elettori
che hanno votata questa maggio-
ranza.
Sergio Franchi
Sulla convenzione per la spiaggia
a Lido de Pini si continua a dire
tutto il contrario di tutto, ma so-
prattutto si accomuna strumental-
mente la vicenda delle villette
abusive a quella del bando. Le le-
zioni di legalità da una ammini-
strazione guidata da un sindaco
indagato per evasione fiscale, con
due assessori rinviati a giudizio e
un consigliere finito nel rapporto
conclusivo della commissione an-
timafia non le accetto, allora oc-
corre fare chiarezza.
Sul bando è stato detto tutto e non
posso far altro che confermare
quanto sostenuto in commissione
trasparenza: una convenzione che
spinge verso una vocazione turi-
stica della spiaggia appare in con-
traddizione con i motivi che han-
no reso quella spiaggia un sito
protetto. Fermo restando che se-
condo noi non era necessario a
prescindere ricorrere a questo tipo
di soluzione, occorre comunque
effettuare una valutazione di inci-
denza e verificare la conformità
paesaggistica. Questo ad oggi non
è stato fatto. Ce lo ha confermato
il dirigente D’Aprano prima e la
Regione Lazio poi (quest’ultima
dice anche che il bando è coerente
con le previsioni della DGR n.
668/2017 relativo all’adozione in
via preliminare della proposta di
documento relativo al “Piano di
utilizzazione delle aree del dema-
nio marittimo” (PUAR), ma que-
sto non è stato sollevato da noi).
Se poi in maggioranza non sanno
La Regione da ragione alle istanze di Legambiente per Lido dei Gigli
Scontro per la spiaggia
leggere è un problema loro.
Sulle villette si sta consumando
una strumentalizzazione imbaraz-
zante:
1) La vicenda è totalmente indi-
pendente da quella del bando e
noi non stiamo facendo un bel
niente “insieme alle cooperative
di abusivi”. Se qualcuno continua
ad insinuare questa cosa sarò co-
stretto ad agire per vie legali.
2) Se quelle villette saranno con-
fermate abusive (perché ad oggi,
nonostante il tema sia stato accen-
nato in commissione, nessuno da
entrambe le parti ha tirato fuori
uno straccio di documento) si
proceda alla demolizione e basta.
Si procede d’ufficio con una ordi-
nanza e non c’entra niente il con-
siglio comunale. Se la proposta
della Marracino dovesse arrivare
in consiglio e se venisse accertato
lo status abusivo sarò disposto a
votare a favore insieme alla mag-
gioranza perché è certamente co-
erente con i miei principi, ma va
detto che l’operazione è solo una
distrazione di massa.
Luca Brignone
La vicenda della gara lampo per
l’assegnazione del tratto di spiag-
gia libera di Lido dei Pini, è sol-
tanto l’ultimo degli episodi di
possibile aggressione speculativa
del territorio, della natura e dei
beni comuni nella nostra città. Si
è detto già molto sull’argomento
e bene hanno fatto associazioni
ambientaliste, forze politiche, cit-
tadini e consiglieri comunali a ri-
spondere all’appello di Legam-
biente per la sua tutela, compresa
la richiesta di demolizione delle
villette che da decenni ne detur-
pano la duna. Che tale vicenda
susciti appetiti incontenibili lo di-
mostrano da un lato, la protervia
del Sindaco ad andare avanti,
nonostante le palesi criticità
emerse, l’altolà della Regione e le
mobilitazioni cittadine, dall’altro
l’atteggiamento antidemocratico
della maggioranza che vuole ri-
muovere la consigliera Pollastri-
ni, dal suo ruolo di Presidente
della Commissione Trasparenza,
solo per aver giustamente solleva-
to la questione. Probabilmente i
partiti di maggioranza vogliono
un Presidente meno attento o più
condiscendente verso di loro, ma-
gari pescato in quella parte del-
l’attuale opposizione interessata
da sempre a cogestire i grandi e i
piccoli affari del territorio.
Un degrado veramente inaccetta-
bile, di cui la maggioranza di An-
zio è responsabile dal punto di vi-
sta politico e a cui bisogna oppor-
re una politica che tuteli, la giusti-
zia sociale, la legalità e l’ambien-
te.
Umberto Spallotta
Segretario Prc di Anzio
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