Il Litorale • 12/2019
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Continua instancabile l’atti-
vità di sensibilizzazione e
promozione del territorio
che da due decenni la Pro
Loco “Città di Anzio” porta
avanti instancabilmente gra-
zie anche alla preziosa col-
laborazione dei volontari
del Servizio Civile Naziona-
le. L’attività di questi giova-
ni volontari ha prodotto fi-
nora numerosi ed interes-
santi lavori di ricerca che
hanno riguardato luoghi,
edifici e personaggi che so-
no stati e sono tuttora parte
integrante dell’identità stori-
ca della città di Anzio. Per
l’anno in corso, i volontari
Nadia Filo e Andrea Tocci,
insieme all’OLP (Operatore
Locale di Progetto) Federica
Nicolò, hanno partecipato,
nei giorni 21 e 22 Maggio,
ad un altro incontro di for-
mazione tenutosi presso il
Palazzo Doria Pamphilj di
Valmontone.
L’iter formativo, iniziato lo
scorso 15 Marzo, è costitui-
to da otto giornate di incon-
tri, lezioni e dibattiti nel
corso delle quali vengono
fornite ai giovani volontari
le conoscenze necessarie a
svolgere, presso le sedi del-
le Pro Loco di assegnazio-
ne, la loro attività di volon-
tariato finanziata dalla Pre-
sidenza del Consiglio dei
Ministri.
Il percorso di apprendimen-
to terminerà il prossimo 19
Giugno e da quel momento
Nadia e Andrea potranno
iniziare il lavoro di ricerca
sui progetti che sono stati
loro assegnati in fase di se-
lezione iniziale: “I beni cul-
turali materiali nell’identità
del Lazio” e “Storie e tradi-
zioni nelle terre degli anti-
chi romani”.
Entrambi i progetti mettono
in primo piano il ruolo fon-
damentale che giocano, nel-
la costruzione dell’identità
collettiva, le tradizioni ed i
racconti tramandati oral-
mente per generazioni e le-
gati ad un luogo simbolo
della città. Il saluto di ben-
venuto di Lorenzo Fanfoni,
responsabile della Segrete-
ria Regionale del Servizio
Civile, ha aperto i lavori che
sono poi proseguiti con la
lezione tenuta da Claudio
Nardocci Presidente Regio-
nale UNPLI Lazio riguar-
dante la comunicazione e le
tecniche per renderla coin-
volgente e facilmente fruibi-
le.
Nel corso della lezione è
stata ripresa ed ampliata la
tematica, già affrontata nel
corso del convegno prece-
dente “Il Lazio è una favola
da raccontare”, riguardante
l’importanza, nella promo-
zione del territorio, della
narrazione e del racconto di
storie. In particolare, è stato
analizzato ancora il concetto
di storytelling (raccontare
storie), la tecnica basata sul
racconto di storie capaci di
suscitare emozioni che, ne-
gli ultimi anni, è stata adot-
tata in larga misura da
aziende e associazioni come
strategia di marketing, ma
che risulta uno strumento
efficace anche per la promo-
zione di piccole realtà terri-
toriali, come quelle di cui si
compone la nostra Regione,
nelle quali l’aspetto emozio-
nale legato ai racconti e alle
tradizioni assume un’impor-
tanza notevole.
Un’altra tematica, a cui è
stato dedicato ampio spazio,
è stata quella della comuni-
cazione in pubblico. Dopo
aver elencato una serie di
accorgimenti da adottare al
fine di rendere efficace il
proprio discorso, si è passati
alla pratica: una sorta di la-
boratorio durante il quale al-
cuni dei ragazzi sono stati
chiamati a parlare per circa
tre minuti su un argomento
unico, offrendo spunti di ri-
flessione a tutti i presenti.
Dopo la pausa pranzo, sono
stati creati tavoli di lavoro
con spazi di approfondi-
mento e laboratori esperien-
ziali per discutere e mettersi
alla prova sui temi trattati
nel corso della mattinata.
Nello specifico, tutti i parte-
cipanti si sono cimentati
nell’invenzione di un paese
immaginario e di una storia
che potesse descriverne le
caratteristiche e promuover-
ne lo sviluppo in chiave tu-
ristica.
Le storie create saranno pro-
tagoniste di foto e produzio-
ni video che saranno presen-
tate dai ragazzi durante l’ul-
timo incontro in programma
per il 19 giugno.
Il secondo giorno di forma-
zione, si è aperto con la le-
zione della Dott.ssa Elisa
Francesconi, docente del-
l’Università di Firenze, sulla
legislazione dei beni cultu-
rali e la normativa vigente
in Italia nel settore cultura.
È stato affrontato il tema dei
beni culturali a partire dalla
loro definizione come testi-
monianze storiche di valori
di civiltà per passare poi al-
la distinzione tra beni cultu-
rali materiali e immateriali,
includendo nel primo grup-
po quadri, statue o reperti
archeologici e nel secondo
espressioni culturali come
feste religiose o rappresen-
tazioni popolari e folklori-
stiche.
In un secondo momento, si
è passati all’analisi della
normativa vigente in Italia
sulla tutela del nostro patri-
monio culturale e si è cerca-
to di ricostruire le tappe che
hanno portato fin qui, a par-
tire dalla nomina, avvenuta
nel 1515 da parte di papa
Leone X, di Raffaello San-
zio a “Soprintendente” delle
antichità di Roma con una
giurisdizione su tutto il pa-
trimonio archeologico della
città. Si trattava, allora co-
me oggi, di un patrimonio
ricchissimo, presente non
solo a Roma ma su tutto il
territorio italiano, la cui tu-
tela ha spesso incontrato
difficoltà; l’esempio più ce-
lebre è senz’altro fornito dal
vero e proprio saccheggio di
opere d’arte messo in atto
da Napoleone nel 1796 du-
rante la campagna d’Italia.
Vent’anni più tardi, nel
1815, al famoso scultore
Antonio Canova venne affi-
dato da papa Pio VII il com-
pito di recuperare proprio
quelle opere d’arte saccheg-
giate a Roma e negli altri
centri culturali dello Stato
Pontificio dalle truppe na-
poleoniche.
Una missione riuscita solo
in parte viste le tante opere
d’arte italiane custodite nei
musei di tutto il mondo, tra
queste anche il Gladiatore
Borghese e la celebre Vene-
re di Anzio, rinvenuti pro-
prio ad Anzio ed oggi espo-
sti al Louvre.
ANNO XIX - N° 12 - 16/30 GIUGNO 2019 Il Litorale Pag. 25
Spazio Autogestito. Presidente: Augusto Mammola - Coordinatore del progetto: Tito Peccia
Via Mimma Pollastrini, 5 - Tel./Fax 06.98.31.586 - e-mail: info@prolococittadianzio.it
Speciale Pro Loco Città di Anzio
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