Il Pontino Aprilia • 7/2019
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ANNO XXX - N° 7 - 10/24 APRILE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 17
La vertenza Unicoop termina con
un accordo che soddisfa solo a
metà i sindacati di categoria, che
per sette estenuanti mesi hanno
tentato di evitare la prevista ces-
sione di otto punti vendita del
basso Lazio, indicato dai vertici
aziendali come l’unica strategia
possibile per ripianare il debito
milionario cumulato dagli esercizi
di media superficie. Stando ai ter-
mini del nuovo accordo, sotto-
scritto il 4 aprile scorso da Uni-
coop Tirreno e dai sindacati di ca-
tegoria, durante l’incontro che si è
svolto presso la sede dell’hotel
Best Western di Roma, Coop pro-
cederà con la razionalizzazione
dell’area di vendita dei supermer-
cati di Colleferro, Genzano e Po-
mezia via del Mare, che malgrado
la tendenza negativa resteranno
aperti: la riorganizzazione e il ri-
dimensionamento della superficie
di vendita servirà appunto a cer-
care di invertire la rotta. Nulla da
fare invece per i negozi di Aprilia,
Velletri, Pomezia via Cavour e
Frosinone, che inevitabilmente
entro la fine dell’anno, visto il
forte trend negativo, andranno in-
contro alla chiusura. Durante il
vertice che si è tenuto alla presen-
za dei legali rappresentanti di
Unicoop, Pietro Canova, Luigi
Pozzessere e Marina Federighi e
delle organizzazioni sindacali rap-
presentate da Alessio Di Labio,
Valentina Italiano, Giovanni Di
Gioia (Filcams CGIL), Vincenzo
Dell’Orefice, Claudia Baroncini e
Giovanna Eustachi (Fisascat
CISL), Paolo Andreani e Gian-
franco Cartisano (Uiltucs Uil),
l’azienda ha annunciato l’apertura
della procedura di licenziamento
collettivo per 145 operatori dei
negozi del Lazio Sud, ma la co-
operativa specifica che utilizzerà
come criterio nella scelta del per-
sonale solo la non opposizione al
licenziamento. Proprio per favori-
re la non opposizione al licenzia-
mento, Unicoop Tirreno si impe-
gna a versare oltre al preavviso e
alle competenze di fine rapporto
maturate, 37 mila euro lordi a ti-
tolo di incentivo all’esodo per i
lavoratori a tempo pieno e da ri-
modulare a seconda dell’orario la-
vorativo per i part time. Oltre al
piano di incentivazione alla non
opposizione al licenziamento e al
trasferimento, la cooperativa po-
trà trasferire i lavoratori solo ver-
so il Comune di Roma e con gli
indennizzi previsti dalla contratta-
zione integrativa sottoscritta dai
sindacati. In attesa dell’avvio del-
le procedure di mobilità, con un
confronto che inizierà entro 10
giorni, resterà aperto il confronto
a livello territoriale.
“L’accordo – rimarca il segretario
nazionale di Uiltucs Uil – rappre-
senta la migliore soluzione al pro-
blema degli esuberi. Resta il ram-
marico per la scelta della coope-
rativa di chiudere quattro punti
vendita seppure alcuni avevano
perdite rilevanti. Le politiche
commerciali attuate da Unicoop
sono state inefficaci. Eclatante la
recente trasformazione del punto
vendita di Colleferro in Iper-
coop”.
Strappare un accordo migliore,
con una trattativa che versava in
una fase di stallo ormai da mesi,
senza che l’azienda lasciasse in-
travedere spiragli di apertura, è
sembrato un obiettivo fuori porta-
ta ai sindacati di categoria, che
hanno tentato una soluzione di-
versa all’ipotesi di chiusura delle
Coop del basso Lazio. Per mesi
Unicoop Tirreno ha posto sul ta-
volo un piano di risanamento che
ha lasciato poco margine di ma-
novra, sebbene al Mise la politica
avesse chiesto di vagliare strade
alternative alla chiusura dei nego-
zi di media superficie. E la rasse-
gnazione con cui i dipendenti del-
le Coop destinate a chiudere han-
no accolto la notizia dell’accordo
raggiunto da azienda e sindacati,
è la misura di un finale già scritto
per il punto vendita di Aprilia,
che conta 37 dipendenti e per
quelli di Pomezia, Velletri e Fro-
sinone. Restano da chiarire i tem-
pi entro cui i supermercati do-
vranno chiudere i battenti, mentre
la sorte dei dipendenti è ormai de-
finita. L’azienda ha parlato di 145
esuberi e messo sul piatto incenti-
vi all’esodo di 37 mila euro lordi
per i full time, aprendo alla possi-
bilità di dislocare il personale nei
supermercati a marchio del circui-
to romano e non presso quelli in
Toscana. Del resto da settembre e
fino all’incontro conclusivo di
giovedì scorso, le prospettive so-
no cambiate più volte. Per ripia-
nare il debito milionario determi-
nato dal trend negativo degli otto
negozi, Unicoop aveva pensato
prima di cedere in blocco gli otto
punti vendita del basso Lazio, ali-
mentando voci sempre più insi-
stenti di un interessamento di Pac
2000 (Conad) all’acquisto. Una
prospettiva tramontata dopo i pri-
mi incontri al Mise e dopo il cam-
bio di rotta Unicoop ha ipotizzato
chiusure e licenziamenti, fino a
delineare, sulla scia delle richieste
serrate dei sindacati, la strada
ibrida che ha finito per prendere il
sopravvento: chiusura per 4 nego-
zi, ridimensionamento per gli altri
tre, incentivi all’esodo e ricollo-
camento del personale. Ad Apri-
lia Coop resterà con il suo mar-
chio e sotto la gestione di Distri-
buzione centro Sud soltanto al-
l’interno del Centro Commerciale
Aprilia 2, sacrificando invece lo
storico negozio di via Mascagni.
“L’amministrazione – spiega l’as-
sessore alle attività produttive
Gianfranco Caracciolo – nel caso
dell’Ipercoop, ha cercato di inter-
cedere per la ricollocazione dei
dipendenti in esubero presso le
attività commerciali di prossima
apertura. Quanto alla chiusura
della Coop di via Mascagni, resta
il rammarico di perdere una real-
tà attenta alla qualità del prodot-
to e al KM 0, modello che speria-
mo possa attecchire anche nelle
altre catene presenti sul nostro
territorio e che come amministra-
zione vogliamo incoraggiare. Re-
sta inoltre il rammarico per la
scelta di chiudere da parte della
cooperativa, proprio quando c’è
in cantiere la trasformazione di
quella zona: l’apertura di una
nuova palestra e il prossimo tra-
sferimento degli uffici comunali
in piazza dei Bersaglieri, avrebbe
potuto avere effetti positivi”.
Francesca Cavallin
La società chiuderà Aprilia via Mascagni, Pomezia via Cavour e Frosinone, mentre verranno ridimensionati gli altri punti vendita
Accordo a metà per la Unicoop Tirreno
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