Il Pontino Aprilia • 7/2019
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ANNO XXX - N° 7 - 10/24 APRILE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 37
“La partecipazione, attraverso il
rispetto delle regole della società,
il controllo attivo degli atti ammi-
nistrativi da parte del cittadino
per verificare il rispetto della tra-
sparenza e della legalità e la de-
nuncia dell’illegalità ai vari livel-
li, sono tutti strumenti finalizzati
a contrastare la mafia in senso
lato e la corruzione”.
Parole semplici ma efficaci, quel-
le scelte dal prefetto di Latina la
dottoressa Maria Rosa Tria, per
spiegare a una platea composta
interamente dagli studenti del li-
ceo Meucci di Aprilia come ga-
rantire il rispetto della legalità sul
proprio territorio. L’occasione è
stata offerta dalla conferenza a te-
ma, organizzata presso l’audito-
rium dell’istituto superiore di via
Carroceto il 22 marzo scorso. So-
lo 24 ore prima, in occasione del-
la Giornata Mondiale in ricordo
delle vittime innocenti delle ma-
fie, gli studenti numerosi avevano
preso parte alla manifestazione
per la legalità organizzata da Reti
di Giustizia presso il parco intito-
lato a Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino.
L’approfondimento di temi quali
mafia e corruzione e l’incidenza
negativa dei due mali sui territori,
è stato affidato al commissario
straordinario di Nettuno Bruno
Strati, al presidente di Reti di
Giustizia Fabrizio Marras e al di-
rettore del Messaggero Vittorio
Buongiorno, ma sono stati gli stu-
denti del liceo presieduto dalla
dottoressa Laura De Angelis a
raccontare attraverso le immagini
e la musica le storie delle vittime,
una mafia fatta di traffici illeciti,
violenza e morti innocenti.
“La lotta alla mafia - ha ribadito
il prefetto di Latina - vuol dire
Il prossimo insediamento della
nuova attività di confezionamento
di saponi e detergenti per la casa
mette a rischio i vincoli apposti
dalla Regione Lazio per preserva-
re la sorgente storica Reggia di
Turno e i pozzi autorizzati della
sorgente minerale destinata al
consumo umano della fonte di
San Vincenzo. Un rischio che
mette in allerta i residenti di Ca-
salazzara, denunciato da una nota
stampa diramata dal Comitato
Borghi Rurali.
“Ci ritroviamo ancora una volta
– scrive il comitato civico – a do-
ver difendere il nostro territorio,
le acque, la nostra salute, la sor-
gente Reggia di Turno, classifica-
ta come acqua termale di elevata
qualità e purezza tali da spingere
la Regione a realizzare pozzi stra-
tegici per il suo emungimento.
Solo da poco, grazie alla Fonte di
San Vincenzo, la Regione ha rico-
nosciuto il vincolo per l’intera zo-
na a monte. Come comitato siamo
stati rassicurati sulla bontà del
nuovo progetto che sta per inse-
diarsi presso lo stabilimento ex
Yale – a poca distanza dalla zona
di protezione – dal gestore del si-
to Salvatore Graniglia. Qualcosa
però non torna perchè nel frat-
tempo la società che dovrebbe in-
sediarsi, la In.Chi.Pla, ha presen-
tato un ricorso urente, non solo
per far togliere la vincolistica po-
sta a tutela del territorio, ma per
far chiudere la Fonte di San Vin-
cenzo con una motivazione assur-
da: essendo la fonte di San Vin-
cenzo una piccola realtà, sostiene
sia stato un errore concederle le
autorizzazioni. Solidali con i pro-
prietari della fonte, riteniamo
aberrante che ancora oggi il po-
tente provi a “mangiarsi” il pic-
colino. Chiediamo alla Regione
Lazio, al presidente della Provin-
cia e al sindaco Antonio Terra di
tutelare la popolazione e le perso-
ne minacciate da logiche specula-
tive che non badano alla salute
del territorio”.
Francesca Cavallin
Incontro del Prefetto di Latina con gli studenti del liceo Meucci di ApriliaTimori per l’insediamento della fabbrica di saponi nella ex Yale
Contrastare mafia e corruzioneSorgente Reggia di Turno
anche promuovere nelle scuole la
cultura della legalità, ricordare
chi ha combattuto la mafia, anche
gli eroi di cui purtroppo si parla
meno. Il segreto per contrastare
l’illegalità però è contribuire
giorno per giorno, facendo sì che
gli eroi non siano soli a combat-
terla. La mafia intesa in senso la-
to e la corruzione infatti, non si
manifesta solo con le morti e i
traffici illeciti ma può nasconder-
si in ogni settore, nella pubblica
amministrazione, negli appalti,
nello smaltimento dei rifiuti - non
aiuta il fatto che gli atti ammini-
strativi non siano più soggetti ad
un controllo diretto da parte della
prefettura – ma anche con piaghe
sociali nascoste e che minano le
economie locali, di cui ci stiamo
occupando con forze dell’ordine e
tavoli provinciali, quale capora-
lato e usura”.
E non è un caso se purtroppo,
malgrado esistano segnali di una
diffusione capillare di queste tipo-
logie di reato i numeri sembrano
suggerire altro.
“Le denunce per usura ed estor-
sione sono ancora troppo poche e
questo fenomeno che distrugge
lavoro, famiglie e certezze resta
ancora una realtà sommersa co-
me pure altri ambiti. Quando da
Palermo sono arrivata a Latina,
ho notato una sensazione di tor-
pore in questa provincia dove l’il-
legalità, fuori e dentro la macchi-
na amministrativa, spesso resta
una realtà silenziosa. Rispetto a
Palermo, dove le stragi del 1992
hanno avuto un effetto dirompen-
te risvegliando le coscienze, c’è
ancora lavoro da fare anche a li-
vello culturale, soprattutto for-
mando la coscienza civica dei ra-
gazzi che sono gli adulti di doma-
ni”.
Francesca Cavallin
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