Il Pontino Aprilia • 7/2019
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ANNO XXX - N° 7 - 10/24 APRILE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 7
Bollette della Tari più salate per i
cittadini e per le imprese di Apri-
lia. Le critiche dell’opposizione e
la proposta di emendamento pre-
sentata da MovAp - adottata dai
consiglieri Roberto Boi, France-
sca Renzi, Matteo Grammatico,
Vincenzo La Pegna, Fausto Laz-
zarini, Domenico Vulcano e Da-
vide Zingaretti – che proponeva
di lasciare invariate le tariffe
2018 recuperando un milione di
euro da spese e ricavi della Pro-
getto Ambiente, non sono bastate
fermare le civiche di Antonio Ter-
ra. L’emendamento presentato
troppo tardi non è stato discusso,
con la promessa di analizzare i
punti durante la prossima com-
missione finanze. La maggioran-
za invece ha ritenuto valida la tesi
dell’assessore alle finanze Lan-
franco Principi, secondo il quale
l’inasprimento fiscale è l’unica ri-
sposta possibile per recuperare
costi aggiuntivi di oltre mezzo
milione di euro, derivanti dagli
incrementi tariffari degli impianti
i trattamento e conferimento e da-
gli adeguamenti Istat.
“Il 26 febbraio 2019 – ha rimar-
cato Principi – la Regione ha mo-
dificato l’importo delle tariffe di
conferimento agli impianti e per
questo è sopraggiunta l’esigenza
di rimodulare le tariffe approvate
il 20 dicembre 2018. Negli anni
passati avevamo un contratto
blindato con la Rida Ambiente,
scaduto a dicembre 2018: la nuo-
va tariffa sarà di 140 euro a ton-
nellata rispetto alla proposta di
145 euro presentata dalla Rida
Ambente. Inoltre ad aprile 2019
concorrerà la rivalutazione Istat,
che oggi non possiamo quantifi-
care ma che abbiamo stimato in
113 mila euro e dopo l’approva-
zione delle tariffe è arrivata an-
che dalla Progetto Ambiente la
richiesta di conguaglio 2018 per
maggiori oneri di conferimento.
Nessuno lavora per gravare sui
cittadini con maggiori oneri, a di
fronte a situazioni non create dal-
l’amministrazione, c’è poco da
fare, bisogna prenderne atto, per-
chè la norma che regolamenta la
Tari prevede che la tariffa copra i
costi di servizio”. Alla fine la
proposta di una maggiorazione
tariffaria che per le famiglie
oscilla tra 5 e 20 euro, è passata
con i 6 voti contrari dell’opposi-
zione e con il voto favorevole di
13 consiglieri di maggioranza
presenti al momento del voto.
Anche chi sembrava restio ad
adottare il provvedimento, come
il consigliere di Aprilia Domani
Mauro Fioratti Spallacci, ha fini-
to per piegarsi alla linea del resto
della maggioranza, pur eviden-
ziando l’esigenza di rivedere i co-
sti esosi della Progetto Ambiente,
“un’isola felice dove inizia a in-
travedersi qualche neo”. “Non
rinnego di aver detto che con la
differenziata a regime avremmo
pagato di meno – ha detto la con-
sigliera della Rete dei Cittadini
Alessandra Lombardi – ma in
questi anni sono subentrati fattori
imprevedibili. I conferimenti
dell’umido sono passati da 40 eu-
ro a 115 euro a tonnellata quelli
dell’indifferenziato da 80 a 140
euro a tonnellata più altri oneri.
Numeri che nulla hanno a che ve-
dere con il costo del servizio, per-
ché il canone è rimasto invariato
dal 2017. Spero che l’aumento
sia da sprone per adottare stili si
vita virtuosi e ridurre l’indiffe-
renziato”.
“Negli ultimi anni le spese sono
passate da 9 a 11 milioni di euro
– ha rimarcato il sindaco Antonio
Terra – e malgrado ci siano stati
due conguagli corposi da 400 mi-
la e 1 milione 200 mila euro per
la Rida Ambiente e l’incidente al-
la Kyklos ha avuto effetti deleteri
sui costi di conferimento dell’u-
mido, nel 2016 abbiamo ridotto
la tariffa del 15%. Il costo pro
capite di Aprilia, pari a 168 euro,
nonostante gli aumenti pro capite
di circa 3 euro a persona, resta
più basso rispetto ai comuni limi-
trofi e alla media nazionale che è
di 171 euro pro capite”.
Ma malgrado gli aumenti siano
modesti, resta il tradimento del
principio “pagare tutti per paga-
re meno”, e “differenziare pr pa-
gare meno”, in un comune dove
lotta all’evasione e differenziata
al 70% non arginano i rincari.
“Fare le gare per quei servizi
onerosi in capo alla Progetto Am-
biente e ottimizzare la spesa – ri-
marca il consigliere della Lega
Roberto Boi – sarebbe un buon
sistema per iniziare a ridurre i
costi e di conseguenza le tariffe”.
“L’emendamento che avete rifiu-
tato di discutere – aggiunge Do-
menico Vulcano – è la prova che
esisteva un modo per ridurre la
tassa, che invece sale a scapito di
famiglie e imprese”.
“Questo aumento della Tari è co-
erente con le promesse fatte in
questi anni ai cittadini? - interro-
ga Davide Zingaretti della lista
Giusfredi – e trova giustificazione
dal quadro economico complessi-
vo delle entrate e delle uscite? La
differenziata deve essere la base
per la città, un servizio da incen-
tivare, ma se l’obiettivo deve es-
sere questo le promesse fatte si
sciolgono come neve al sole. Tra-
dire il rapporto di fiducia con i
cittadini è un errore madornale.
Inoltre la gestione della Progetto
Ambiente rispetto alle spese, de-
sta preoccupazione e va sottopo-
sta a maggiore controllo. Ad oggi
notiamo poche azioni concrete e
tante promesse che però riguar-
dano il futuro. Siamo contrari a
questo aumento”.
“Con una riduzione del 5% dei
costi della Progetto Ambiente –
afferma Vincenzo Giovannni del
PD– si potevano risparmiare ol-
tre 300 mila euro, ma l’emenda-
mento per ora non è stato preso
in considerazione. Non posso es-
sere favorevole a questa misura”.
“Con l’avvio del porta a porta e
l’aumento della differenziata – ha
aggiunto Vincenzo La Pegna, che
ha ufficializzato proprio durante
la seduta l’ingresso in Fratelli d’I-
talia e la formazione di un gruppo
consiliare con Matteo Grammati-
co – si era promesso di far paga-
re di meno. Siamo sicuri che le
promesse non siano state disatte-
se per colpa di un percorso eco-
nomico finanziario sbagliato da
parte della Progetto Ambiente?
In altri comuni il risparmio gra-
zie al porta a porta c’è stato:
esempio virtuoso è quello del Co-
mune di Terracina, dove la Tari
non è salita”. La scelta politica di
aumentare la Tari passa attraverso
una terminologia che tende a ri-
marcare l’ineluttabilità “dell’ade-
guamento tariffario dell’imposta
sui rifiuti”, determinato dal fattori
contingenti e imprevedibili. Il
breve discorso dell’assessore
Lanfranco Principi ha convinto
tutte le liste di maggioranza ad
approvare il provvedimento, pas-
sato malgrado l’assenza in aula
del consigliere di Forum per
Aprilia Vittorio Marchitti e dei
consiglieri della lista Terra Ilaria
Iacoangeli e Omar Ruberti: i pri-
mi due non hanno preso parte alla
seduta di consiglio, l’altro ha do-
vuto abbandonare poco dopo l’i-
nizio per impegni lavorativi.
Nuovo aumento per coprire gli aumenti di conferimento in discarica
Bollette Tari più salate
Pare evidente che gli aumenti ta-
riffari per l’accesso agli impianti
di conferimento possano aver in-
ciso nell’aumento dei costi in bol-
letta, ma quelle voci incidono so-
lo per poco più di mezzo milione
di euro sul bilancio della Progetto
Ambiente di oltre 14 milioni di
euro che pesano sulla composi-
zione di un tributo che cresce per
famiglie e imprese. Un bilancio
su cui pesa anche il mancato ver-
samento da parte di Rida Am-
biente della somma milionaria re-
lativa ai benefit ambientali, og-
getto di un contenzioso tra comu-
ne e patron di Rida, ma incidono
anche i risultati della lotta all’e-
vasione, dove cresce modesta-
mente l’accertato di una città in
espansione ma non salgono le
somme effettivamente riscosse
dall’ente. E poi c’è il nodo irrisol-
to dei costi lievitati a dismisura
per l’abitudine della Progetto
Ambiente di fare ricorso agli affi-
damenti diretti per servizi che
complessivamente in un anno fi-
niscono per costare ben oltre 1
milione di euro. Dimenticarsi an-
che solo di una di queste concau-
se, vuol dire rendere una verità
parziale, come fa chi asserisce
che gli aumenti Tari incidono sui
bilanci famigliari per solo pochi
euro, prendendo come pietra di
paragone non le tariffe applicate
nel 2018.
Francesca Cavallin
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