Il Pontino Aprilia • 7/2019
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ANNO XXX - N° 7 - 10/24 APRILE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 5
Lo scorso 4 aprile è stato ricorda-
to il quindicesimo anniversario
della prematura scomparsa del
sindaco Luigi Meddi. Era infatti
il 4 aprile del 2004, Domenica
delle Palme, quando la Città di
Aprilia si risvegliò con la dram-
matica notizia dell’improvviso
decesso del sindaco allora in cari-
ca, lo stimato Luigi Meddi eletto
con voto plebiscitario soltanto
due anni prima.
Una tragedia che, per uno strano
scherzo del destino, la comunità
apriliana ancora non sapeva di
dover rivivere soltanto otto anni
dopo con la scomparsa a seguito
di un improvviso malore del sin-
daco Domenico D’Alessio.
Luigi Meddi, socialista, operaio e
studente di legge fino alla promo-
zione a pieni voti all’esame di
Stato per l’esercizio della profes-
sione di avvocato, ma soprattutto
pioniere figlio di pionieri della
bonifica, è stato sindaco due vol-
te. Nel 1990 ha guidato la grande
alleanza con la quale è riuscito a
mandare per quattro anni all’op-
posizione la Democrazia Cristia-
na (che alle elezioni prese la
maggioranza relativa ed elesse il
numero record di 17 consiglieri).
Poi, nel 2012, con la nuova legge
che prevede l’elezione diretta del
sindaco da parte dei cittadini, è
stato il primo candidato a farsi
scegliere al primo turno, senza
necessità di un ballottaggio, vale
a dire con oltre il 50% dei voti.
Questa volta era a capo di una co-
alizione di centrodestra rinforzata
da liste civiche. Tutto questo è
bastato a consegnarlo alla storia
di Aprilia come l’uomo dei “ca-
polavori politici”.
Meddi è stato un democratico ve-
ro, che amava il confronto in aula
Dopo l’apertura in molti comuni
d’Italia, anche ad Aprilia approda
il Comitato Sovranisti e Conser-
vatori con Giorgia Meloni. A dare
la notizia è il presidente Lionardo
Labbate che ha deciso di dare vita
al Comitato per raccogliere al suo
interno tutte le anime di destra del
territorio cittadino. “La nostra in-
tenzione - spiega Labbate - è
quella di interagire e confrontarci
con tutti coloro che si rivedono
nei valori della destra sociale, so-
vranista e conservatrice, cercan-
do di dar vita ad un laboratorio
politico per migliorare la nostra
città. Insieme al sottoscritto, la
squadra si compone di due vice-
presidenti Loredana Belvisi e
Barbara Antonucci, oltre all’ex
consigliere Nello Romualdi, Gio-
vanni Melai, Enrico Menegatti e
tanti altri amici. Un ringrazia-
mento particolare va al vice por-
tavoce provinciale di Latina
Edoardo Baldo che una volta
esposta la mia idea, si è come
sempre messo a disposizione sup-
portandoci e ratificando il Comi-
tato che da oggi è ufficialmente
aperto. Nei prossimi giorni comu-
nicheremo le prime attività del
Comitato”.
A.P.
Sono passati 15 anni dalla prematura scomparsa del primo cittadino socialistaAnche ad Aprilia l’organismo con Labbate presidente
Gli insegnamenti di MeddiComitato Sovranisti
consiliare, dal quale ne trae gio-
vamento un’amministrazione at-
tenta agli interessi collettivi. Ma
lo si ricorda anche come un deci-
sionista, un leader capace di riso-
lutezza e assunzione di grandi re-
sponsabilità.
Negli anni novanta è stato il Sin-
daco che ha saputo interpretare la
nuova mentalità che ha investito
il modo di gestire la cosa pubbli-
ca, all’insegna della trasparenza e
del dialogo con i cittadini, a cui
proprio in quegli anni per la pri-
ma volta veniva riconosciuto il
diritto di sapere cosa succedeva
nei palazzi del potere. Poche set-
timane dopo il suo insediamento
a capo dell’amministrazione co-
munale di Aprilia, il 7 agosto del
1990, è stata approvata la Legga
n. 241 che ha profondamente rin-
novato il rapporto tra cittadini ed
istituzioni, tra l’altro introducen-
do il diritto di accesso agli atti
pubblici.
Era appena iniziato il decennio di
determinante trasformazione de-
gli enti pubblici e Luigi Meddi,
laddove altri sindaci arrancavano,
stava cavalcando la tigre della
modernità con la solita lungimi-
ranza e innata capacità intuitiva.
Proprio oggi, quindici anni dopo,
quando l’opposizione è costretta
ad urlare per rivendicare il suo di-
ritto alla trasparenza e ad una più
facile visione di atti che, per leg-
ge, deve conoscere, l’amministra-
zione che da tempo non fa più
della trasparenza la sua bandiera,
ma che a parole e alla lontana an-
cora si richiamerebbe alle stesse
radici che furono di Luigi Meddi,
per non tradirne definitivamente
il pensiero e l’insegnamento do-
vrebbe guardare un po’ più al suo
esempio. D’altra parte, fu un altro
grande socialista italiano a dire
che “le nuove generazioni non
hanno bisogno di sermoni, ma di
buoni esempi”.
Il nome di Meddi è oggi perpe-
tuato nella Sala Consiliare del
Comune di Aprilia, a lui intitolata
il 29 ottobre del 2017, in occasio-
ne dell’80esimo anniversario del-
l’inaugurazione della sua Città,
quella che ha tanto amato e che
ha governato fino all’ultimo gior-
no. Il suo è un esempio ancora vi-
vo per le giovani generazioni,
quello di un uomo che non si è
mai arreso e la sua vita intera rap-
presenta l’incarnazione della giu-
stizia sociale, del riscatto, della
passione civica.
Diego Croma
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