Il Litorale • 15/2019
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Pag. 6 Il Litorale ANNO XIX - N° 15 - 1/15 SETTEMBRE 2019
Il 13 agosto, la direzione sanitaria
dell’ospedale di Anzio-Nettuno
ha ricevuto un polisonnigrafo pe-
diatrico frutto dell’iniziativa “La-
sciamoli sognare” e della genero-
sità di alcuni cittadini e sponsor
del territorio. Dopo la serata di
musica, danza e comicità organiz-
zata dall’Associazione Oltremen-
te, presieduta da Maria Teresa Ba-
rone, in collaborazione con l’as-
sociazione Fuoricentro di Simona
Crivellone e di Patrizia Mezzogo-
ri dell’associazione I Teatranti,
erano stati infatti raccolti i fondi
ancora mancanti con i quali lo
strumento è stato finalmente ac-
quistato.
Il polisonnigrafo è uno strumento
che serve a controllare il sonno
dei bambini durante la notte e ve-
rificare se ci sono disturbi respira-
tori, cardiologici o neurologici.
Da qui il titolo “Facciamoli so-
gnare”, dato che l’esame si svolge
proprio mentre il bambino dorme.
La polissonigrafia, inoltre, è ob-
bligatoria per i bambini con so-
spetto disturbo del movimento in-
volontario degli arti (sindrome
delle gambe stanche) ed è indica-
ta anche per valutare una eventua-
le narcolessia ovvero la tendenza
del soggetto ad addormentarsi in
orari ed in momenti in cui do-
vrebbe essere invece vigile.
Quando poi i disturbi respiratori
sono evidenti, la polissonigrafia,
è indicata per la valutazione delle
apnee ostruttive che spesso si
svolgono dopo interventi di chi-
rurgia adenotonsillare e per vede-
re come obesità e anomalie cra-
nio-facciali possano ostacolare le
vie respiratorie superiori, oltre a
valutare anche disturbi neurologi-
ci come la Sindrome di Down, la
Sindrome di Prader-Willi, ed il
mielomeningocele.
Tito Peccia
L’analisi ed i risultati della Goletta Verde di Legambiente vanno letti con attenzioneLo strumento pediatrico donato all’ospedale di Anzio-Nettuno
Anzio fortemente inquinataPolisonnigrafo
Le grandi associazioni ambienta-
liste hanno il merito di fare da
controllori non istituzionali e
quindi indipendenti, delle situa-
zioni ambientali e delle condizio-
ni che sono potenzialmente o di-
chiaratamente a rischio per la po-
polazione.
Le associazioni hanno l’obbligo
di far conoscere il risultato del
proprio lavoro all’opinione pub-
blica e, in modo particolare, agli
abitanti delle zone in cui operano.
Così fa Legambiente attraverso
Goletta Verde che è l’operatore
marino dell’associazione che
controlla lo stato dei litorali nelle
varie zone d’Italia. Il giorno 8
agosto Goletta Verde era ad An-
zio, dove, in un’interessante con-
ferenza stampa, il presidente re-
gionale di Legambiente Roberto
Scacchi ha riassunto e spiegato le
condizioni delle acque della costa
laziale attraverso le analisi effet-
tuate in 24 punti in cui sono stati
fatti i prelievi. La lettura del co-
municato stampa divulgato dal-
l’addetto stampa di Goletta Verde
lascia qualche dubbio se, scorren-
do fra i risultati dell’indagine, si
legge che Anzio e Sperlonga, due
ormai storiche bandiere blu, ap-
paiono come”fortemente inquina-
te” mentre Fiumicino dove scari-
ca la cloaca massima del Tevere
ed Ostia appaiono “entro i limiti”.
Non so quanto il lavoro, decisa-
mente meritorio, di Goletta Verde
raggiunga lo scopo se i risultati
divulgati sono alla fine cosi con-
traddittori rispetto al sentire pub-
blico e, pur con tutti i limiti di
metodo, del fatto che Anzio e
Sperlonga siate state insignite
della bandiera blu. E’ vero che il
rapporto di Goletta Verde defini-
sce esattamente le zone di prelie-
vo ma, forse a livello metodologi-
co e quindi divulgativo la sintesi
con cui necessariamente si forni-
sce l’informazione, lascia qualche
perplessità.
E’ tanto vero che si leggono titoli
come “Ostia pulita, Sperlonga in-
quinata”. Quindi si corre il ri-
schio di non raggiungere lo scopo
di informare la gente. Detto que-
sto va anche detto che Roberto
Schicchi ha dato ampi chiarimen-
ti sul significato del lavoro di Go-
letta Verde e dei risultati dei test
eseguiti ma, resto dell’avviso che
a livello metodologico il lavoro
vada riconsiderato. Roberto
Schicchi ha precisato che l’inda-
gine viene condotta per “punti
critici” che vengono periodica-
mente verificati e, in pratica, più
che ad un’opinione pubblica al-
largata il rapporto è diretto alle
Amministrazioni locali affinché
intervengano con un’azione cor-
rettiva: Ciò equivale a dire che
Tarquinia, Fregene, Ardea, Nettu-
no ecc... dove i prelievi sono ef-
fettuati alla foce di fiumi, conti-
nueranno, per decenni, a ricevere
la qualifica di fortemente inqui-
nate di un inquinamento prodotto
in comuni situati a centinaia di
chilometri di distanza e sulle qua-
li le amministrazioni del litorale
poco possono influire.
Veniamo ad Anzio. Il prelievo
viene effettuato ormai da anni al-
la foce del fosso di cavallo morto,
vicino all’impianto di trattamen-
to, ma non è quest’ultimo il col-
pevole dell’alto tasso di intero-
cocchi intestinali e di escherichia
coli. Le motivazioni del fenome-
no, che è conosciuto a livello lo-
cale, vanno ricercate nella zona
pseudo-industriale della Sacida e
nella intensa presenza di edilizia
abitativa, in gran parte abusiva e
del conseguente scarico diretto
dei reflui nel fosso. A questo va
aggiunto lo scarico periodico di
operatori che svuotano pozzi neri
per risparmiare rispetto ad un lo-
ro costoso e corretto smaltimento.
Quindi la ragione è individuata
ma la soluzione è lontana anche
se qualche attività è da tempo in
atto alla Sacida per intercettare le
unità abitative attraverso l’im-
pianto fognario.
Lo ha spiegato l’Assessore Fonta-
na, unico amministratore presente
delle 24 località a cui il rapporto
di Goletta Verde si riferisce. Ma il
dato scientifico fornito da Goletta
Verde, ha fatto notare l’Assessore
all’Ambiente, andrebbe correlato
nel tempo per essere d’aiuto a co-
loro che devono trovare soluzioni
e poi lo stesso dato dovrebbe co-
stituire elemento relazionato al
resto del territorio. Se una località
balneare ha un solo punto critico
su 10 chilometri di costa, che so-
no privi di altre criticità, non può
essere classificata alla stessa stre-
gua di un’altra località che di
punti critici ne ha 10 di cui solo
uno è preso in esame. Oppure
non si possono ritenere “nella
norma” località delle quali anche
se notoriamente inquinatissime,
non sono stati segnalati punti cri-
tici. L’assessore Fontana ha chie-
sto al dottor Schicchi di fargli co-
noscere i dati relativi all’evolu-
zione del fenomeno relativo al
punto critico segnalato in modo
da permettere valutazioni compa-
rative.
All’incontro è intervenuta la Co-
mandante della Capitaneria di
Porto di Anzio Nettuno, TV Enri-
ca Naddeo, che ha rivolto ai con-
venuti un breve indirizzo di ben-
venuto ed un augurio di buon la-
voro. La conferenza stampa, te-
nutasi a bordo della Goletta di
Legambiente, non poteva non en-
trare nel merito dello scottante
“affidamento” della spiaggia di
Lido dei Gigli. Ma qui la polemi-
ca è di altra natura e la ragionevo-
lezza dell’Assessore, manifestata
in relazione al giudizio di Goletta
Verde, ha decisamente perso di
sostenibilità.
Sergio Franchiinfo@nardinitermocamini.it • www.nardinitermocamini.it
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