Il Ministeri dell’Interno e delle Finanze hanno concesso 4 milioni di euro per Nettuno
Fondi per il dissesto idrogeologico
Finalmente buone notizie per il Comune di Nettuno. Sono arrivati circa 4.000.000 di euro per il dissesto idrogeologico che da anni attanaglia la cittadina del Tridente. Fondi tanto più necessari dopo gli allagamenti verificatisi nell’ultima settimana dello scorso novembre, quando molti cittadini si sono trovati sott’acqua a causa anche dell’interruzione della corrente elettrica con conseguente arresto delle pompe idrovore.
La richiesta è partita dall’attuale Amministrazione guidata dal Sindaco Alessandro Coppola in tempi non sospetti, ossia il 12 settembre.
L’ha presentata l’assessore Luca Tammone dell’Ufficio dei Lavori Pubblici unitamente allo staff dell’Ufficio Tecnico ed i fondi li hanno concessi il Capo Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno insieme al capo del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Di ciò si deve ringraziare anche l’ex Commissario Prefettizio Bruno Strati che ha preso a cuore le sorti della città. Entro otto mesi partiranno i lavori di regimentazione delle acque meteoriche in località tre Cancelli, Piscina Cardillo, Sandalo di Ponente e Levante ed in Via Padre Pio rispettivamente per 842.000 euro e 1.300.000 euro; di bonifica ambientale, consolidamento e messa in sicurezza di Via Genova e Fosso Loricina con i rimanenti euro. Però non vi è nulla per il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza di altre zone periferiche di Nettuno; nulla per Via Acciarella, perennemente allagata quando piove con attigue vie laterali. Ne sanno qualcosa i residenti che hanno chiesto i risarcimenti dopo gli allagamenti di novembre.
Come si fa a vivere temendo le piogge perché le fogne sono obsolete ed il liquame fuoriesce dalla vasca da bagno e dal wc e perché tutti i campi si allagano ed i fiumi d’acqua penetrano nelle abitazioni?
Un consiglio all’Amministrazione: cercate di ridistribuire i fondi e soprattutto trovateli per il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi della città, ormai non più procrastinabile.
La sicurezza dei pedoni e degli automobilisti è il problema primario di Nettuno.
Rita Cerasani
Il libro di Ugo Mancini verrà presentato il 23 gennaio
Sotto la cenere
Il 23 gennaio presso il Centro Anziani di Anzio alle 15.30, organizzato dallo SPI CGIL del comprensorio Lazio litorale-Castelli Romani, verrà presentato il libro “Sotto la cenere” che ha per argomento le donne nel ventennio, scritto da Ugo Mancini, che sarà presente.
Luciano Nulchis
Critiche alle Poste
Purtroppo quando ci si reca in un Ufficio Postale, anche per pagare un unico bollettino, si perdono ore preziose. In qualsiasi cittadina o paese della provincia di Roma si constata l’inefficienza del servizio. A Nettuno, nel quartiere di Cretarossa, la situazione appare alquanto peggiorata. L’Ufficio è dotato, dopo vari rifacimenti, di tre postazioni per ogni pratica (pagamenti, ricariche, attivazione postepay, ecc) e di una preposta alla spedizione e ritiro di raccomandate, pacchi ecc. Però non vi esiste la macchinetta eliminacode che potrebbe snellire alquanto il lavoro selezionando i clienti a seconda della loro entrata e le operazioni da disbrigare. Pertanto occorre rimanere per ore in piedi, perché di posti a sedere ne esistono solo sei, aspettando il proprio turno. Durante le feste la situazione peggiora per l’afflusso massiccio o per le assenze degli impiegati. La cosa che fa ‘alterare’ le persone in fila è il fatto che pur essendo tre le postazioni, solo due, quando si è fortunati, sono occupate. Se poi uno dei due impiegati si ammala, sono dolori…perché il tempo di attesa raddoppia.
Contattata la solerte attuale Direttrice dell’Ufficio, ha risposto ad una signora in fila che purtroppo non ha un impiegato per la postazione vuota. In parole povere la Direzione non fornisce il quarto impiegato. Come è possibile? Se lo chiedono tante persone. Possibile che l’Ufficio postale di Cretarossa che in teoria dovrebbe servire 15.000 persone sia così sguarnito e che le Poste non abbiano personale a sufficienza? Anche l’addetto alle pulizie, essendo l’Ufficio stracolmo, deve fare lo slalom per togliere almeno le cartacce e svuotare i cestini. Si spera che la situazione migliori al più presto.
C.R.