Breve excursus tra storia, poesia e modernità a cura di Ornella Ferrari Pavesi
Il porto Innocenziano di Anzio
Anzio, adagiata alla base di un promontorio calcareo, accoglie il navigante nel suo golfo, dove il porto è il naturale approdo aperto verso il mare e che affascinò Cicerone nel descriverla come non vi fosse “Nulla di più bello, nulla di più ameno, nulla di più quieto”.
Da sempre una città di mare si identifica con il suo porto, sia esso turistico o peschereccio, che ne determina la peculiarità agli occhi del turista e dei suoi abitanti.
Una breve premessa, questa, per motivare la descrizione che mi appresto a fare del porto Innocenziano, riservando i cenni storici più avanti.
Si dice che tutte le strade portano a Roma; ebbene ad Anzio tutte le strade convergono al porto perché esso rappresenta il fulcro intorno al quale si svolge la vita della città, con l’atmosfera di un umore rilassato e vacanziero mantenuto anche in inverno, confermando le parole di Cicerone.
Se si passeggia sul molo che dalla “piccola pesca”, chiassosa e colorata banchina tra cesti di reti e tavolacci con pesci guizzanti che i pescatori offrono ai passanti gridando le loro offerte, va fino all’estremo molo che accoglie i pescherecci, si ha la netta sensazione di essere abbracciati dal mare, sul cui orizzonte galleggiano le isole pontine.
Più a sud, verso Sabaudia, il monte Circeo incombe severo con il suo inconfondibile profilo che ricorda la maga Circe, colei che sedusse e trattenne a sé Ulisse per ben dieci anni!
E così il mito di un millenario passato che ha nutrito le fantasie, e le fatiche, di migliaia di studenti, si affaccia alla modernità del presente con uguale suggestione.
Anzio ed il suo porto sono tutto questo: storia, mito, contemporaneità, futuro.
Continuando la nostra passeggiata sbucando da Piazza Pia, cuore del centro cittadino, siamo accolti alla nostra destra da una serie di negozi, bar e ristoranti, mentre alla nostra sinistra il mare accompagna i nostri passi lungo il molo dove, in questo tratto iniziale, attraccano barche a vela e lussuosi yacht. Nella stagione estiva e nei weekend un andirivieni di gente, di voci, di bambini alle prese con zucchero filato e gelati gocciolanti, di donne e giovani vestiti all’ultima moda, di ragazzini chiassosi, di capelli sciolti al vento di scirocco e risate liberatorie, esplode in caleidoscopica spensieratezza. Come i fuochi d’artificio per festeggiare il Santo Patrono Antonio il 26 di giugno con una processione a mare di ineguagliabile suggestione come palcoscenico su cui si compie il rito dell’appartenenza.
Il generoso mare di Anzio si offre allo sguardo con i suoi colori, i suoi riflessi, il suo respiro; il volo dei gabbiani ricama il cielo quando, in bianche nuvole d’ali, gridano ai pescherecci al ritorno dalla pesca; emozioni sensoriali che includono vista, olfatto e gusto, invitano ad una sosta culinaria per apprezzare un pescato famoso per la sua genuinità.
Ora, staccandomi a malincuore dall’aura poetica che il luogo suggerisce, sono doverosi i cenni storici per scoprire come e da chi è stato voluto l’attuale porto Innocenziano.
Da Papa Innocenzo XII, il cui busto campeggia in Piazza Pia a riconoscimento del suo operato senza il quale l’attuale porto avrebbe, forse, un altro aspetto. Una targa in via dei Fabbri lo commemora.
Per approfondire le motivazioni del suo intervento è necessario risalire all’87 a.C. quando Anzio divenne luogo di villeggiatura dei patrizi romani e di imperatori.
Ma fu Nerone, cui diede i natali, a volere il porto, affidandone la realizzazione agli architetti Severo e Cerere. L’impresa fu grandiosa: si estendeva dalla Villa Imperiale fino all’attuale bacino, descritta da Svetonio come opera sontuosa, i cui resti in laterizio romano si possono ammirare ancora oggi.
Con la fine dell’impero e le invasioni barbariche il porto andò in disuso e la città fu abbandonata dai suoi abitanti. Ci vollero secoli prima che la luce della rinascita illuminasse Anzio di nuova vita e fu il Cardinale Antonio Pignatelli, il futuro Papa Innocenzo XII, a rendere possibile il miracolo in circostanze alquanto singolari.
Nel febbraio del 1691, durante la traversata che da Napoli lo portava a Roma per partecipare al conclave, la nave su cui viaggiava fu sorpresa da una tempesta che costrinse il capitano a rifugiarsi nell’antico porto neroniano di Anzio. L’attracco non fu semplice a causa delle disastrose condizioni in cui versavano i resti di quelle gloriose vestigia e il Cardinale non poté ignorare le rimostranze dei pescatori in merito alla necessità di un porto sicuro per l’attività giornalmente svolta. Promise così di provvedere se fosse stato eletto Papa.
Nell’aprile del 1697 il Cardinale Pignatelli divenne Vicario di Cristo in terra con il nome di Innocenzo XII e mantenne la promessa. I lavori del nuovo porto finirono nel 1700 e la sua struttura è rimasta tale fino ai giorni nostri.
Ornella Ferrari Pavesi
Fototrappole in via Padiglione Acciarella
Non più rifiuti
È terminata l’installazione di due telecamere su via Padiglione Acciarella. Un’operazione che punta ad individuare e sanzionare chi abbandona illecitamente i rifiuti. Un intervento portato a compimento dall’ufficio ambiente del Comune di Nettuno che si inserisce in un contesto di collaborazione tra il nostro Ente e la Città Metropolitana che punta a mettere in sicurezza la strada, riaprirla e garantire il decoro della
zona. Ora la strada verrà pulita dal Comune di Nettuno per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani e l'Area metropolitana per i rifiuti speciali.
“Questo intervento di collaborazione interistituzionale - dichiara il Commissario Bruno Strati - consentirà di restituire ai cittadini un tratto di strada di grande utilità per la nostra città, un tratto che attraversa un'area verde che va riqualificata. Ringrazio la Consigliera alla mobilità della Città metropolitana Manuela Chioccia e i funzionari che insieme al nostro Settore Ambiente stanno risolvendo il problema".
Città di Nettuno
Installata a Nettuno per il controllo delle targhe
Telecamera in piazza Mazzini
E’ stata installata il 7 luglio in piazza Mazzini una telecamera HikVision con sistema OCR a bordo che permetterà la lettura delle targhe di autoveicoli, automezzi e motocicli e il controllo di assicurazione e revisione dei mezzi. Una tecnologia di ultima generazione che consente agli operatori, tramite l’utilizzo di un tablet, la visione in diretta delle immagini trasmesse.
Uno strumento in più per la Polizia Locale di Nettuno che va ad aggiungersi alle oltre trenta telecamere dislocate nel territorio e collegate con la centrale operativa del Comando di via della Vittoria.
Questa mattina il Commissario Strati ha effettuato un sopralluogo nel centro cittadino, accompagnato dal Comandante della Polizia Locale Albino Rizzo, ed ha visitato la centrale operativa che raccoglie e registra tutte le immagini delle 32 telecamere posizionate nei punti più nevralgici della città.
In questi giorni è in corso un intervento per la manutenzione dell’intero sistema di videosorveglianza che sarà interessato da un intervento di ammodernamento, potenziamento e razionalizzazione che permetterà di avere una copertura una porzione più ampia del territorio comunale. Seguiranno incontri con le altre forze dell’ordine e di polizia per il miglioramento del servizio di controllo del territorio.
“Dobbiamo utilizzare le risorse tecnologiche che abbiamo, tenerle in buono stato e, se possibile, continuare ad incrementarle – afferma Strati – dobbiamo mettere le nostre risorse a fattore comune con le altre forze di Polizia in modo da garantire livelli ancora più elevati di controllo e sicurezza della città”.
Comune di Nettuno
Daspo Urbano
Il Commissario Straordinario Bruno Strati ha firmato l’ordinanza n. 2 del 07 luglio 2022 contenente provvedimenti per l’ordine e la sicurezza pubblica in vista della stagione estiva in applicazione alla legge n.48/2017, il cosiddetto “Daspo Urbano”.
Un provvedimento atto a prevenire e reprimere l’irregolare occupazione di spazi pubblici e fenomeni di violenza, anche legati all’abuso di alcool o all’uso di sostanze stupefacenti e che prevede il divieto di accesso a luoghi ed locali a chi fosse ritenuto responsabile di atti illeciti o attività illegali.
L’ordinanza è applicabile su tutto il territorio, con particolare attenzione al centro urbano e alle zone del Borgo Medievale, di lungomare Matteotti, Piazza Battisti e Piazzale San Rocco, interessate nel periodo estivo da un significativo aumento della popolazione. L’ordinanza è estesa a tutte le aree verdi, parchi, giardini, parcheggi pubblici e zone ad uso di bambini e zone con attività produttive, commerciali e pubblici esercizi e relative pertinenze.
L’ordine di allontanamento è inoltre applicabile nelle aree dove avvengono violazioni in materia di stato di ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza, commercio abusivo e anche su aree demaniali.
“La sicurezza dei cittadini e dei turisti viene prima di ogni cosa – dichiara il Commissario Straordinario Bruno Strati – Questo provvedimento servirà a prevenire fenomeni di degrado urbano e attività illecite”.
Comune di Nettuno
Diventare donatori
Diventare donatore di sangue è una scelta importante per se stessi e per gli altri. È questo il messaggio che DonatoriNati Polizia di Stato continua a diffondere su tutto il territorio nazionale anche d’estate. Sabato 6 agosto sarà possibile donare il sangue a Lavinio rinomata località balneare: un modo per Esserci Sempre e ribadire che chi dona il sangue dona la vita. A partire dalle 8 alle 11.00 un’autoemoteca della Regione Lazio accoglierà i donatori di sangue.
“Nel periodo estivo solitamente si registra una diminuzione delle scorte, è quindi importante che tutte le persone tra i 18 e i 65 anni siano consapevoli dell’importanza del gesto prezioso del dono e contribuiscano con la loro scelta consapevole e responsabile a garantire la continua disponibilità di sangue anche durante i mesi di caldo eccessivo - afferma il Presidente DonatoriNati Lazio Luca Repola.
Info: Luca Repola - tel. 339 113 6030