La raccolta non ha fatto registrare aumenti da dicembre 2019
Differenziata al 74%
La raccolta differenziata nel Comune di Aprilia si attesta al 74,01%, senza registrare aumenti sostanziali ma confermando il trend dello scorso anno, quando al 31 dicembre 2019 la Progetto Ambiente aveva chiuso l’anno raggiungendo una quota di differenziata pari al 74,61%. E’ quanto emerge consultando i dati pubblicati nelle scorse ore sul sito della Progetto Ambiente e che sembrano attestare il mantenimento delle percentuali di raccolta differenziata faticosamente raggiunte dopo l’avvio della raccolta porta a porta e variazioni medie minime nel quantitativo di rifiuti raccolti. Il dato in assoluto più significativo riguarda l’indifferenziato: se nei prossimi mesi i cittadini continueranno a conferire le stesse quantità rispetto ai primi sette mesi dell’anno, l’indifferenziato raccolto potrebbe ridursi di una ulteriore tonnellata alla fine dell’anno. A dicembre 2019 infatti la Progetto Ambiente aveva raccolto 8 mila 687 tonnellate di indifferenziata, con una media mensile di 723,91 tonnellate; nei primi sette mesi del 2020 – tenendo anche conto dell’emergenza Covid 19 che ha comportato la chiusura forzata di molte attività ma mantenuto anche i cittadini a casa per più tempo rispetto al solito – l’indifferenziato raccolto è stato pari a 4616 tonnellate, con una media mensile di 659,42 tonnellate che fanno sperare alla fine dell’anno di non superare le 7913 tonnellate. Una piccola riduzione si registra anche nelle quantità di organico raccolte; 11 mila 211 nel 12 mesi del 2019, con una media mensile di 934,25 tonnellate, 5.891 tonnellate nei primi sette mesi del 2020, che fa scendere a 841,57 la media mensile dell’umido raccolto. Mentre si dimezza anche la raccolta di ingombranti e altri rifiuti e della carta - che passano rispettivamente da 5 mila 378 tonnellate del 2019 con una media mensile di 448 t a 2mila 62 fino a luglio 2020 con una media di 294 t al mese e da 3361 tonnellate (280 al mese) a 1781 tonnellate (254 mensili) – cresce in media la raccolta del vetro e del multimateriale (plastica vetro e metalli): fino a luglio 2020 la Progetto Ambiente ha raccolto 1064 tonnellate di vetro con una media di 152 tonnellate al mese, mentre alla fine del 2019 le tonnellate mensili raccolte erano in media 144,46 e il totale assoluto pari a 1730. Anche il multimateriale passa da 319 tonnellate mensili a 335 con un totale raccolto in sette mesi di 1781 tonnellate contro le 3830 raccolte lo scorso anno nel doppio del tempo. Insomma se il trend di crescita si manterrà costante e dovessero esserci ulteriori aumenti della tassa di riferimento, almeno per questa volta la colpa non potrà ricadere su cittadini che continuano a mostrarsi virtuosi.
Francesca Cavallin
La Lega di Aprilia chiede di estendere la videosorveglianza
Periferie abbandonate
L’amministrazione estende la videosorveglianza in centro, approvando il progetto per chiedere finanziamenti e installare nuove fototrappole agli accessi della città. Sei nuovi dispositivi in corrispondenza delle intersezioni tra le strade centrali, via Pontina e via Nettunense, mentre non è stato previsto alcun nuovo dispositivo in periferia, dove il problema dell’abbandono dei rifiuti in strada si presenta in tutta la sua drammaticità.
A farlo notare sono i consiglieri della Lega di Aprilia, che stigmatizzano il disimpegno della maggioranza nei confronti dei cittadini che vivono nelle borgate.
“E’ sicuramente positivo – affermano i consiglieri Roberto Boi e Francesca Renzi – il fatto che l’amministrazione abbia pensato a progetti volti ad incrementare la sicurezza e l’arrivo di nuove telecamere aiuterà anche a sorprendere in flagranza gli incivili che abbandonano rifiuti in strada.
Impossibile non notare l’incongruenza tra parole e azioni delle civiche: affermano di voler con ogni mezzo contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in strada, strettamente legato all’elevata percentuale di evasione fiscale, eppure tutte le azioni di controllo si concentrano in centro, tralasciando del tutto le periferie, dove il fenomeno si ripresenta molto più spesso e con modalità ancora più b-gravi. Nei quartieri periferici non si abbandonano solo sacchetti di rifiuti, ma anche rifiuti speciali pericolosi e non può essere un caso se i fatti ancora più gravi – come ad esempio i fatti portati alla luce dall’inchiesta Dark Side – si siano verificati nelle porzioni periferiche del territorio”.
La disattenzione nei confronti delle borgate, secondo la Lega di Aprilia, coinvolge ogni ambito.
“Le periferie sono abbandonate a loro stesse – accusano i consiglieri Francesca Renzi e Roberto Boi – e i cittadini che le abitano sono costretti a rinunciare a quei servizi essenziali che ancora mancano, perché manca la capacità di programmare le opere e le risorse per realizzarle. Il principale problema resta da decenni l’assenza di reti fognarie e i pochi lavori finanziati ancora non riescono a vedere la luce, nonostante le tante promesse non mantenute da questa maggioranza che ha completamente dimenticato gli abitanti delle periferie”.
Francesca Cavallin