La soddisfazione dell’ex assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallaci dopo il parere negativo del dirigente Paolo Terribili
La nuova Gramsci non andrà in via Pergolesi
Troppo angusto per poter ospitare il nuovo plesso per la scuola Gramsci, il terreno tra via Pergolesi e via Toscanini potrebbe comunque tornare utile al Comune di Aprilia, che sta ragionando sull’opportunità di acquisirlo per realizzarvi una nuova scuola materna. Dopo lo scontro acceso in maggioranza sull’ubicazione della Nuova Gramsci, che ha visto contrapporsi le posizioni della Lista Aprilia Domani a quelle dell’assessore all’urbanistica Omar Ruberti – i primi convinti che sia il terreno di via Aldo Moro il più adatto per ospitare la nuova scuola, l’altro fautore del progetto che prende forma nella delibera di Giunta 92 del 3 settembre scorso, traslando l’intero piano su via Pergolesi – a chiudere la querelle interviene il dirigente ai lavori pubblici Paolo Terribili, che senza troppi giri di parole dichiara il terreno di via Pergolesi non adatto a ospitare l’istituto comprensivo. Il dirigente, all’interno di una relazione commissionata dopo l’approvazione della contestata delibera di Giunta 92 del 3 settembre 2020, – che tra le altre cose dava mandato di intercedere con la Regione per avere la disponibilità completa di tutto quel fazzoletto di terra, oggi per metà del Comune e per metà della Regione Lazio – sembra fugare ogni dubbio sulla possibilità di traslare il piano per la nuova Gramsci da via Aldo Moro a via Pergolesi: il terreno troppo piccolo di via Pergolesi, non consentirebbe infatti di soddisfare tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente e necessari per soddisfare le esigenze scolastiche. Inoltre, la collocazione in un tratto particolarmente trafficato e poco spazio per poter parcheggiare, finirebbe per non soddisfare i requisiti di localizzazione e non consentirebbe di schermare adeguatamente la nuova scuola dall’impatto acustico e dall’inquinamento atmosferico.
Da un lato dunque il dirigente boccia il progetto contemplato dalla delibera rispetto all’ubicazione del nuovo plesso, dall’altro salva il percorso che potrebbe portare verso l’acquisizione del terreno regionale oggi a destinazione residenziale, tanto da avanzare l’ipotesi di costruire lì un piccolo plesso per la scuola materna.
“L’idea di poter acquisire quel terreno centrale resta valida – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Luana Caporaso – ma il dirigente del settore ha fugato quelli che erano stati anche i miei dubbi: realizzare la scuola media in via Pergolesi creerebbe problemi di traffico sia all’entrata che all’uscita da scuola, inoltre la limitata disponibilità di spazio non permetterebbe di soddisfare quei requisiti ritenuti essenziali dal Decreto Ministeriale. Resta valida invece l’idea di acquisire quel terreno situato in pieno centro e che può tornarci utile per altri tipi di progetti, ad esempio appunto per una nuova scuola materna. Ritirare la delibera non serve, perché resta la volontà di acquistare il terreno anche se per scopi diversi da quelli ipotizzati inizialmente”.
Non è chiaro ancora quanto costerà comprare dalla Regione quella parte di terreno edificabile prossimo al centro, né se sarà semplice portare a casa l’iter per la modifica della destinazione d’uso ad area verde, rispettando quelli che sono gli standard urbanistici del comparto.
Di sicuro l’intervento del dirigente pare però aver chiarito che quel terreno non è adatto per ospitare la scuola Gramsci.
Francesca Cavallin
Una partita senza sconfitti e senza vincitori, ma che pone al centro una realtà inconfutabile resa dal dirigente ai lavori pubblici Paolo Terribili, che ha dichiarato nella relazione a sua firma l’impossibilità di realizzare la nuova scuola Gramsci nello spazio tra via Pergolesi, via Toscanini e via Monteverdi. Parole che sintetizzano il pensiero del consigliere Mauro Fioratti Spallacci, che insieme alla sua lista di riferimento Aprilia Domani si era detto contrario a traslare su quel terreno il progetto per la nuova scuola, concepito quando era assessore per realizzare l’opera tra via Aldo Moro e via Ottaviano. Senza polemica, il capogruppo sottolinea l’importanza della relazione prodotta dal dirigente ai lavori pubblici dopo l’approvazione della delibera 92 del settembre scorso e che automaticamente eliminerebbe la strada alternativa vagliata dall’atto.
“Non ci sono vincitori e sconfitti – rimarca il consigliere Fioratti Spallacci – ma c’è un parere di un dirigente sulla base di elementi di cui eravamo già a conoscenza, perché nell’elaborare il piano per il nuovo plesso avevamo già valutato l’area di via Pergolesi e ne conoscevamo i limiti. Spero che dopo questa che per noi è solo una conferma, si spegnerà ogni polemica e il Comune vada avanti con il progetto risolvendo quelle che sono le criticità”.
La marcia indietro dell’amministrazione sulla nuova ipotetica ubicazione contemplata dall’ultima delibera di giunta è quasi certa, dopo il parere negativo messo nero su bianco dal dirigente del settore, mentre prosegue il percorso per acquistare dalla Regione Lazio il terreno di via Pergolesi, che potrebbe in futuro ospitare una nuova materna.
“Siamo contenti che il Comune abbia deciso di tentare l’acquisto di quell’area centrale – commenta il consigliere di Aprilia Domani – trattandosi di un’area centrale dove potrebbe sorgere un plesso per la materna o addirittura progetti diversi. Spero però non si tratti di una partita troppo onerosa, dal momento che un terreno edificabile di quelle dimensioni potrebbe costare circa 1 milione e mezzo di euro e non so quanto la Regione sia disposta a cederlo a poco, visto la particolare congiuntura che stiamo affrontando e la penuria di risorse che interessa gli enti pubblici. Resta aperto anche il problema relativo alla bonifica della discarica di inerti che trovava posto sulla porzione del terreno che appartiene al Comune e negli anni ‘90 oggetto di un sequestro da parte della Asl”.
Anche questi ultimi due fattori, i costi da sostenere per avere la disponibilità dell’area, rappresentavano elementi ostativi per la traslazione del progetto della Nuova Gramsci, sebbene anche l’ubicazione in via Aldo Moro non sia affatto priva di criticità, spesso elencate dai detrattori del progetto.
“Dalle informazioni in mio possesso – assicura Mauro Fioratti Spallacci – il procedimento giudiziario è a buon punto e sta prendendo una buona piega per il Comune. Ristabilire la proprietà di quel lotto nelle aule di giustizia, vuol dire anche far valere i diritti della pubblica amministrazione. Se poi nella peggiore delle ipotesi il tribunale ci desse torto, l’esproprio costerebbe comunque meno rispetto alla procedura necessaria su via Pergolesi. Vero che anche il terreno di via Aldo Moro ad oggi presenta alcune criticità, ma non ci sono ipotesi migliori se si vuole mantenere la Gramsci in una zona centrale, perché non risulta ci siano altre aree comunali libere a parte queste due e dopo via Carroceto con gli istituti superiori, non si può pensare di paralizzare una strada già tanto trafficata come via Toscanini. Ora è importante riprendere il progetto e lavorare per risolvere i piccoli problemi che restano e soprattutto cercare le risorse necessarie per poterla realizzare”.
Francesca Cavallin