La società Racing Ardea ha presentato ricorso al Tribunale civile di Latina
Stadio Quinto Ricci
Chi pensava che fosse tutto finito, si sbagliava. La vicenda dello stadio Quinto Ricci di Aprilia, al centro di una querelle giudiziaria tra il Comune di piazza Roma e la società Racing Ardea, tornerà ad essere dibattuta nelle aule di tribunale. Dopo che il Tar, lo scorso febbraio, aveva dichiarato improcedibile il ricorso proposto dalla Fc Racing Ardea srl, spiegando come non fosse quella la sede adatta per dirimere la controversia, la società privata torna all’attacco presentando il ricorso al tribunale civile di Latina. Nelle scorse ore la comunicazione ufficiale è giunta anche agli uffici dell’ente comunale di piazza Roma.
La prima udienza è prevista per dopo l’estate, esattamente il 7 ottobre prossimo. Una storia che non sembra volersi proprio chiudersi. Il Racing Ardea chiede, in sostanza, l’annullamento, previa sospensione, della delibera di giunta comunale del 10 Agosto 2023, relativa all’atto di indirizzo per il recesso unilaterale della concessione per l’utilizzo del Quinto Ricci e della seguente determinazione dirigenziale del 15 Agosto con la quale veniva disposta la rescissione della stessa concessione sottoscritta nel 2019 tra l’ente comunale e la Fc Aprilia Racing Club, oggi Aprilia Racing Ardea. Al centro del contendere tra il comune di piazza Roma e la parte privata c’è una questione legata a soldi dovuti e non versati. Entrambi hanno presentato un conto alla controparte: 76mila euro di lavori straordinari realizzati dalla Fc Aprilia Racing Club che l’ente avrebbe dovuto riconoscere al concessionario, mentre il comune di Aprilia contesta il mancato pagamento di una somma pari a 32mila e 868 euro.
Ci sono poi gli oltre 111 mila euro, sempre contestati dall’ente alla Fc Aprilia Racing Club, per il mancato pagamento della corrente. Insomma un vero e proprio ginepraio. Ma secondo i legali della Fc Racing Ardea, prima Racing Aprilia, non sarebbero stati rispettati i tempi tecnici previsti sia per la deliberazione dell’atto di indirizzo volta al recesso immediato della concessione, sia per la susseguente determina dirigenziale del 15 agosto. Nel frattempo l’impianto di via Bardi è tornato ad essere “vissuto” dalle società sportive apriliane, in primis il centro sportivo Primavera che sta disputando un buonissimo campionato di Eccellenza e che il prossimo anno, con le giuste condizioni legate allo stadio, potrebbe puntare alla promozione in serie D.
Oltre alla società di Massimo Treiani, è presente all’interno della struttura di via Bardi anche l’Akkademy Aprilia, scuola calcio del presidente Raffaele Triola. Due realtà importanti che erano riuscite, grazie anche alla mediazione del comune di piazza Roma, a trovare un accordo sull’utilizzo degli spazi del Quinto Ricci.
In attesa del bando per l’affidamento dell’impianto che dovrebbe arrivare entro l’estate. Perché l’obiettivo dell’ente comunale guidato dal sindaco Principi resta comunque quello di continuare sul percorso intrapreso: bando e affidamento dello stadio per la prossima stagione.
Con la speranza che tutto ciò non venga mortificato e annullato l’autunno prossimo dai giudici del Tribunale di Latina.
Alessandro Piazzolla
Il Centro Sportivo Primavera avrebbe voluto salutare i propri tifosi
Partita a porte chiuse
La stagione calcistica apriliana si chiude così come era iniziata: tra le polemiche. Conquistata la salvezza già da alcune giornate, domenica 5 maggio il centro sportivo Primavera, massima squadra della città di Aprilia, avrebbe voluto chiudere il campionato di Eccellenza salutando i propri tifosi, disputando l’ultima gara contro l’UniPomezia a porte aperte.
Lo stadio Quinto Ricci, infatti, per i noti problemi di agibilità degli spalti, quest’anno non ha potuto ospitare spettatori per l’intero arco del campionato. Un fattore decisamente negativo sia per i tifosi che per la stessa società apriliana che spera che le criticità impiantistiche vengano risolte nei prossimi mesi e prima dell’inizio della nuova stagione.
A dire il vero, il centro sportivo Primavera, il tentativo per giocare l’ultimo match a porte aperte lo ha fatto, scrivendo una lettera al Comune di Aprilia.
“Purtroppo - ha scritto la società sui propri canali - abbiamo tentato in tutte le maniere di poter giocare la partita con l’UniPomezia con una parziale entrata del pubblico per poter dar modo a tutti i nostri tesserati e alla gente di Aprilia di assistere all’ultima partita casalinga di campionato della prima squadra.
Ma non avendo ricevuto nessuna risposta né dal sindaco né dal nuovo delegato allo sport Matteo Grammatico, si presume che anche oggi giocheremo a porte chiuse, grazie”.
“È comprensibile l’insoddisfazione per la mancata partecipazione di pubblico in una partita tanto importante – ha ribattuto proprio il delegato allo Sport Grammatico - la tifoseria è il cuore del calcio, è l’energia che muove la performance, è condivisione di una passione.
Sono deluso anche io nel non poter accontentare un desiderio tanto sensato, ma esistono circostanze in cui diventa necessario pesare i costi tra realizzazione di un desiderio e tutela dell’incolumità pubblica. Accettare il rischio di poter incorrere in eventuali incidenti, in cui sarebbero potuti essere coinvolti anche dei minori, non è parso saggio considerata l’ormai nota inagibilità degli spalti del Quinto Ricci. C’è un’altra variabile, forse meno importante, ma considerevole: la possibilità di un accesso limitato sarebbe stata a vantaggio solo di alcuni generando il malessere di altri che, allo stesso modo, avrebbero voluto condividere con la propria squadra del cuore questo momento di gioia. Lo sport non può dimenticare la sicurezza, in questi casi non si può dare la precedenza alle emozioni.
Nessuno meglio di chi il calcio lo ha vissuto da protagonista può descrivere questo. Pertanto dovrete confidare sulla pazienza che, mi auguro, segua tempi brevi”.
Alessandro Piazzolla