Prosegue la collaborazione con le associazioni di volontariato
Gestione animali randagi
In attesa che venga espletata la nuova gara d’appalto per la custodia e la gestione degli animali randagi rinvenuti nel Comune di Aprilia, prosegue la collaborazione tra l’ente e le associazioni di volontariato del territorio che lavorano per consentire l’adozione dei cani randagi ritrovati sul territorio. Un lavoro riconosciuto dalla parte pubblica, che aveva indetto mesi fa un bando pubblico per la prevenzione del randagismo, al quale hanno partecipato le associazioni Salvi per un pelo e Amici di Birillo.
“Il territorio comunale - si legge nella determinazione - è particolarmente soggetto al dilagare del fenomeno del randagismo. La prevenzione del randagismo, l’amministrazione comunale ha fornito alla AUSL Dipartimento di Prevenzione del Randagismo, in comodato d’uso gratuito, i locali di via Nettunense, dove vengono sterilizzati i cani e gatti randagi ed effettuato il primo soccorso. L’Amministrazione Comunale ha sempre riconosciuto l’importanza del ruolo sociale svolto dalle Associazioni di Volontariato nel perseguire il benessere animale e nel prevenire il fenomeno del randagismo”.
“I rapporti tra le predette Associazioni ed il Comune - specifica ancora il documento - saranno regolati da apposita convenzione sottoscritta tra le parti. Le attività verranno svolte dalle Associazioni a titolo gratuito. Con successivo atto, limitatamente alle disponibilità di bilancio e di Peg, potrà essere assegnato alle Associazioni convenzionate con l’Ente, un contributo economico quale rimborso delle spese sostenute e documentate imputabili direttamente all’attività oggetto della convenzione. Il rimborso spese, sarà liquidato con successivo atto di impegno di spesa a valere sul bilancio di previsione 2025- 2026 con imputazione sul bilancio del 2025, previa istruttoria del R.U.P. in merito alle attività svolte, alle spese adeguatamente rendicontate, proporzionalmente nella misura massima della somma succitata. La richiesta di rimborso spese corredata da tutta la documentazione probante di rendicontazione delle spese corredata di una relazione sulle attività svolte, dovrà essere trasmessa entro 60 giorni dall’ultimazione delle attività pena la revoca del contributo accordato”.
Francesca Cavallin
Secondo Ragusa Aprilia ha fatto flop con i cartellini colorati e le fototrappole
Rifiuti abbandonati
Continua il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Il fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti. Sia nell’area urbana che in quella periferia. Lungo le strade ed i fossati, lontano da occhi indiscreti. Nonostante la città di Aprilia sia da anni tra i Comuni premiati tra i “Ricicloni” grazie alle percentuali di raccolta differenziata, sul territorio si continua a deturpare l’ambiente sprecando risorse comunali. Sì perché le continue bonifiche richiedono lo stanziamento di denaro pubblico che potrebbe essere impiegato altrove. Il Movimento 5 Stelle prova ad intervenire sul tema.
“Dei cartellini gialli e rossi, trovata propagandistica di un’amministrazione priva di idee concrete sulla soluzione all’abbandono incontrollato dei rifiuti, ormai non vi è più traccia”.
Andrea Ragusa del Movimento Cinque Stelle torna sulla questione dei cartellini in tema di rifiuti.
“Era palese - fa notare Ragusa - che la posizione dei cartellini colorati sui sacchi abbandonati da sconosciuti, come pensato dall’assessore all’Ambiente dell’amministrazione Principi e la Progetto Ambiente, non fosse la via concreta per risolvere il problema, come non lo è stato l’acquisto delle fototrappole.
Già, proprio l’acquisto di queste ultime fatto con soldi dei cittadini, tramite la Progetto Ambiente, ad un costo di quasi 16.000 €, è stata un’altra non soluzione come chiaramente riscontrabile in via Claudio e via Vespasiano, dove questi costosi sistemi sono installati da oltre un anno e dove non hanno portato alcun risultato visto che quelle aree sono sempre state oggetto di abbandono di rifiuti e che nulla è cambiato né con l’apposizione dei cartellini colorati fuffa (ammonizione a nessuno, visto che gli autori dell’abbandono non erano identificabili), ora cessata, né con l’installazione delle fototrappole, a cui i fatti sembrano smentire che sia stata fatta seguire da un’azione di identificazione e sanzionamento dei trasgressori delle norme che vietano l’abbandono dei rifiuti. Mi auguro che il Commissario voglia avviare un’indagine interna in tal senso”.
P.N.