Tentato furto
Nella nottata del 27 dicembre, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Aprilia (LT), a seguito di un intervento scaturito da una segnalazione al 112 NUE, hanno deferito, in stato di libertà, un uomo di 47 anni del luogo, già noto alle Forze di Polizia, per il reato di tentato furto aggravato.
Nello specifico, i Carabinieri, su segnalazione fatta da parte di un privato cittadino al predetto numero di emergenza, sono intervenuti in una via centrale di Aprilia, ove due individui erano intenti a scassinare una cabina per fototessere.
I militari dell’Arma, giunti prontamente sul posto, sono riusciti a fermare ed identificare uno dei due autori del tentato furto, mentre l’altro complice riusciva a darsi precipitosamente alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Nella circostanza i Carabinieri, all’interno della suddetta cabina, hanno rinvenuto vari oggetti atti allo scasso, che venivano posti sotto sequestro.
Sono tutt’ora in corso le indagini da parte dell’Arma al fine di individuare l’altro complice, anche analizzando le immagini degli impianti di video-sorveglianza della zona.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
Legione Carabinieri Lazio
Comando Provinciale
di Latina
I risultati delle ultime perforazioni dicono che nel sito di matrice vulcanica non ci sono rifiuti
Sant’Apollonia idonea come discarica
Da quanto osservato in campo, per l’intera lunghezza della perforazione sono stati attraversati terreni a matrice vulcanica privi di qualsivoglia evidenza circa la presenza di rifiuti. L’Arpa Lazio ha trasmesso, pochi giorni fa, alla regione Lazio i risultati delle ultime perforazioni nel terreno compiute a metà dicembre nell’area di Sant’Apollonia, la zona che è interessata dal progetto di discarica presentato dalla Frales e che è attualmente in fase di valutazione di impatto ambientale. L’agenzia regionale per la protezione ambientale aveva richiesto alla società proponente, durante la seconda conferenza dei servizi, ulteriori sondaggi nei terreni di Sant’Apollonia perché, durante uno scavo, erano stati trovati rifiuti in un’area limitrofa a quella dove potrebbe sorgere il deposito di rifiuti.
Da qui la richiesta di nuove verifiche per sgombrare il campo da ogni dubbio. Le perforazioni sono state eseguite dalla Frales in presenza di rappresentati dell’Arpa.
Ed i risultati sembrano arridere alla società privata visto che, durante i nuovi sondaggi, non sono stati rilevati altri rifiuti. Un ulteriore punto a favore della Frales che già può contare sul parere favorevole della direzione regionale del ciclo dei rifiuti che ha definito il progetto di Sant’Apollonia, poche settimane fa, assolutamente “strategico” per il fabbisogno regionale.
“Il suddetto progetto – aveva notificato la direzione regionale al ciclo dei rifiuti - che prevede la realizzazione di una discarica, è stato individuato, nell’ambito dell’aggiornamento del vigente PRGR 2019-2025, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale del 5 agosto 2020, come uno degli impianti che costituiscono l’offerta impiantistica di discarica del Lazio, tale da garantire la volumetria disponibile per la destinazione dei rifiuti urbani trattati, in base al fabbisogno regionale complessivo previsto fino al 2031. La mancata realizzazione dell’impianto, attualmente in procedura PAUR, potrebbe generare la insufficienza impiantistica nella regione. La non autosufficienza impiantistica di destino finale è stata individuata come una criticità che tramite l’adozione del nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti 2026-2031, attualmente oggetto di procedimento di valutazione ambientale strategica, consentirebbe di superare con la previsione di una adeguata offerta impiantistica”.
I contrari al progetto, comune di Aprilia e comitati spontanei, puntano invece sul vincolo della campagna romana che attualmente insiste anche nella zona di Sant’Apollonia. Un vincolo la cui estensione venne addirittura raddoppiata l’estate scorsa dal Ministero della Cultura attraverso gli uffici della Soprintendenza.
Alessandro Piazzolla