Si è tenuta sabato 22 febbraio nella sala consiliare
Ardeajazz Winter
E’ tornato l’appuntamento con Ardeajazz Winter edizione 2025, il concerto gratuito sdi Sabato 22 Febbraio, nella Sala Consiliare “Sandro Pertini” del Comune di Ardea in Via Laurentina Km 32.500.
Organizzata dall’Associazione Filarmonica con il patrocinio del comune di Ardea, l’edizione 2025 dell’Ardeajazz Winter ha in programma, un concerto a suon di swing con un repertorio che ripropone i grandi del jazz tradizionale; da Django Reinhardt a Duke Ellington passando per Fats Waller e Louis Armstrong.
Ad esibirsi i Mystery Pacific, un quintetto Swing d’eccezione; special guest il Clarinettista e Sassofonista Luca Velotti e poi la suadente Voce di Valeria Piccolo e alla Chitarra Ritmica il frontman Francesco Pucci; alla Chitarra Solista il veterano del Jazz e dello Swing Alessandro Russo e al Contrabbasso Fabrizio Montemarano.
Il vasto repertorio, che abbraccia due secoli di jazz manouche, fino ad arrivare alle più belle sonorità dello swing, attraversando il periodo che va dagli anni 20 agli anni 50 con energia e coinvolgimento è pronto a regalare, all’attento pubblico di Ardea, una serata indimenticabile.
fb: Ardeajazz fb: Ardeafilarmonica
email: ardeafilarmonica@tiscali.it
Garullo (Uil): “Nella nostra provincia più casi di tutta la regione Basilicata”
Malattie professionali
Oltre mille denunce di malattie professionali, con una crescita rispetto al 2023 di 169 unità. Terzo posto nel Lazio per incidenza di casi strettamente correlati a esposizioni ripetute a fattori di rischio sul lavoro. Rilascia questi numeri l’ultimo approfondimento che la Uil di Latina ha realizzato - elaborando i dati Inail del 2024 sulle malattie professionali - con l’obiettivo di analizzare il livello di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro pontini.
“E’ un’impresa ardua sostenere che si stia investendo con lungimiranza per proteggere e tutelare tante lavoratrici e tanti lavoratori - dice Luigi Garullo, Segretario generale della Uil di Latina - Siamo più propensi a sostenere invece che purtroppo gli interventi finora messi in campo non siano stati sufficienti e soprattutto non hanno fatto parte di una strategia complessiva volta a tutelare in ogni singolo aspetto la salute delle persone”.
Ci sono i numeri del dossier a confermare quanto sostiene l’esponente sindacale: da gennaio a dicembre 2024, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ha schedato infatti nel pontino 1.066 denunce di malattie professionali, contro le 897 dei dodici mesi del 2023. Peggio è andata a Roma e provincia e alla Ciociaria, che rispettivamente nel 2024 hanno registrato 2.215 e 1.622 casi. Meno colpite le aree della Sabina (539) e della Tuscia (502).
Allargando per un attimo l’attenzione ai confini regionali, scopriamo che nel Lazio i casi sono stati quasi seimila (5.944), 4.918 nel 2023. Elevata l’incidenza di eventi tra gli uomini (4.417), rispetto alle donne (1.527). Mentre la patologia più diffusa - con oltre quattromila denunce - è quella del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo. Tornando nei confini provinciali, numeri pressoché identici a quelli della provincia di Latina li ritroviamo in quella di Genova (1.046) e in quella di Bergamo (1.002).
Un salto indietro negli anni: nel 2022 le denunce nel pontino si erano fermate a 824 unità. Mentre erano state 755 nel 2021.
“La tendenza ormai consolidata alla continua crescita delle patologie contratte per carenza di sicurezza sul lavoro sia nel nostro territorio come in altri - dice Garullo - ha raggiunto un elevato livello di preoccupazione, specie se si considera che i numeri totalizzati dal nostro territorio sono superiori a quelli di tutta la Basilicata (808 denunce di malattie professionali) e poco meno di quelle del Molise, che ha chiuso il 2024 con 1.134 casi”.
“La provincia di Latina da sola - aggiunge ancora Garullo - fa registrare quasi la metà delle malattie professionali dell’intera provincia di Roma, per questo esterniamo la nostra forte preoccupazione per il trend di crescita di queste malattie che producono gravi conseguenze per i lavoratori, anche dopo il loro pensionamento. Che sia per inalazione o esposizione a sostanze nocive, per posture prolungate nelle ore, nei giorni, negli anni - conclude l’esponente sindacale - il rischio di ammalarsi sul lavoro è alto e invalidante come l’infortunio. Per questo chiediamo di investire più risorse in questo settore, non soltanto perché malattie e infortuni hanno un costo sanitario, ma soprattutto perché il diritto alla sicurezza sui luoghi di lavoro dove essere una priorità per tutte le aziende ed in tutti i settori compreso quello pubblico”.
UIL Lazio