Mai con la Lega
“Il Partito Democratico non starà mai con la Lega o con Fratelli d’Italia, respingiamo al mittente le accuse che arrivano dai sovranisti, gli stessi che ad Ardea sono sempre stati protagonisti di “accordicchi” sotto banco. Io ho sempre agito alla luce del sole, contestando le scelte sbagliate e votando a favore dei provvedimenti a vantaggio della cittadinanza.”.
Così in una nota il capogruppo del Pd di Ardea, Alessandro Mari, rispondendo alle accuse dei dirigenti locali della destra.
“Dopo 30 anni di disastri la destra non governa più il nostro Comune e capisco la loro frustrazione. Per quanto riguarda il mio operato, credo che il compito del Partito Democratico sia di affrontare con responsabilità i tanti problemi del territorio. I cittadini non chiedono sterili polemiche politiche, il nostro popolo rigetta l’azione comune con i partiti sovranisti: entrambi ci chiedono di migliorare la vita delle persone. Noi staremo sempre da quella parte”.
Durante i lavori di messa in sicurezza sono state rinvenute due tombe di età antica, completamente vuote
Consolidamento della rupe
Il territorio di Ardea riserva sempre delle piacevoli sorprese. Una scoperta importante è stata fatta durante i lavori di messa in sicurezza e consolidamento della Rupe dove poggia il centro storico di Ardea: sono state rinvenute due tombe di età antica, completamente vuote, e che sono l’esempio o la testimonianza della millenaria storia della città. Un’altra scoperta invece è venuta alla luce nel corso dei lavori di ampliamento del cimitero in Via Strampelli, dove è emerso dal terreno l’antico tracciato di una strada, che molti ritengono di epoca preromana. È sempre una gioia poter constatare che in questo periodo non proprio entusiasmante per il territorio di Ardea, vengano alla luce delle testimonianze storiche di particolare valore, e che danno ulteriore lustro ad un territorio già di per sé ricco di testimonianze e luoghi storici che hanno sempre favorito la presenza di turisti ed appassionati di archeologia e di arte in genere. Queste scoperte dovrebbero intensificare il programma per la realizzazione di un progetto per creare maggiore interesse nei turisti che arrivano a Roma e in qualche modo invogliarli ad arrivare ad Ardea e visitare un territorio ricco di storia e tradizioni. Ci dovrebbero essere degli interessi a fare ciò, ma da anni si parla di mettere su qualcosa di concreto per sviluppare la conoscenza del territorio, ma poco o nulla è stato fatto. Poche iniziative, che sono da ritenersi importanti e concrete, ma che non possono sopperire a quello che potrebbe essere l’indirizzo di una struttura pubblica come il Comune di Ardea, che in pratica dovrebbe essere il punto di riferimento per richiedere finanziamenti, redazione di progetti e realizzazioni delle opere che si vogliono fare. È inspiegabile che un Comune come Ardea, che rappresenta la storia del territorio dell’antico Lazio, sia oggi priva di una struttura museale dove poter conservare tutte le opere che sono venute alla luce nel corso degli anni. Tutto oggi è conservato in altri luoghi, vedi Nemi, ma ad Ardea, visto e considerato che non si riescono a sistemare neanche le buche sulle strade, come è possibile immaginare che si possa realizzare un polo museale per far conoscere ai residenti ed anche ai turisti quali siano le bellezze che il territorio ha conservato per migliaia di anni.
Molti libri di storici ed appassionati di storia locale, ne descrivono le bellezze e hanno sempre tracciato di Ardea, un profilo che in altri luoghi ed in altre nazioni, assumerebbe una forma prioritaria per far sì che l’arte, l’archeologia, le tradizioni, la storia e tutto ciò che riguarda il bello della città, possa essere finalmente messo in giusta evidenza in un’apposita struttura museale. Penso che qualcuno della pubblica amministrazione a queste cosa ci stia pensando e stia valutando le possibili strade da seguire. L’economia locale ha bisogno di un input concreto per poter essere rilanciata. Il tempo delle costruzioni delle case e delle villette è finito. Bisogna dare spazio a nuove forme di economia che possano rilanciare definitivamente il territorio, I fondi ci sono a diposizione. Basta presentare delle apposite progettazioni per far sì che qualcosa di concreto possa essere realizzato. Si potrebbe inserire nel progetto tutta l’area archeologica denominata Casarinaccio, il Tempio della Noce, le mura ciclopiche, Castrum Inui, le Chiese di Santa Marina e San Pietro, nonché tutta la suggestiva e stupenda Rocca di Ardea che potrebbe rivitalizzarsi con la presenza di un Museo proprio ubicato nel suo perimetro. Un progetto semplice ed efficace che, oltre a conservare quanto di bello è venuto alla luce, creerebbe un richiamo non indifferente per i turisti e gli amanti dell’arte. E proprio a proposito dell’arte non bisogna dimenticare la stupenda testimonianza lasciata dal grande scultore bergamasco Giacomo Manzù, che scelse Ardea come sua dimora.
“Le antiche vestigia rutule e romane venute alla luce – ha detto il sindaco di Ardea, Mario Savarese – non sono altro che la conferma dell’enorme patrimonio archeologico che da millenni questa città conserva. È un vero peccato scoprire che queste siano state saccheggiate in un passato relativamente recente. Il 2020 è un anno speciale per Ardea: a maggio ricorrerà il cinquantesimo anniversario dalla fondazione del Comune. La nostra amministrazione si sta impegnando per realizzare una serie di eventi commemorativi tra i quali certamente troveranno posto privilegiato le iniziative strettamente legate alla valorizzazione dei nostri beni archeologici”.
Sabatino Mele