Il progetto Cibiltà del Comune di Pomezia
Sprechi alimentari
Condivido il progetto CIBILTA’ del Comune di Pomezia contro gli sprechi alimentari.
“Utilizzare il cibo consapevolmente, evitando gli sprechi. Con questo spirito nasce il progetto “Cibiltà. Usiamo il cibo civilmente. Stop agli sprechi”, promosso dal Comune di Pomezia grazie ad un finanziamento della Città Metropolitana di Roma Capitale. Verranno consegnati ai ristoratori aderenti vetrofanie di riconoscimento e Family Bag in materiale eco sostenibile per consentire ai clienti di portare a casa eventuali eccedenze di cibo dal ristorante.
E ancora: sono previsti “sacchetti anti spreco” da consegnare alle scuole e azioni concrete di riduzione nelle mense scolastiche. Ad oggi hanno già aderito oltre 40 esercizi commerciali. Per te cittadino cerca il logo esposto all’entrata del locale che indica un ristoratore/esercizio, attento che ha aderito al progetto”.
Ricordo con affetto mia madre e le mie zie quando, negli anni ’50, si mettevano in fila con le buste davanti alla cucina del ristorante dove vi era stato il matrimonio di qualche parente per spartirsi il cibo avanzato. Era una civiltà contadina seria e dignitosa che veniva dalle ristrettezze della guerra e dai sacrifici di una vita.
Poi ricordo gli anni del cosiddetto boom economico dove molto spesso gli sprechi a tavola era un sinonimo di raggiunta agiatezza. Una cattiva abitudine che coinvolgeva un po’ tutti.
Rammento ancora i miei continui rimbrotti ai miei studenti che sprecavano cibo in grande quantità, nei ristoranti durante le gite scolastiche. Non parliamo poi i giornalieri sprechi nella mensa scolastica. Eppure all’estero si è sempre agito diversamente.
Ricordo il clamore nel 2009, quando venne per la prima volta a Roma, Michelle Obama che andò a cena da «Maccheroni», una trattoria vicino al Pantheon. Mangiò un menu di amatriciana, carbonara e lasagne e alla fine del pasto si fece fare il “doggy bag” con gli avanzi. Anche la popstar Rihanna fu fotografata mentre usciva da un ristorante di Santa Monica portando sottobraccio una bottiglia di vino iniziata e non finita. In America nessuno si vergogna di chiedere al cameriere la borsina (Doggy bag) e di portare via gli avanzi, visto che sono stati pagati.
All’estero è anche normale ordinare una singola pietanza e poi farsi portare un piatto vuoto cosi da dividerla con un altro commensale. In Italia spesso alla richiesta risponde la faccia scocciata del cameriere. Vi consiglio di rispondergli per le rime!
A.S.
Il Parco della Crocetta è un bellissimo polmone verde che deve essere ristrutturato
Un’oasi nella città
Il Parco della Crocetta è sicuramente un’oasi di pregio. Messo tra due popolosi quartieri, quello della Nuova Lavinium e il Querceto, il Parco è un bellissimo polmone verde a disposizione di tutti quelli che amano passeggiare all’aria aperta. In periodo di pandemia poi è stata una vera salvezza per tanti cittadini alla ricerca di una sana passeggiata nella natura. Il Parco è stato inaugurato il 27 novembre del 2010. L’opera costata 1 milione e 460mila euro, stanziati dalla Regione Lazio, ha una pista lunga complessivamente 1.650 metri con aree di sosta e di giochi. Poco dopo inaugurata incominciarono i problemi infatti l’amministrazione De Fusco si dimentica subito della pista e anche a causa di qualche contenzioso con la ditta che ha realizzato i lavori, il parco vive uno stato di abbandono. La successiva amministrazione Fucci mette in sicurezza la pista con un servizio di videosorveglianza e provvede a mantenerla finalmente pulita.
Purtroppo già nell’estate del 2015 iniziano i primi danni strutturali, in verità già emersi in forma lieve, con la precedente amministrazione, poi aggravati dai temporali susseguitesi nei mesi autunnali.
Nel 2016 un tratto della pista viene chiusa e subisce un lento ma inesorabile degrado.
L’anno successivo nel 2017 viene dato incarico ad una società per redigere un piano per il risanamento del dissesto idrogeologico della parte della pista chiusa.
Ora l’amministrazione Zuccalà è riuscita ad ottenere un finanziamento regionale di un milione di euro che servirà a sistemare la parte danneggiata. Naturalmente speriamo che ciò avvenga al più presto. Nel contempo sarebbe anche utile progettare un suo prolungamento adiacente al fosso verso la litoranea. In tal senso è del 2016 una interessante proposta presentata sia al Comune di Pomezia che al Consorzio della Bonifica di Pratica di Mare dall’Associazione Città Giardino di creare un sentiero in terra battuta ecosostenibile lungo la sponda destra del fosso della Crocetta partendo dalla fine della ciclabile fino alla sua foce a Torvajanica.
“Il sentiero ricoprirebbe una distanza di 6 km e attraverserebbe un pezzo di campagna ancora molto bella e integra, dove camminare fino al mare e viceversa sarebbe un grande piacere”.
Un progetto sicuramente poco costoso e per nulla invasivo.
A.S.