Il Litorale • 13/2019
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Pag. 24 Il Litorale ANNO XIX - N° 13 - 1/31 LUGLIO 2019
L’Associazione culturale Liberi
Teatranti di Nettuno, con la sa-
piente gestione del regista Giam-
piero Bonomo e del direttore arti-
stico Francesco Ruggirello - dopo
aver coronato il suo sogno inau-
gurando il “Teatro Studio 8”, luo-
go privilegiato di incontro e
scambio, di svago e di riflessione,
nato grazie ad un progetto total-
mente autofinanziato da tutti i
componenti della compagnia tea-
trale, si avvia speditamente verso
mete sempre più ambiziose.
Alle innumerevoli attività cultura-
li, di ricerca, di formazione, ri-
creative (teatro, musica, danza e
spettacolo), con una fiorente pro-
duzione di spettacoli, organizza-
zione e direzione di eventi, rasse-
gne, e conferenze, si sono affian-
cati, a partire dal 20 febbraio
2019, corsi di teatro per adulti,
gratuitamente per persone con
disabilità o difficoltà di tipo fami-
liare, della durata di quattro mesi.
Grazie alla solida unione della
U.I.L.T. Nazionale (Unione Italia-
na Libero Teatro) e alla U.I.L.T.
Lazio con a capo la presidente
Stefania Zuccari, i Liberi Teatran-
ti da sempre attivi nel sociale, as-
sieme alla compagnia della Co-
stellazione di Formia hanno orga-
nizzato i corsi formativi suddetti,
riscuotendo ampi successi di par-
tecipazione con formidabili mo-
menti aggregativi.
Quello che è stato fatto finora è
solo il primo passo verso la crea-
zione di una rete che possa conso-
lidare un sistema culturale forte e
attrattivo ed è proprio questo pro-
cesso che ha indotto il Teatro Stu-
dio 8 a puntare in alto portando in
città nomi ben noti del teatro e
della televisione ma, al di là dei
nomi, è la qualità degli spettacoli
che conta, eventi che possano av-
vicinare il pubblico all’arte, alla
cultura e al bello, coinvolgendo
adulti, ragazzi e bambini.
« … il nostro sogno, spiega il di-
rettore artistico - Francesco Rug-
girello, è ora quello di creare
una città della cultura e dello
spettacolo, che dia ampio spazio a
tutte le esperienze artistiche», per-
ché tutti noi siamo convinti che la
città di Nettuno meriti un’offerta
culturale importante, che possa
trasformare la città in un luogo
nevralgico a sud di Roma – città
metropolitana.
Il progetto “INSIEME”, i cui pro-
venti hanno finanziato i citati cor-
si del Teatro Studio 8, ai quali
hanno partecipato ragazzi con dis-
abilità ed ospiti delle case fami-
glia di Nettuno e Anzio dal 16
febbraio al 18 maggio 2019, han-
no consentito altresì di offrire al-
la città un ricco cartellone di ap-
puntamenti con comici televisivi
e non solo.
La rassegna, si è aperta sabato 16
febbraio 2019 con Luciana Fraz-
zetto, brava e spumeggiante inter-
prete teatrale e cinematografica,
assieme all’amico autore, compo-
sitore, musicista ed attore Sandro
Scapicchio con lo spettacolo
“Varieta’ Romano” diretto dal re-
gista Massimo Milazzo, cui han-
no fatto seguito vari show teatrali
e musicali – “Il Sogno 1 e 2”;
“Funerale col morto” -commedia
musicale di Italo Conti dei Liberi
Teatranti; Sergio Giuffrida in “Ma
non è possibile!” - spettacolo di
cabaret; Federico Maria Isaia in
“Lasciatemi fare” spettacolo di
cabaret; Antonello Costa in
SHOW – uno spettacolo “Unico e
imperdibile”; i Carta Bianca in
“The Best of” – spettacolo di ca-
baret; il 18 maggio la Compagnia
Costellazione “Chocolat”- spetta-
colo corale pluripremiato. Quanto
sopra senza tralasciare di raccon-
tare la commovente e gioiosa rap-
presentazione teatrale dei ragazzi
dell’Associazione Primavera, che
hanno offerto uno spettacolo uni-
co nel panorama nazionale e forse
anche oltre confine, con le nume-
rose repliche di “Pinò, un ragazzo
speciale”, una fiabesca interpreta-
zione da parte di attori affettuosis-
simi, che con la loro partecipazio-
ne hanno realizzato un sogno per
loro, per i rispettivi familiari e per
un pubblico in visibilio, del quale
tutti sono giustamente fieri. Un
percorso iniziato mesi fa sul pro-
scenio del Teatro Studio 8, ove si
è illuminato un grande schermo
con proiezione di una promo che
ha spiazzato ma soprattutto emo-
zionato il pubblico in sala, la
Dott.ssa Margherita Camarda di-
rigente dell’Area Servizi sociali,
cultura e pubblica istruzione del
Comune di Nettuno e l’Assessore
alle politiche delle attività produt-
tive, del turismo e dello spettaco-
lo di Anzio Valentina Salsedo che
hanno appoggiato in pieno il
“Progetto Insieme” ideato dal-
l’Ass. culturale Liberi Teatranti. Il
lavoro del regista Giampiero Bo-
nomo ha consentito di portare in
scena il 23 maggio al Teatro Stu-
dio 8 assieme ai 16 ragazzi spe-
ciali del Centro Primavera di Net-
tuno in collaborazione con l’Ass.
danza “Fuoricentro” di Simona
Crivellone, l’Ass. La Stella del
Mare di Nettuno e il “Circo So-
nambulos” di Madrid. La partico-
larità dello spettacolo è stata quel-
la di raccontare una favola senza
tempo come quella di Pinocchio
con un’originale rivisitazione che
affronta il tema del bullismo. Tan-
ta commozione e tanti applausi in
un ambiente che pone come
obiettivo generale quello di creare
servizi ed attività che offrano op-
portunità socializzanti a persone
disabili al fine di favorirne il be-
nessere relazionale e di prevenire
il disagio sociale.
Guardando al futuro, la creatività
del duo Giampiero Bonomo e
Francesco Ruggirello, mirabil-
mente coadiuvati da un team di
attori e altro appassionato perso-
nale dei Liberi Teatranti, renderà
sempre di più il Teatro Studio 8
un’occasione per chi vuole avvi-
cinarsi al mondo della recitazio-
ne, per sperimentare la propria
predisposizione o soddisfare desi-
derio e curiosità latenti, così come
hanno fatto in tanti nel corso degli
ultimi mesi.
La Rassegna per la prossima sta-
gione è in preparazione e non
mancheranno sorprese per chi
ama l’arte con repliche di lavori
già consolidati e che a grande ri-
chiesta è necessario ripetere, così
come messe in scena di mirabili
espressioni artistiche e teatrali co-
me quella in preparazione da par-
te dell’ANDOS, nota associazio-
ne nazionale che offre volontaria-
mente e gratuitamente servigi a
favore delle donne operate di se-
no. Anticipando altri eventi di ri-
lievo, l’avvio delle prove di un’al-
tra attesa e vivace opera teatrale
musicale di Italo Conti, che ci
guiderà nella rivisitazione di uno
dei grandi misteri che circondano
e permeano le menti verso gli ap-
prodi ignoti della vita.
Ma la ricca rassegna in prepara-
zione, comprenderà un evento a
carattere nazionale promosso dal-
l’Associazione culturale i Liberi
Teatranti, denominato “Primo
concorso Teatrale Città di Nettu-
no”, presso il Teatro Studio 8. Il
concorso, aperto a quanti deside-
rano cimentarsi nell’arte, rappre-
senta il punto di partenza di un
percorso progettuale avviato con
il fine di indagare e ridefinire in
chiave artistica i principali temi
caratterizzanti la nostra società,
analizzare in chiave tematica i
contesti sociali e territoriali e ri-
creare valori e senso di apparte-
nenza nella comunità.
Il Teatro è dotato di un piccolo fo-
yer, un palco di 7x5.mt e una sala
di 99 posti confortevoli.
Per gli eventi in rassegna e per i
Corsi teatrali la Prenotazione è
obbligatoria al n. 351 8599212
Centro Polivalente “TEATRO
STUDIO 8” via Nettuno Velletri,
n° 8 (nei pressi del cimitero civile
di Nettuno)
Carlo Freccero, “L’idolo del ca-
pitalismo”, Castelvecchi editore,
Roma 2017, pp. 43, Euro 4,5o.
Terminato il periodo d’oro del ca-
pitalismo nella seconda metà de-
gli anni ’70; oggi il capitalismo
finanziario e iperliberista si è af-
fermato soppiantando il Welfare
State, considerato ormai una filia-
zione del keynesismo e dello sta-
talismo. Il risultato è la deterrito-
rializzazione, smaterializzazione
e disvalorizzazione del lavoro,
dominio dei mercati globali, tra-
sformazione del lavoratore esclu-
sivamente in consumatore, crisi
economica perenne, trasferimenti
dei capitali verso le classi più ele-
vate, lobbizzazione della demo-
crazia trasformata in un insieme
di oligarchie, aumento delle po-
vertà…Tutto ciò è identificativo
di quello che molti chiamiamo
‘post modernità’ che si riflette
sulla socievolezza, sulle arti, sul
tempo libero, sulle mode e ten-
denze correnti, costumi su tutto;
inoltre con la postmodernità “ci
troviamo ad affrontare un mondo
sempre più complesso armati sol-
tanto di un pensiero che si ricono-
sce ‘debole’”(p. 11). Una realtà
complessa è diversa da una realtà
complicata (cfr. pp. 11, 12), so-
prattutto riguardo la sfera sociale
e la sfera della politica, e, para-
dossalmente, proprio l’azione e la
prassi politica e l’intervento so-
ciale vengono invece realizzate in
termini semplicistici e manichei,
aggirando la complessità, così la
comunicazione politica diventa
slogan, il messaggio è elementare
e per lo più di tipo binario: buoni
e cattivi, bianco e nero… si tende
sempre più alla formazione di un
colpevole di un capro espiatorio
sul quale scaricare semplicistica-
mente le ire e le frustrazioni di
una realtà sfuggente, ambivalente,
difficile, complessa, appunto. Tut-
to ciò agevola il populismo, so-
prattutto il populismo di destra
più o meno estrema, mentre la si-
nistra e i movimenti ad essa ri-
conducibili annaspano:”oggi la si-
nistra appare sempre più incapace
di discorsi complessi proprio per-
ché il mondo è troppo complesso
per essere ridotto ad un discor-
so”(p. 28). Di conseguenza non-
ostante il costante impoverimen-
to, la crescita delle diseguaglian-
ze/povertà e l’appannarsi dei di-
ritti non si riesce a sviluppare
nessuna critica operativa e pratica
nei confronti del sistema capitali-
stico sempre più antistatale, de-
terrritoralizzato, diffuso ed imma-
teriale, tanto da diventare una sor-
ta di entità trascendente, naturale,
ineluttabile, divinizzato ed idrola-
trato. Nel secondo capitolo del-
l’opuscolo, l’autore prende in esa-
me il consumo culturale nelle
realtà post moderne alla luce della
concezione –di derivazione mar-
xista- del valore di feticcio delle
merci (cfr. da p. 31 a 34) e ricor-
rendo al paradigma-metafora del-
la società dello spettacolo di Guy
Debord, constatando come cultu-
ra e consumo non siano più due
dimensioni distinte fra loro, “anzi
il consumo è ormai de facto un si-
nonimo di consumo
culturale”(p.24). Consumo e cul-
tura non sono più in opposizione
fra loro. Nella società dello spet-
tacolo della fiction e Tv, degli au-
diovisivi, della telefonia, dei ta-
blet, computer, e i giochi elettro-
nici sono il nuovo repertorio dei
consumi. Un repertorio che solle-
cita un immaginario virtuale, ico-
nico, ipertecnologico che si fa, ol-
tre che consumo, anche strumento
e veicolo culturale sostituendo i
consumi materiali di prima che
erano ben distinti dalla produzio-
ne culturale: elettrodomestici, au-
to, vacanze, ristoranti alla moda,
vestiti dispendiosi ecc.: tutti quei
consumi che già Th. Veblen set-
tanta anni fa definiva ‘vistosi’. Ci
siamo impoveriti, bloccati dalle
paure del nuovo millennio: terro-
rismo, catastrofi naturali, è quindi
necessario ricorrere al Total Re-
call, una vita per procura, (cfr. p.
26) al mondo degli Avatar, allo
schermo…Il nostro presente non
è più costituito dal consumismo
della metà del 900 (e neanche dai
tradizionali percorsi culturali) è
piuttosto il presente dello spetta-
colo integrato.
L’autore di questo denso opusco-
letto è fra i più creativi ed origi-
nali innovatori e ideatori della Tv,
direttore di diversi palinsesti in
Italia e all’estero, sia nelle televi-
sioni di Stato che in quelle com-
merciali; già direttore di rai2, at-
tualmente dirige raisat e rai4, è
inoltre docente alle univ. Roma 3,
Savona e Genova, in questo opu-
scolo traccia in maniera sintetica,
ma vigorosamente magistrale,
una severa critica ai processi in
atto, tipici delle nostre società
post moderne o ‘liquide’, che dir
si voglia. Processi messi in moto
dal capitalismo mondializzato,
improduttivo e finanziario nel suo
ridefinirsi sul piano dei consumi e
della cultura, portando alle estre-
me conseguenze oltre –come di-
cevamo- il Marx del feticismo
delle merci, M.Horkheimer,
Th.Adorno, e, G. Debord il quale,
ioperbolicamente, arriva a soste-
nere che lo spettacolo è il cuore
dell’irrealismo della società reale
dei nostri giorni (citazione a p.
38). Consumatori-spettatori mani-
polabili e passivi, una vita per
procura sottoposta acriticamente
all’idolo sovrano, trascendente e
intoccabile: il capitalismo e i suoi
mercati mondializzati.
Giuseppe Chitarrini
L’associazione è un’affermata realtà nel contesto socio-culturale della Città del TridenteIl libro di Carlo Freccero edito da Castelvecchi
I Liberi Teatranti di NettunoL’idolo del Capitalismo
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