Il Litorale • 13/2019
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ANNO XIX - N° 13 - 1/31 LUGLIO 2019 Il Litorale Pag. 39
È uscito in questi giorni nelle li-
brerie e nelle edicole, il libro Net-
tuno e i nettunesi di Silvano Ca-
saldi. Una eccezionale raccolta di
racconti brevi, o articoli lunghi,
su quarantadue personaggi nettu-
nesi o nettunesi di adozione. Que-
sto nuovo lavoro completa in pra-
tica la saga di: Come eravamo,
Una storia fotografica e Altri ri-
cordi di Nettuno, con qualche dif-
ferenza, soprattutto nella parte fo-
tografica, che in questo volume è
meno particolareggiata, avendo
dato più importanza alla narrati-
va. Casaldi descrive perciò i se-
guenti personaggi, nelle loro
espressioni e con i tratti della loro
particolare personalità:
Amerigo Bassotti, detto Puzzonit-
to; Giulio Tartaglia, Domenico
Eufemi; Paolo Rossetti; Giuseppe
Calabrese (pizzaiolo); Oscar
Rampone; Rosaria Galletta; Ore-
ste; Ferdinando Borgia e il base-
ball; Mimmo Pugliese; Paolo Bel-
leudi; La guerra dei pallandoli;
Alberto Sordi all’Istituto S. Lucia
Filippini; Antonio Cellucci; Pas-
quale Canale, detto Paino; Don
Peppe Ascione; Rossano Deside-
ri, Luigi, detto Pecos Bill; Virgilio
Cavalieri, nato sulla nave da guer-
ra; Mario Abruzzese; Suor Eletta;
La Statua del Vecchio Pescatore,
esposta ai Musei Vaticani, con i
suoi duemila anni di storia, sarà la
protagonista dell’importante Mo-
stra, promossa dall’Amministra-
zione De Angelis, al Museo Civi-
co Archeologico di Anzio. L’inau-
gurazione dell’evento culturale
“La Statua del Vecchio Pescatore
e il Mare di Anzio”, alla presenza
della Soprintendenza Archeologi-
ca, è prevista per sabato 15 giu-
gno alle ore 18.30.
Si tratta di una mostra monotema-
tica sulle antiche tradizioni mari-
nare di Anzio che ospiterà la Sta-
tua del “Vecchio Pescatore con
cesta di pesci”, risalente al 130-
140 d.C. Durante la cerimonia di
inaugurazione si esibirà l’Orche-
stra di strumenti a fiato dei giova-
ni di Bad Freienwalde, città tede-
sca gemellata con Bad Pyrmont e
la Corale dei giovani “Sonus”.
“Sarà un appuntamento di gran-
de rilevanza, - afferma il Sindaco
di Anzio, Candido De Angelis -
che rientra nel Rinascimento di
Anzio ed in tutta una serie di ini-
ziative, di grande spessore, che
stiamo mettendo in campo per la
crescita culturale e turistica del
nostro territorio”.
La Statua del Vecchio Pescatore,
ritrovata ad Anzio intorno al 1650
(incertezza sul luogo di ritrova-
mento tra l’attuale Villa Adele e
la Villa di Nerone), – allora iden-
tificata come Seneca – era certa-
mente a Villa Pamphilj di Roma
nel 1658, quando venne restaurata
da Adamo Claudio Brefort per
125 scudi. Qui la vide Winckel-
mann che definì il soggetto “erro-
neamente intitolato Seneca”, ma
la interpretò come uno dei “servi
di commedia”. Nel 1773 il Princi-
pe Andrea IV Doria donò il Vec-
chio Pescatore, con altre due sta-
tue, a Papa Clemente XIV, per il
nascente Museo Clementino nel
Belvedere Vaticano. Ennio Quiri-
no Visconti, che curò l’allesti-
mento della raccolta, riconobbe i
pesci nella cesta e finalmente
identificò il personaggio come un
vecchio pescatore. Per una que-
stione di decoro, nel suo allesti-
mento nel Museo Pio Clementino
il Visconti fece fare un prolunga-
mento in stucco del panno.
“L’importante Mostra sulla Sta-
tua del Vecchio Pecscatore e il
Mare di Anzio - afferma l’Asses-
sore alla cultura e pubblica istru-
zione, Laura Nolfi - rientra nel
nostro ambizioso progetto cultu-
rale di valorizzazione e promozio-
ne, nazionale ed internazionale,
della nostra Città. E’ stato un lun-
go lavoro diplomatico, al quale
abbiamo lavorato per tutto l’in-
verno, ospitare, nel nostro Museo,
l’opera d’arte che sarà esposta ai
cittadini ed ai turisti, per tutta
l’estate, con ingresso libero, fino
al prossimo 15 settembre. Insieme
all’evento sul Vecchio Pescatore,
idealmente collegato con il nostro
Monumento al Pescatore e con le
nostre antiche tradizioni marina-
re, a breve metteremo in campo -
conclude l’Assessore Nolfi - altre
importanti iniziative per coinvol-
gere, maggiormente, le scuole e
la cittadinanza tutta nei nostri
percorsi museali ed archeologi-
ci”.
La Statua, in marmo pario, che
sarà esposta nel Museo Civico
Archeologico di Anzio, riproduce
“un anziano pescatore, che regge
una cesta con pesci nella mano si-
nistra - è riportato nella scheda
che accompagna l’opera - e tene-
va una canna da pesca nella mano
destra. La pelle del corpo è rila-
sciata e cadente, nonostante que-
sta figura è asciutta e manifesta
una certa vigoria, che certamente
allude al duro lavoro da sempre
praticato dall’uomo. La veste è
comoda per pescare e per entrare
nell’acqua, ma anche povera e po-
co dignitosa. Si tratta di una con-
ferma dello status servile del per-
sonaggio, che certamente – alla
sua età, senza troppi pudori e con
i modesti risultati riassunti nel
secchio che porta – non pesca per
professione ma per il necessario
sostentamento. Certamente l’ope-
ra è intrisa di un forte gusto veri-
stico e popolare, con un realismo
cinico e, per certi versi, caricatu-
rale, in sintonia soprattutto con la
produzione di Alessandria d’Egit-
to, nella media età ellenistica,
quando queste note divengono
occasioni per sottolineare il vir-
tuosismo scultoreo degli artisti”.
Ufficio comunicazione Anzio
A STAR IS BORN (“È nata una
Stella”) è un rutilante melò senti-
mentale che ha, al centro, il mito
del “Pigmalione”, il sogno della
ragazza di periferia che diventa
famosa e amata. La trama è nota
perché questa nuova versione, di-
retta dall’attore Bradley Cooper
al suo esordio nella regia, è il ter-
zo remake del film originario di-
retto da William A. Wellman
nel 1937, successivamente ripro-
posto da George Cukor nel 1954 e
Frank Pierson nel 1976. I “nostri”
ragazzi Bradley Cooper (mam-
ma abruzzese) e Lady Gaga (papà
di origini siciliane) sono ufficial-
mente due star rinate. La maggio-
re curiosità di A STAR IS BORN
è la presenza della cantante Lady
Gaga nel ruolo che, nell’ordine,
fu di Janet Gaynor, Judy Garland
e Barbra Streisand. Bisogna rico-
noscere che, contrariamente alle
aspettative, Lady Gaga non sfigu-
ra nel confronto, mostrando una
versatilità interpretativa che va
dalla fragilità alla determinazione,
e soprattutto, assecondando le esi-
genze della trama, con una capa-
cità di trasformazione mimetica.
Il film funziona meglio nella pri-
ma parte, che racconta l’ascesa di
Ally e la nascita imprevista del-
l’amore, mentre la seconda parte
punta su atmosfere più sentimen-
tali. Il film è sostenuto da un’otti-
ma colonna sonora, elemento de-
terminante per un musical.
Il Cineclub “La Dolce Vita” ha ri-
cominciato martedì 2 luglio, con
il ciclo di Film “Giovani Autori
Crescono – Nuovi Registi Del Ci-
nema Italiano”, alla 17^ Edizio-
ne, che si conferma vetrina e spa-
zio per Autori Italiani esordienti
o poco più, nella convinzione
che ogni Film debba trovare il
suo Pubblico e scopo dei Cine-
club è quello di farli “incontrare”.
(a cura del cineclub
“La Dolce Vita”)
Il libro di Casaldi che raccoglie i racconti di 42 personaggi nettunesiDopo 2000 anni la statua torna ad Anzio fino al 15 settembre
Nettuno e i nettunesiVecchio Pescatore
Invito al Cinema
Silvana Furoni (S. Maria Goretti);
Gina Lollobrigida testimonial
dell’AIRC; Arbe Rossignoli, miss
Salus; Ester Martufi; Joe DiMag-
gio e Carlo Tagliaboschi; Roberto
Tarani; Tyrone Power al Cimitero
americano; Billy Crystall e il film
sul baseball; Antonio Silvestri,
detto Tonino; Ines Orsini, la Ma-
ria Goretti nel film Il cielo sulla
palude; Monsignor Vincenzo
Cerri; Sergio Paccariè; Mario
Zaino; Dave Bidini e i Peones;
Corrado Forcina; Francesco Ros-
si; Matteo Nardocci; Gabriella
Battaglia, miss Vie Nuove; Ennio
Amati; Giancarlo Taurelli, il pira-
ta; Bush e Clinton a Nettuno.
«Perché questi e non altri?». Per-
ché questi sono i personaggi che
gli sono venuti in mente, senza
schemi o programmazioni. Sono
usciti fuori dal caso, da un collo-
quio, da un ricordo di qualche
amico, da un suggerimento, da
una fotografia conservata nel suo
archivio. E non sono elencati per
importanza, se mai ce ne fosse, o
notorietà. Alcuni personaggi sono
stati ricordati perché in quel mo-
mento si parlava di loro.
«Perché li ha raccontati?». Per
prolungarne la memoria. E anche
perché il suo stato d’animo gli
suggeriva di scrivere, di racconta-
re, di cogliere i personaggi, che
ancora vivono, di sorpresa. Ha
fatto nuove scoperte, in particola-
re quelle delle ricostruzioni della
vita di due donne: suor Eletta del
Rosario, al secolo Angela Barat-
tieri, che qui definisce come la
“fatina del Cottolengo” e Ines Or-
sini, la donna che impersonò san-
ta Maria Goretti nel film Il Cielo
sulla palude, che ha incontrato al-
l’albergo Astura, dopo la proces-
sione in onore della Madonna
delle Grazie, nel mese di maggio
appena trascorso.
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