Il Pontino Aprilia • 9/2020
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AFFIDARE L’ITALIA. È maggio. Si è pensato di
affidare l’Italia a una grande persona
dell’ambito celestiale, affinché protegga i
sofferenti, gli operatori sanitari e il Paese. Ci
si può chiedere che ne pensi il Patrono d’Italia
di questo affidamento o che ne pensino i vari
patroni locali. È un bel problema! Ma
cerchiamo di essere positivi. «Affidare»: bella
parola medievale derivante dal latino «fidus»,
che significa «fidato». Affidare è consegnare
alla cura di persona fidata. Sentirsi affidati a
qualcuno che merita la nostra fiducia, è una
cosa che rincuora. Una delle massime
espressioni di affidamento la ascoltiamo da
Giobbe. Dopo aver ricevuto tanto bene e tanto
male, egli dice: «L’Eterno ha dato, L’Eterno
ha tolto, sia benedetto il nome dell’Eterno».
La Scrittura insegna che tutta la terra è già
affidata, consegnata a Dio, che l’ha prodotta.
Scrive il salmista: «O Signore,/ quanto è
mirabile il tuo nome su tutta la terra! / Voglio
innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, /
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue
dita,/la luna e le stelle che tu hai fissato,/che
cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,/il
figlio dell’uomo, perché te ne curi?/Davvero
l’hai fatto poco meno di un dio,/di gloria e di
onore lo hai coronato. […] O Signore,/quanto
è mirabile il tuo nome su tutta la terra!»
Questo affidamento, questa consegna
raggiunge il grado più alto con Gesù, che
muore dicendo: «Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito». Dunque, secondo la
Parola onesta di Dio, tutta la terra è già
affidata/consegnata a Dio che l’ha prodotta.
Pertanto, ogni altro affidamento è escluso,
estraneo a Dio, e quindi falso. Terra, mare,
monti, cosmo, e uomini tutti, ogni cosa è
consegnata a Dio. Perciò il credente, se non è
un superficiale, non teme di discutere con Dio
come fa Giobbe: «L’Eterno ha dato, L’Eterno
ha tolto, sia benedetto il nome dell’Eterno».
Ma Giobbe, che crede e pensa, è il solo che
Gli può chiedere: «Perché hai permesso il
coronavirus?» Il problema è che per chiedere
perché bisogna farsi bambini…
SPAVENTO. «Non si turbi il cuore vostro.
Abbiate fiducia in Dio e abbiate fiducia pure
in me […] non vi spaventate». Queste parole
disse Gesù ai discepoli mentre era a tavola con
loro, forse un’ora prima del suo arresto. Gesù
cerca di incoraggiarli, sapendo che la sua
morte li avrebbe sconvolti. Ingiustizie,
malattie e morte sono dotate di capacità
sconvolgente. Lo stesso Gesù, che incoraggia
loro, chiederà a sua volta al Padre suo di
stargli vicino. Eppure egli dovrà affrontare da
solo un processo farsa e una morte
disonorevole e penosa. Quelle sue parole
fiduciose forse possono adattarsi anche a noi
in questi momenti molto difficili in cui non
solo il presente, ma soprattutto il futuro
appare oscuro e preoccupante. Forse è bene
ascoltarle di nuovo: «Non si turbi il cuore
vostro. Abbiate fiducia in Dio e abbiate
fiducia pure in me […] non vi spaventate».
Ricordano parole di una madre premurosa che
sostiene i propri figli anche quando essi la
hanno quasi dimenticata.
RESPIRARE. «Che bello respirare!» questo ha
esclamato Mattia, primo paziente contagiato
in Italia dal virus, oggi guarito e tornato a
casa. Secondo la bella descrizione poetica
della Genesi il primo che respirò fu l’uomo,
l’adamo. Dio «soffiò nelle sue narici un alito
di vita e l’uomo divenne un essere vivente».
La prima cosa che facciamo quando veniamo
al mondo è respirare. Che bello! Eppure
l’uomo muore. Un giorno cessa di respirare e
l’alito di vita che lo sosteneva se ne va.
Muore. Anche Mattia un giorno morirà. Gli
auguriamo il più in là possibile. E auguriamo
a lui e a noi tutti che, prima di morire, noi tutti
si rifletta e si impari una cosa bellissima detta
da Gesù: «è lo Spirito, cioè il Respiro-di-Dio,
che dà la vita, la carne non giova a nulla». La
carne è l’aspetto debole, fragile dell’essere
umano, che vive, si ammala, muore. La vita
sta nel Respiro di Gesù risorto che parla nelle
pagine del Nuovo Testamento. Beato chi
ascolta Gesù. Beato chi respira Gesù!
CHIEDERE
«PERCHÉ»
FEDE
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RAGIONE
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La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
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