Dopo quello di Casalazzara, c’è quello della Ecocontaminazione a via del Tufello, ora quello di Sorgenia a Campo di Carne
Aprilia ambita per i parchi fotovoltaici
L’amministrazione apriliana ha assistito con crescente preoccupazione all’impennata di richieste per realizzare nelle zone periferiche della città parchi fotovoltaici di grandi dimensioni, quasi tutti collocati su terreni a destinazione agricola. Prima quello della STN a Casalazzara, poi quello della Econtaminazione a via del Tufello, ora quello di Sorgenia. Tre progetti in pochi mesi alla Regione Lazio, ma pare che addirittura altri due piani consistenti a breve potrebbero approdare alla Pisana in cerca di autorizzazione. Un boom di investimenti sull’energia pulita dunque, che però rischia di provocare consumo di suolo e deturpare inevitabilmente l’aspetto paesaggistico delle campagne apriliane. Tuttavia in questo scenario l’ultima richiesta protocollata da Sorgenia per realizzare un piccolo impianto su due ettari di terreno adiacenti alla Turbogas, sembra essere quella che preoccupa meno gli amministratori apriliani.
“Da quel che sappiamo – afferma infatti il sindaco Antonio Terra – dovrebbe trattarsi di un piccolo impianto, un progetto in qualche modo legato al funzionamento della centrale già esistente. La maggior parte dei pannelli inoltre verrebbero installati su un terreno a destinazione industriale, la restante parte sul tetto di edifici di proprietà di Sorgenia. Siamo molto più preoccupati per la realizzazione dell’impianto che la Regione ha già autorizzato e sulla sorte del quale deciderà il Tar, dopo che il consiglio dei ministri ha tentato di ostacolarne l’avanzata. Temiamo ci siano poche chance di bloccare un iter già in stato avanzato, anche se è addirittura il governo a tentare questa strada”.
A onor del vero è proprio Sorgenia, all’interno della relazione tecnica trasmessa in Regione ad affermare che le dimensioni dell’impianto da loro concepito, in grado di produrre energia per circa 900 KWP di potenza in parte da cedere al pubblico per alimentare delle centraline di ricarica veloce per le autovetture che il privato realizzerebbe lungo via Nettunense, non avrebbe richiesto il passaggio alla Valutazione di impatto ambientale. Solo la presenza a pochi chilometri di un parco fotovoltaico ben più imponente, capace di produrre 9 MW, ha indotto la società ad agire con cautela, ma proprio quell’ingombrante parco fotovoltaico presente da anni alle spalle della Turboga sembra aprire la strada all’utilizzo in questa direzione del terreno di Campo di Carne proprietà di Sorgenia.
Una società che pur avendo investito molto nella centrale elettrica a ciclo combinato, non è mai riuscita negli anni a sfruttarne a pieno le potenzialità, malgrado per realizzarla abbia pagato a caro prezzo la protesta dei cittadini e l’opposizione delle civiche. Tempi lontani, quelli della lotta contro Turbogas, oggi che il Comune è in trattativa per chiudere gli strascichi anche legali di quella vicenda.
“Sulle compensazioni – afferma il Terra – l’accordo è quasi stato raggiunto. Non escludo possa essere ratificato già nelle prossime settimane”.
Francesca Cavallin
Un parco fotovoltaico da 927 KW di potenza, da realizzare su un terreno di due ettari per metà a destinazione agricola e per metà a destinazione industriale, situato nei pressi della centrale Turbogas di Campo di Carne. Se autorizzato, si tratterebbe del terzo progetto simile in pochi mesi contestualizzato alla periferia di Aprilia, dopo quello in attesa di autorizzazione della Econtaminazione e quello di notevoli dimensioni autorizzato dalla Regione alla STN e ora in attesa di giudizio da parte del Tar dopo che il Consiglio dei Ministri ha cercato di bloccarne la prosecuzione.
Questa volta è Sorgenia a voler investire sull’energia pulita, chiedendo di poter realizzare su terreni di sua proprietà un impianto a terra per produrre 676 KWP di energia, mentre la restante parte dei pennelli verrebbe realizzata su alcuni edifici di proprietà, evitando in questo caso nuovo consumo di suolo. Va in questa direzione l’istanza di assoggettabilità al procedimento di Via presentato il 30 marzo scorso dal procuratore speciale di Sorgenia Renewables srl alla Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei rifiuti della Regione Lazio. Come si dalla relazione tecnica, trattandosi di un impianto inferiore a 1 MW, non ricade tra le categorie di impianti alle quali la normativa impone la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Tuttavia Sorgenia ha deciso di utilizzare un’ulteriore cautela perché il parco solare sorgerebbe appena ad un chilometro di distanza da un impianto di ben più vasta portata, della potenza di 9,1 MW. Paradossalmente proprio la vicinanza con l’impianto da 9,1 MW che occupa 14 ettari di terreno agricolo vincolato a Campo di Carne e ricade all’interno di un’area individuata come Parchi archeologici e culturali, a detta di Sorgenia rende l’area industriale individuata adatta alla produzione di energia.
“Il progetto in esame – specifica infatti la società– non peggiora lo stato ambientale e paesaggistico dell’area circostante la centrale termoelettrica. L’installazione dell’impianto fotovoltaico in questa porzione di territorio, già fortemente utilizzata ai fini industriali e soprattutto energetici, risulta più opportuna rispetto a un insediamento in altro sito, dove potrebbe verificarsi un significativo peggioramento delle componenti ambientali e paesaggistiche sopra descritte”.
Il vantaggio per la parte pubblica e per la collettività sarebbe quello di veder realizzate lungo la via Nettunense centraline di ricarica veloce per le auto elettriche, alimentate proprio grazie alla cessione parziale dell’energia prodotta dal fotovoltaico, così da favorire il processo di transizione verso la mobilità sostenibile. In cambio Aprilia dovrà accettare un ulteriore consumo di suolo, circa due ettari a destinazione agricola, dove verrebbero installati non solo 2 mila 261 moduli e 26 moduli di inseguitori solari di ultima tecnologia, ma anche una nuova linea elettrica in media tensione, che permetterà di allacciare l’impianto alla Rete Elettrica Nazionale tramite la costruzione di una nuova cabina utente di media tensione, posta nei pressi della cabina esistente e a servizio della centrale termoelettrica. Una centrale contestatissima, che dalla nascita lavora al minimo delle sue capacità di produzione di energia, ma questo non sembra aver dissuaso Sorgenia a investire ancora sull’energia pulita nel territorio di Aprilia.
APRILIA NEL MIRINO
L’economia verde rischia di trasformare la città in una distesa nera: oltre a due parchi solari già operativi di anni, altri tre progetti incombono sulle aree periferiche, che rischiano di vedersi sottrarre porzioni importanti di terreno a destinazione agricola. In questo senso, l’istanza presentata da Sorgenia per l’impianto che ricoprirebbe appena due ettari di terreno, è una goccia nel mare, se confrontato con la distesa di pannelli già installati nel terreno di Campo di Carne alle spalle della Turbogas, utili a produrre 9,1 MWP di energia. Un gigante a sua volta destinato a sparire, in confronto con l’imponente impianto realizzato nella frazione di Campoleone, tra Aprilia e Lanuvio, finito alla ribalta della cronaca due settimane fa per un incendio che ha danneggiato 24 centraline. Annoverato tra i più grandi fotovoltaici in Italia, l’impianto di Campoleone dovrebbe essere in grado di produrre ben 40 MWP. Numeri molto simili a quelli previsti dal progetto della STN srl, che vorrebbe utilizzare 60 etari di terreno agricolo a Le Scalette (zona Casalazzara) per produrre 40 MWP con un investimento stimato di 23 milioni di euro. Una imponente distesa di pannelli solari, che ha già ottenuto il via libera dalla Regione Lazio, ma si attende la pronuncia del Tar per capire se il progetto, bloccato addirittura dal Consiglio dei Ministri, potrà proseguire. In sospeso c’è anche la richiesta della società Econtaminazione srls, che ha in mente di investire nell’energia verde realizzando un impianto da 5,99 MWPin via del Tufello e altri due progetti speculari a Latina e Pontinia. Bisognerà attendere la conferenza dei servizi già convocata dalla Regione Lazio per capire la sorte di un piano che, cumulati agli altri autorizzati o in attesa, rischia inevitabilmente di aumentare il consumo di suolo agricolo e modificare l’estetica delle aree periferiche della città.
Francesca Cavallin
Agevolazioni trasporto
A partire dalle ore 10:00 di domani, 28 aprile 2020, sarà possibile richiedere agevolazione tariffaria 2020 per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), attraverso il portale della Regione Lazio, all’indirizzo www.regione.lazio.it/agevolazionitariffarietpl. Come negli anni precedenti, è necessario inoltrare al Comune di residenza copia della ricevuta della domanda, allegandola alla certificazione ISEE in corso di validità e al documento di identità del richiedente.
Per evitare spostamenti e assembramenti di persone, è possibile inviare la documentazione all’ufficio competente del Comune di Aprilia, inviando una PEC a protocollogenerale@pec.comune.aprilia.lt.it o una mail a agevolazionitariffarie@comune.aprilia.lt.it.
Per i documenti richiesti, è possibile inviare anche delle foto della ricevuta della domanda, dell’attestazione ISEE e del documento di identità. Nella mail è comunque necessario indicare un proprio recapito telefonico, per eventuali comunicazioni da parte degli uffici.
Inoltre, in considerazione del perdurare delle misure di contenimento relative alla diffusione del COVID-19 e della ormai probabile ripresa dell’anno scolastico in classe non prima di settembre, i cittadini che abbiano effettuato il pagamento delle quote mensili del trasporto scolastico per i mesi di chiusura delle scuole, recupereranno le mensilità già saldate alla ripresa dell’anno scolastico, andando a prorogare la copertura del servizio.
Comune di Aprilia