Il Consorzio chiede di riprendere i lavori nella borgata
Lavori a La Gogna
A partire dal giorno 27 aprile è stato possibile riprendere le attività nel settore dei lavori pubblici e fra questi, riteniamo siano compresi anche quelli riguardanti le opere di urbanizzazione primaria quali sono i sistemi idrici e fognari. Cercheremo nei prossimi giorni di avere qualche informazione in merito da parte dell’Assessorato ai lavori pubblici. In questa sede ci limitiamo al momento a mettere in fila le varie questioni aperte per arrivare al momento in cui tutti i cittadini della nostra borgata potranno finalmente mettere in funzione i sistemi di scarico dalla propria abitazione nella rete fognaria. In primo luogo, come era previsto ma purtroppo impedito dall’epidemia provocata dal corona virus, si dovrà avviare il rodaggio e ogni altra operazione necessaria per consentire all’impianto di depurazione di svolgere in modo adeguato la propria funzione. Per quanto riguarda la rete fognaria già realizzata, ci sono parti da collaudare che riguardano la parte alta di Via Crati, il nucleo di Colle Battista, tutta l’area della borgata che va da Via della Primavera a Via delle Orchidee. Rimane poi aperto il problema del completamento della rete nel nucleo abitativo che parte da Via delle Azalee, per il quale era previsto l’utilizzo del ribasso d’asta dell’appalto riguardante il secondo lotto dell’area Cogna.
Sono poi aperti i problemi relativi alla sistemazione delle strade che sono state interessate dalla realizzazione della rete fognaria, ma non solo quelle, in quanto esiste nella borgata uno stato di molte strade che rendono particolarmente difficile la mobilità dei cittadini e in alcuni periodi dell’anno, le rendono addirittura impraticabili.
Di questa realtà ha potuto prendere visione l’Assessora nel corso di un sopralluogo a cui è seguito l’impegno a risolvere il problema.
Come già detto, nei prossimi giorni chiederemo di conoscere come e quando riprenderà l’attività per risolvere questi problemi.
Per quanto riguarda tutta la parte relativa ai rapporti con la società Acqua Latina per i contratti e le autorizzazioni allo scarico, come già fatto nei mesi scorsi, il Consorzio sarà a disposizione dei cittadini.
Silvano De Paolis
Il Comune tre anni fa ha deliberato la liquidazione dell’Azienda comunale
Situazione Multiservizi
Sono trascorsi tre anni dalla delibera che ha decretato la messa in liquidazione dell’Azienda Speciale Multiservizi, ma non c’è ancora chiarezza sulle sorti della municipalizzata che si occupa ancora di alcuni servizi al tecnologico, della guardiania delle sedi comunali e dei servizi alla persona. L’amministrazione infatti ha sempre dichiarato che per decidere se chiudere l’azienda e crearne una nuova, oppure ritirare la delibera di messa in liquidazione e ricreare una azienda speciale dedita esclusivamente ai servizi alla persona, sarebbe stato necessario chiudere situazioni legate ai debiti maturati negli anni. La prima è giunta a definizione lo scorso anno con la rottamazione della cartella esattoriale dell’Inps, passata da 11 milioni a 8 milioni di euro, somma che l’ente si è impegnato a pagare nei prossimi cinque anni con un aggravio per il bilancio annuale pari a 1 milione 600 mila euro (rate semestrali che il Comune sta già pagando). Resta invece ancora in sospeso il contenzioso tra l’ente di piazza Roma e la sua municipalizzata inerente alle fatture contestate n 39 e 40, inerenti a servizi prestatati da Asam ma extracontrattuali e per questo negli anni le richieste di pagamento sono sempre state respinte dal Comune di Aprilia. Per capire a chi spetterà pagare quelle somme, quasi 4 milioni di euro, l’amministrazione a maggio dello scorso anno aveva affidato l’arbitrato tra le parti ad un consulente esterno, il professore di economia Bernardino Quattrociocchi, al quale verrà assicurata una parcella da 40 mila euro. Da allora è trascorso ormai un anno, ma dell’arbitrato non si ha più alcuna notizia, congelato per via dell’emergenza sanitaria in corso. E’ chiaro però che indipendentemente dalla decisione del consulente, spetterà comunque al Comune di Aprilia ripianare i propri conti oppure quelli della municipalizzata. Nel frattempo, dopo le dimissioni del direttore generale Fabio Biolcati Rinaldi, la gestione di una Asam più snella è rimasta nelle mani dei liquidatori. Malgrado le obiezioni sollevate dal Mef abbiano imposto con la messa in liquidazione anche una gestione al risparmio, tra gennaio e aprile 2020 il Comune di Aprilia ha già dovuto assicurare per il regolare svolgimento delle attività 2 milioni 13 mila euro: 4 rate da 300 mila 002 euro per assicurare i servizi di assistenza alla persona, 813 mila 332 euro per i servizi al tecnologico rimasti in funzione. Altri 19 mila 018 euro inoltre sono stati impegnati a favore dell’avvocato che ha assistito l’amministrazione nello svolgimento dell’arbitrato. Costi elevati dunque, in attesa che trovi definizione la vicenda delle fatture contestate, una batosta da quasi 4 milioni di euro.
Francesca Cavallin