La scomparsa di Moroni da sempre impegnato nello sport
Addio Pasquale
Il 17 marzo si è spento Pasquale Moroni, un nostro concittadino pubblicamente stimato soprattutto per il suo impegno nel mondo dello sport.
Ma ecco l’accorato ricordo dell’ASD Indomita Pomezia: “E’ con grande dispiacere che abbiamo appreso la triste notizia della scomparsa di Pasquale Moroni, uno dei primi dirigenti della nostra società, ora raggiungerai Giuseppe Padula e Frisio, compagni di tante belle avventure calcistiche ed iniziative anche benefiche. Che la terra ti sia lieve, condoglianze ed un abbraccio alla famiglia da tutti noi”.
In questi anni Pasquale gestiva l’omonimo bar al centro sportivo di piazza Aldo Moro diventando un punto di riferimento per le società sportive ma anche per il quartiere Nuova Lavinium.
Per questo il direttivo del CdQ Nuova Lavinium ha voluto ricordarlo: “Partecipiamo con profondo cordoglio alla scomparsa del caro amico Pasquale Moroni (titolare del Bar Pasquale) e ci stringiamo con affetto a Graziella, Massimiliano, Manuel, Marco ed ai parenti tutti”.
A.S.
I consigli della dottoressa Emanuela Totaro dell’ambulatorio di psicologia della S. Anna
Come evitare la nevrosi da Covid-19
La dott.ssa Emanuela Totaro responsabile dell’ambulatorio di Psicologia presso la Casa di Cura S. Anna ci illustra come evitare la nevrosi da coronavirus.
“Il Coronavirus ci ha stravolto completamente la routine quotidiana, la pandemia ci ha chiuso in casa, le modalità di relazione e di lavoro con gli strumenti mediatrici e tecnologici sono cambiate, come per esempio festeggiamo compleanni in videochiamate, lavoriamo in videoconferenza sul pc o sul telefonino, sperimentando angosce sul futuro incerto, paure di contaminazione, isolamento, debolezze personali come senso di impotenza e preoccupazione per i cari. C’è da stare molto attenti, perché la continuità di questa situazione sempre più gravosa e senza progettualità alcuna, ci mette a serio rischio di sviluppo con sintomi di ansia, depressione, ossessioni, panico, paranoie, abusi alimentari o di sostanze, insomma una nevrosi da coronavirus. Per questi motivi posso darvi dei consigli utili affinchè cerchiamo di sconfiggere queste situazioni, sopravviviamo e non rischiamo di ammalarci: innanzi tutto è fondamentale allontanare il pensiero fisso, che ci indebolisce il sistema immunitario quando la paura prende il sopravvento, così potremmo dedicare una piccola parte della giornata alla cura di noi stessi, a ciò che ci piace fare o nel passare del tempo a concederci quell’attenzione in più, che nei giorni di lavoro non era stato mai possibile fare, in modo da tenerci concentrati in altro e sperimentare gratitudine, emozione positiva che nutre l’autostima. Poi importante è mantenere dei punti di riferimento, dei quali la nostra mente si nutre, come non stravolgere ritmi biologici, l’alternanza del giorno e della notte e delle abitudini quotidiane, quindi alzatevi con comodo ma non stravolgete le vecchie abitudini, non restate in pigiama, vestitevi con cura come dovesse uscire in un giorno normale, guardatevi allo specchio e sperimentate la piacevolezza di sentirvi apposto che fa bene alla mente. L’isolamento, la noia, il senso di non avere più regole influiscono sulla mente, influenzando negativamente il tono dell’umore e nel peggiore dei casi, aumentando i tratti depressivi. Evitate di sottoporvi a un sovraccarico di informazioni mediatriche, che bombardano la nostra mente e ci tengono in uno stato di tensione ansiosa, basta alle ricerche su internet che ci mettono in attesa di notifiche e aggiornamenti continui, prendete la decisione di concedervi al massimo due telegiornali al giorno per restare informati senza altre ricerche. Anche perché bisogna stare attenti alla qualità delle notizie, solo da fonti attendibili esenti da fake news, e alla quantità che come abbiamo detto, è la principale fonte di angoscia. Evitate di incentrare le conversazioni al telefono sul Coronavirus, con i vostri cari, o con gli amici, enfatizzando scenari futuri e domande incerte alle quali già sappiamo che non potremmo rispondere ma solo sentirci impotenti, invece dovremmo iniziare a fantasticare e immaginare uno scenario futuro da fare insieme appena passi tutto questo. In questo periodo di emergenza non dobbiamo disperdere le nostre risorse, allora impariamo a saper gestire gli stati emotivi: concentriamoci prima di tutto nel “qui ed ora”, cioè sul momento presente, che rappresenta la sicurezza della giornata, in modo da organizzarla e utilizzarla nel miglior modo possibile compatibilmente alle possibilità che abbiamo ora in casa, quindi pensate a cosa avreste sempre voluto fare da sempre ma che, per mancanza di tempo, non avete potuto mai fare come cucinare, leggere, dipingere, seguire corsi on line, aggiustare qualcosa, dedicarvi ai familiari, amici con una bella chiacchierata, e soprattutto organizzate esercizi fisici, piccoli circuiti a casa di allenamento, che riattivano il corpo, e ci aiutano a sentirci meglio. Spero che questo mio piccolo contributo possa servire a far sviluppare un pensiero positivo e a far riscoprire dei lati nascosti della nostra persona. Resto a disposizione per qualsiasi aiuto e necessità Tel. 328 3105068”.
T.S.