Ben nove aerei cargo sono sbarcati all’aeroporto di Pratica di Mare
La Russia ha inviato medici e materiali
Nella notte di domenica 22 marzo soprattutto i cittadini di Martin Pescatore hanno sentito il forte rumore di grossi aerei che atterravano a distanza di uno ogni ora sulla pista dell’aeroporto militare di Pratica di Mare. Erano i nove aerei cargo Ilyushin con a bordo 160 fra medici e specialisti, mezzi e tonnellate di materiale sanitario che la Russia ha inviato al governo italiano. Il primo aereo è atterrato domenica sera atteso dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha salutato il capodelegazione russo, un generale di corpo d’armata. Le forze aerospaziali russe hanno mobilitato otto brigate mobili di medici militari, veicoli speciali per la disinfezione e altre attrezzature mediche. I mezzi speciali e gli aerei avevano tutti il simbolo della missione: due cuori con i colori della bandiera della Federazione e dell’Italia e la frase «dalla Russia con amore», che ricorda pure il film di 007. Sono partiti dalla base militare di Chkalovsky, vicino a Mosca e hanno portato in Italia 100 ventilatori per le terapie intensive, 200mila mascherine, 1000 tute protettive, tre veicoli per la disinfezione e soprattutto apparecchiature per le analisi della positività al virus. Due macchine che possono processare 100 tamponi in un paio d’ore, un migliaio di tamponi veloci (2 ore) e 100mila tamponi normali. Esercito ed aeronautica militare hanno garantito, alloggio, trasporto e carburante per i russi. La spedizione è stata inviata da Pratica di Mare sul fronte lombardo in parte in elicottero e con una colonna terrestre. Il primo impiego dei russi sarà a Sondalo.
T.S.
Lettera a Zuccalà dal borgomastro di Singen
Noi vi pensiamo
Singen, 23.03.2020
Caro Sindaco Zuccalà,
Le nostre città, unite nell’amicizia, ai trovano ad affrontare una sfida che non vedevamo da molto tempo in Europa. In questi giorni di crisi globale, bisogna stringersi come una grande famiglia, indipendentemente dalla nazionalità e dalla posizione geografica. Siamo uniti nella paura e nella speranza. Il sovvenire di notizie provenienti da tutto il mondo, e gli effetti delle crescenti restrizioni nelle varie comunità ci danno l’idea della portata di questa grave crisi che l’umanità si trova a dover fronteggiare. Come raramente nella storia recente, ci troviamo insieme ai nostri cari davanti alla TV, a navigare su internet o a leggere il giornale per rimanere costantemente aggiornati sulla diffusione del Coronavirus, diventato oramai un problema globale attuale, con un impatto diretto e immediato sulla nostra vita quotidiana, per questo motivo credo fermamente che è doveroso aggrapparci ai segni di speranza ed agli atti di solidarietà. In questi giorni stiamo vivendo nelle nostre città una situazione in cui questa epocale parola (Coronavirus, sta prendendo vita nella quotidianità.
I vari quartieri ai organizzano per sostenere i loro anziani e malati, gli estranei stanno inserendo elenchi per rilevare acquisti o altri servizi di supporto per i bisognosi, i musicisti suonano davanti agli anziani e alle case di cura per intrattenere i residenti che soffrono di più per il divieto di visita dei loro parenti che per l’emergenza in sé. I medici, infermieri e tutto il personale sanitario, cosi come il personale dei vari supermercati o farmacie, ricevono innumerevoli segni di apprezzamento e gratitudine dalla popolazione per il loro instancabile senso del dovere, mettendosi a disposizione della comunità. Questi atti di solidarietà, a maggior ragione in questo periodo di crisi, ci danno speranza e fiducia per i giorni che verranno, cosi come nelle settimane o nei mesi a venire.
Nonostante si cerchi di evitare con le proprie azioni e comportamenti, di arrecare un danno alle nostre città, e nonostante ci siano cose molto importanti a cui pensare; noi, cittadini di Singen, volgiamo sempre il pensiero alle nostre città gemellate, soprattutto in questo momento in cui l’Italia ai trova a dover affrontare la sfida più dura.
Ci sentiamo collegati a loro condividendo anche le loro preoccupazioni, ma soprattutto, rimaniamo nella certezza condivisa che alla fine, supereremo anche questa emergenza. Noi vi pensiamo! Cordiali saluti
Il Sindaco O.B. Bernd Hualer