da operazioni di recupero che da scavi archeologici e sono di natura eterogenea: sono presenti, infatti, manufatti in lega metallica, ceramiche, intonaci dipinti e materiali lapidei. Il percorso è scandito, inoltre, da totem informativi che riportano passi di autori antichi e commenti che illustrano gli eventi più significativi della storia della città.
All’interno del Museo, trovano spazio anche le copie in gesso della Fanciulla d’Anzio, rinvenuta nel 1878 nell’area della Villa Imperiale e raffigurante una giovane sacerdotessa, e del Gladiatore Borghese, un gladiatore romano ritratto nell’atto di proteggersi con lo scudo, ritrovato nei primi anni del Seicento. Entrambe le opere testimoniano l’eccezionale attenzione che, a partire dal XVI secolo, venne rivolta all’area dell’antica città romana, divenuta oggetto di una vera e propria campagna di scavo “di rapina”; tale operazione, infatti, riportò alla luce numerose opere d’arte che oggi sono esposte nei più importanti musei del mondo ma che, in un primo momento, arricchirono esclusivamente collezioni private.
Accanto al percorso permanente, il Museo organizza anche esposizioni temporanee di notevole importanza: nel 2019 il prestito eccezionale del Vecchio Pescatore, proveniente dalla collezione dei materiali lapidei dei Musei Vaticani, e nel 2020 la mostra “Conoscere, Preservare, Tutelare. Momenti di vita nell’antichità” relativa ai reperti recuperati dal Comando Carabinieri - Tutela Patrimonio Culturale. Si tratta di anfore, piatti, crateri e altri tipi di vasi in gran parte decorati a figure rosse, con scene articolate e motivi vegetali, di varia provenienza geografica e attribuibili ad artisti di IV secolo a.C.; nonostante questi reperti abbiano perso il loro contesto originario, attraverso l’interpretazione delle forme e delle raffigurazioni è stato possibile ricostruirne la provenienza. Si presentano, dunque, ai nostri occhi come una vetrina che ci offre la possibilità straordinaria di godere di uno spaccato di vita quotidiana di circa 2.500 anni fa.
Divulgare, almeno in minima parte, il risultato di tale attività di ricerca è per la Pro Loco “Città di Anzio” di fondamentale importanza: da una parte permette di aprire una parentesi su periodi e personaggi della storia di Anzio meno conosciuti e di ricostruire quel binomio tra la città e il mare che da sempre ne caratterizza la storia; dall’altra si riconosce il lavoro, prezioso per l’Associazione e il territorio, svolto quotidianamente dai ragazzi. Lavoro che non è mai venuto meno, non solo negli anni precedenti, ma anche negli ultimi difficili mesi di emergenza sanitaria. Nella consapevolezza che tale opportunità rappresenti un valore aggiunto nella formazione dei giovani, la Pro Loco “Città di Anzio” ha rinnovato il proprio impegno con il Servizio Civile anche per l’anno 2021-22. Proprio in questi giorni, infatti, si sono tenuti (da remoto) i colloqui per la selezione dei 4 Operatori volontari che entreranno in servizio nei prossimi mesi.
Federica Nicolò
OLP Servizio Civile
UNPLI Lazio