L’operatrice olistica di Anzio protagonista nella città dei fiori
La Cicino a Sanremo
Archiviata la 74^ edizione del Festival di Sanremo è tempo di resoconti anche per l’operatrice olistica Carmela Maria Cicino in forza nella città dei fiori presso il Festival dei Sogni.
Una settimana ricca di eventi quella vissuta al festival per tutta la squadra Dream massage scesa in campo presso la Somnia Aura Spa del Grand Hotel Des Anglais di Sanremo, per concludere la fase finale del Master Massaggiatore dello spettacolo e dei grandi eventi edizione Sanremo 2024.
Carmela Maria Cicino ha vissuto questi giorni con professionalità e passione, arricchendo il suo percorso professionale ed umano, incontrando e trattando nella luxury spa più bella della Costa Azzurra diversi personaggi del mondo dello spettacolo presenti a Sanremo durante quella che è la settimana italiana più adrenalinica dell’anno.
Di questa meravigliosa esperienza la Cicino racconta: “E’ stato un vero privilegio vivere questa avventura. Il master mi ha arricchita in competenze ma soprattutto in rapporti umani con professionisti provenienti da tutta Europa con i quali abbiamo potuto vivere 7 giorni intensi di lavoro e formazione. Sanremo poi è stata la ciliegina sulla torta. L’atmosfera che si respira in città durante la settimana della kermesse è incredibile. E’ una magia che si percepisce anche solo passeggiando tra le strade della città. Inoltre io essendo in forze alla Somnia Aura Spa ho avuto modo di conoscere personalmente diversi artisti. Nella spa ogni giorno gravitavano decine e decine di personaggi tra cantanti e artisti del mondo dello spettacolo. Citarli tutti sarebbe impossibile.
Tra tutti, quelli che mi hanno colpito maggiormente per simpatia e carisma sono sicuramente il cantante Povia e il bellissimo attore Andrea Montovoli a cui ho proposto un trattamento decontratturante e rilassante che ha molto apprezzato. Con loro ho potuto creare un rapporto che va oltre quello dell’ospite/operatore olistico, ma una vera e propria sintonia emotiva. Ed è proprio questa modalità di trattamento che è alla base dello studio del Dream Massage.
Inoltre come dimenticare i simpaticissimi Autogol e la meravigliosa ex miss Italia Nadia Bengala a cui ho fatto un massaggio indimenticabile.
Ora sono rientrata nella mia Anzio, carica di emozioni, ricordi e nuove competenze. Non vedo l’ora di poter mettere tutto questo bagaglio emotivo e professionale al servizio della mia città. Tanti nuovi progetti mi aspettano e spero davvero che questo sia solo un nuovo punto di inizio del mio percorso. Nei prossimi mesi lavorerò ancor più duramente per aprire un centro benessere, in cui spero un giorno di poter coinvolgere mio figlio che al momento sta terminando gli studi per diventare Hair Stylist.
Questo è il mio sogno nel cassetto, che spero di poter realizzare presto, per trasformare così il mio Dream in realtà”.
I ragazzi dei Liberi Teatranti Special Lab stanno mettendo su uno spettacolo sulla Costituzione
Una giornata a Montecitorio
La Camera dei Deputati è la casa di tutti gli italiani, compresi ragazzi e ragazze che qualcuno potrebbe definire semplicemente “con disabilità” ma che in realtà di abilità ne hanno tantissime, non ultima quella di mettere in piedi uno spettacolo teatrale inclusivo sulla nostra Costituzione presso il Teatro Studio 8 di Nettuno, sotto la direzione del regista Giampiero Bonomo. Durante le prove, qualcuno ha lanciato l’idea: se parliamo della Costituzione, perché non andare a vedere il luogo ove la Costituzione è il faro che illumina il lavoro di ogni giorno, e che custodisce anche una delle prime tre copie della nostra Carta? Grazie all’incredibile gentilezza e disponibilità degli uffici della Camera è stato possibile visitare le sale di rappresentanza, l’Aula e assistere a una seduta della Camera. Non tutti sanno che subito dopo l’unità d’Italia nel 1871 fu realizzata in fretta un’aula che era poco più che una tensostruttura nel cortile del palazzo Montecitorio. Subito i primi Onorevoli, così definiti anche perché non essendo previsto un compenso monetario prestavano il loro servizio al Regno per “l’onore”, si resero conto dei limiti dell’allora Aula Comotto. Faceva freddo d’inverno e molto caldo d’estate, tanto che in un afoso luglio romano l’allora Presidente scambiò alcune batture con gli allora membri della stampa parlamentare che almeno potevano usare il ventaglio. Da quell’episodio in quell’estate particolarmente calda nacque quella che ancora oggi è la “Cerimonia del Ventaglio”, nella quale appunto la stampa parlamentare regala un ventaglio al Presidente della Camera. L’architetto palermitano Ernesto Basile, che vinse il concorso per realizzare sia la nuova aula che la parte novecentesca del palazzo era in realtà un progettista navale, e si ispirò alle grandi navi che allora solcavano gli oceani. Da qui, la denominazione del grande salone come “Transatlantico”, proprio perché con i suoi lampadari è soffitto a cassettoni ricorda gli sfarzosi saloni dei vascelli del primo novecento che portavano i nostri avi nel nuovo continente. Sono state ammirate anche alcune delle innumerevoli opere d’arte, compresa la Gioconda Torlonia, che era stata creduta fino a pochi anni fa semplicemente una copia della più famosa Gioconda del Louvre, ma che in realtà recentissimi studi hanno indicato come proveniente proprio dalla bottega del Leonardo. La vista ha incluso anche la sala delle donne, ove sono contenuti i ritratti delle Madri Costituenti, le ventuno donne elette all’assemblea costituente e delle prime donne che hanno ricoperto delle importanti cariche nello stato come la prima presidente di Regione, la prima Ministra, fino alla prima Premier. L’unica carica non ancora ricoperta da una donna è quella di Presidente della Repubblica, e c’è uno specchio ove tutte le donne possono vedere la propria immagine pensando che un giorno potrà essere la loro foto a sostituire lo specchio.
I nostri ragazzi hanno intrapreso questo viaggio unico, che li ha anche portati a ricordare davanti alla facciata del Bernini in piazza di Monte Citorio i primi articoli della nostra Costituzione e a cantare il nostro Inno Nazionale. Per tornare con più impegno di prima a preparare come tutti i martedì uno spettacolo unico nel suo genere, che dovrebbe vedrà la luce a maggio 2024 presso quello che purtroppo è l’unico teatro tra Anzio e Nettuno, visti i ben noti problemi che non permettono ancora la riapertura del Teatro Comunale di Nettuno.
Il Teatro non è solo un posto ove passare qualche ora felici, ma soprattutto uno dei luoghi principe ove si fa davvero cultura, dove si studia mesi per pronunciare anche solo qualche battuta nel modo più espressivo possibile. Per trasmettere quelle emozioni da parte di persone reali che nulla a che vedere con il grande o piccolo schermo. Il teatro è qualcosa di altro: soprattutto l’incertezza e l’imprevisto, che con quindici ragazzi è ragazze speciali sul palco ci saranno sicuramente, e le conseguenti battute estemporanee del regista Bonomo, che diventano un vero spettacolo all’interno dello spettacolo.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Martedì è stato ribadito in uno dei luoghi più significativi per il nostro Paese che vale anche per quelli speciali.
Francesco Ruggirello
Piano Emergenza Comunale
Lettera Aperta
Il Vice Presidente dell’Associazione di Protezione Civile Anzio Le Aquile Salvatore Lupoli esprime in questo scritto molta preoccupazione. “Sono mesi ed anni che chiediamo alle istituzioni locali di formare i nostri Volontari di Protezione Civile circa il P.E.C Piano di Emergenza Comunale, ovvero istruire i nostri Operatori ad essere abilitati alla conoscenza di uno strumento operativo che raccorda le procedure per l'intervento nelle emergenze, l'organizzazione dei soccorsi, l'informazione ai nostri cittadini, ma specialmente l'intervento dei volontari e degli operatori addetti ai servizi di Protezione Civile.
Sono mesi ed anni che comunichino alle Istituzioni Locali che i cambiamenti climatici sta aggravando sulla nostra città "vedi falesia".
Il Piano di Emergenza è il frutto di una serie di attività che devono essere messe in atto come previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione e superamento dell'emergenza, elementi essenziali che, vanno introdotti e comunicati ai nostri cittadini attraverso campagne di sensibilizzazione. Nonostante il Silenzio di questa Amministrazione la nostra Associazione parteciperà alla Campagna Nazionale io non rischio e dopo la formazione regionale scenderemo in piazza ugualmente per infornare i nostri cittadini come comportarsi in caso di pericolo e nelle emergenze. Più volte abbiamo chiesto agli enti locali di impiantare la cartellonistica che sta ad indicare i punti di raccolta per i primi interventi ed essenziali per tutti noi. Conclude il Vice Presidente sono fiducioso nella collaborazione dei cittadini che sapranno ascoltare e collaborare con la nostra Associazione perché in emergenza siamo tutti dei Volontari.
Aggiunge il Vice Presidente - Il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo. L’ideale, per un cittadino, sarebbe poter parlare con qualcuno capace di raccontargli tutto quello che occorre sapere sul terremoto, sul maremoto o su qualsiasi altro rischio.
I volontari della nostra Associazione vivono e operano sul proprio territorio, ma non sono conosciuti nele loro capacità dalle istituzioni locali.
Formare i Volontari di protezione civile sulla conoscenza e la comunicazione del rischio porta benefici alla città”.
Vice Presidente
Salvatore Lupoli