Incarico di sensibilizzazione al Centro Famiglia e Vita
Minori in affido
Spetterà al Centro Famiglia e Vita il compito di sensibilizzare gli utenti del Distretto LT 1 sull’importanza del passaggio dall’affidamento dei minori temporaneamente sottratti alle famiglie di origine alle strutture specializzate alle famiglie affidatarie. Un compito determinante il loro, perché dall’esito del lavoro che verrà condotto in maniera più capillare a partire da settembre, dipenderà l’iscrizione all’albo dei candidati che verranno valutati attentamente da psicologhe e assistenti sociali dell’ente, prima di assurgere al ruolo di famiglie affidatarie. Parallelamente i Comuni del distretto – che include Aprilia, Cisterna, Cori e Rocca Massima – hanno deciso di coalizzarsi per spiegare alla Regione Lazio che il contributo di complessivo di circa 200 mila euro ad oggi garantito dalla Pisana è del tutto insufficiente per coprire il costo di un servizio che ai quattro comuni costa circa 2 milioni e mezzo di euro l’anno, di cui 1 milione 300 mila euro sostenuto dal solo comune capofila. Di questo si è parlato in occasione di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi, ritenuto necessario dall’assessore ai servizi sociali Francesca Barbaliscia, perché è stata la Regione a stabilire il prezzo minimo di 100 euro al giorno per ogni bambino ospitato in struttura, al netto dei costi necessari per visite mediche e altro, mentre esiguo risulta ad oggi il contributo garantito dalla Pisana.
Per ridurre i costi, ma soprattutto per migliorare la qualità della vita dei bambini sottratti temporaneamente alle famiglie di origine, l’assessore Barbaliscia ha lavorato affiché i Comuni del distretto possano a breve approdare al sistema degli affidi familiari.
“Solo Aprilia – spiega la delegata – ha 35 bambini ospiti in struttura, che l’ente è tenuto a mantenere e costano circa 100 euro al giorno l’uno. Con gli affidi familiari, risparmieremo importanti risorse, anche se non è questo lo spirito che ci ha portati ad approvare il regolamento. Chi mi conosce, sa quanto io sia affezionata ai bambini e nel caso di questi ragazzi con situazioni difficili alle spalle, sia di vitale importanza garantire loro l’appoggio, l’affetto e il sostegno che solo una famiglia, anche se diversa da quella naturale, è in grado di assicurare. Dare loro una casa, vuol dire concedere loro un’opportunità anche di sviluppare liberamente i propri talenti e la propria personalità. Crediamo che grazie al Centro Famiglia e Vita questi concetti verranno veicolati capillarmente tra i cittadini del distretto per costruire una banca dati di genitori, coppie o single, di affidatari. Dalla Regione ci aspettiamo una mano, perché ad oggi il contributo assicurato è ben al di sotto delle spese sostenute dai quattro comuni del distretto”.
Francesca Cavallin
Nel periodo estivo sono ben quattro i furti subiti da diversi quartieri di Aprilia
Madonnine rubate
Il caso delle madonnine rubate torna a far scalpore. Per i fedeli e per i cittadini di Aprilia in particolare, quello di agosto è stato un mese nero, perché ben quattro effigi sacre posizionate nelle loro edicole sorte in diversi quartieri della città sono sparite nel nulla, trafugate da qualcuno che sembra aver agito non per seminare distruzione o per fare uno sfregio agli abitanti, ma con il chiaro intento di portar via le statuette dalla loro sede, impedendo agli abitanti di ritrovarle e arrecando alla collettività un danno materiale e morale. A onor del vero il danno economico pare piuttosto limitato, trattandosi di statue non di elevato valore; al contrario è il legame affettivo con le effigi, alcune posizionate da poco tempo ma fortemente volute dalla collettività, altre invece storicamente legate al territorio perché posizionate da decenni e addirittura meta dei fedeli che nel mese di maggio per anni si sono radunati in preghiera con i rosari stretti tra le mani. É il caso della storica Madonnina posta all’incrocio al quale ha dato il nome, tra via Carano, via Carroceto e via Isole, l’ultima a essere stata trafugata.
Qualche giorno prima però i furti sacrileghi avevano colpito il quartiere Gattone. Il Comitato aveva preferito non divulgare la notizia, credendo che si trattasse di un caso isolato o di un atto vandalico. Ma ora che i furti sacrileghi ad Aprilia e nel vicino Comune di Nettuno si sono moltiplicati, il Comitato di quartiere ha deciso di uscire allo scoperto e denunciare pubblicamente quanto era già stato denunciato a fine agosto presso la caserma dei carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia.
“Il furto denunciato ai carabinieri – spiega il vicepresidente del Comitato di quartiere Gattone Armenio Pandolfo – è avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 agosto. La cosa più assurda è che i ladri hanno aperto la vetrina dell’edicola posizionata lungo via Guardapasso, limitandosi a rubare la sola statua della madonna del Carmelo, ma senza rompere la vetrina o gli altri oggetti. La sacra effige è stata fatta sparire nel nulla e non è più stata ritrovata. É vero che in passato abbiamo subito furti di piantine posizionate dal comitato per abbellire l’area verde, ma ora siamo di fronte a qualcosa di diverso, anche perché nonostante l’elevato valore affettivo, parliamo di una statua di contenuto valore economico. Inoltre da quel che si dice nel quartiere, è la quarta madonnina che viene rubata: oltre a quella delle Isole, sono state portate via anche le effigi sacre di via Marcavallo e una quarta posizionata in via Torre del Padiglione e di proprietà di un privato. Inutile cercare di trasmettere a parole la rabbia, la delusione e lo sconcerto della comunità per via di questi furti sacrileghi. Il presidente del nostro quartiere ha presentato denuncia contro ignoti, anche se sappiamo che difficilmente ritroveremo la statua”.
Ma chi è stato a portare via le statue sacre? A che scopo, se le modalità di azione sembrano scartare l’ipotesi di un dispetto ai danni del Comitato? Il Comitato di quartiere Gattone, al pari degli altri colpiti, non sa spiegarselo, limitandosi a sperare in un incremento dei controlli. É chiaro però che la preoccupazione di fronte a tanti e tali episodi inquietanti cresce di giorno in giorno.
Francesca Cavallin