Una sede per gli artigiani del carnevale apriliano
Carristi all’ex Claudia
I carristi dell’associazione ABCA finalmente avranno una propria sede e non dovranno più spartire con innumerevoli altre attività gli spazi dell’Autoparco di viale Europa. L’amministrazione infatti ha messo in cantiere un progetto di adeguamento dei capannoni di via dell’Industria, confiscati alla criminalità organizzata e affidati lo scorso anno al Comune di Aprilia dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati. Una struttura un tempo appartenuta al tesoriere della Banda della Magliana Enrico Nicoletti, sequestrati a febbraio 2001 e tornati nelle disponibilità dell’ente di piazza Roma insieme alla villa di via dei Ciliegi solo a novembre 2019. In quell’occasione, rendendo nota la buona notizia, l’amministrazione annunciò di voler trasformare il casale del quartiere La Gogna in un centro per l’infanzia e per l’adolescenza, i capannoni al civico 2B di via dell’Industria in un centro per il riuso. Un’idea quest’ultima venuta meno, dal momento che già è prevista quale opera di compensazione per la trasformazione della ex Ghira la realizzazione del centro per il riuso, che si affiancherà all’isola ecologica di via Portogallo. Il progetto sul quale l’amministrazione sta lavorando, sperando con la partecipazione al bando regionale di portare a casa risorse importanti per concretizzare il piano, prevede di radere al suolo i capannoni ormai usurati dal tempo e dall’abbandono e realizzare una struttura adeguata per gli artigiani della ABCA.
“Abbiamo già esposto la nostra idea al presidente Felice Montani – afferma la delegata ai lavori pubblici Luana Caporaso – che si è detto lieto di avere finalmente uno spazio dedicato alle loro attività. Logicamente il capannone, che si svilupperà in altezza per ospitare i carri allegorici, sarà dotato di corrente elettrica, spazi adeguati per ognuno dei gruppi di carristi che concorrono alla realizzazione delle attrazioni principali del Carnevale Apriliano, armadietti per custodire gli attrezzi. Insomma tutto ciò che occorre per consentire loro di lavorare in spazi idonei e a loro dedicati”.
Più incerta la sorte del secondo capannone: l’amministrazione ha pensato infatti di riesumare un vecchio progetto approvato dalla giunta D’Alessio, che prevedeva la realizzazione di un dormitorio permanente per i senza tetto. Una struttura che in città manca, tenendo conto che solo per la stagione invernale un dormitorio per l’emergenza freddo viene allestito sempre negli spazi dell’autoparco. Tuttavia, l’ubicazione decentrata del capannone, difficile da raggiungere a piedi dovendo attraversare la via Pontina oppure la Nettunense, ha finito per mettere in discussione l’ipotesi, vagliata dalla giunta ma ancora con tanti punti interrogativi sull’effettiva concretizzazione. Intanto, indipendentemente dalla scelta – ormai certa – di trasferire i carristi, proprio in queste settimane l’amministrazione sta vagliando la richiesta di una società privata, che ha manifestato l’interesse ad acquistare una parte dell’enorme capannone dell’autoparco.
“Prima dell’emergenza Covid 19 – spiega l’assessore Caporaso – una ditta ci aveva scritto, manifestando la volontà di comprare una porzione del capannone perché intenzionata a ingrandirsi e ad ampliare il proprio organico. La struttura non era inserita tra i beni alienabili e con gli uffici del patrimonio stavamo valutando l’opportunità e la possibilità di procedere alla vendita nel rispetto delle normative. Con l’emergenza sanitaria la trattativa si è interrotta e non sappiamo se questa azienda sia ancora interessata, nei prossimi giorni cercheremo di capire. Indipendentemente da questo, siamo intenzionati a spostare i carristi per dar loro gli spazi e la dignità che meritano per proseguire questa nobile arte”.
Francesca Cavallin
Il messaggio di Elisa Bonacini dell’associazione “Un Ricordo per la Pace”
Ricordo degli IMI di Aprilia
Ad agosto 2016 e 2017 ci lasciavano rispettivamente gli apriliani Domenico Fusco e Gino Forconi entrambi IMI (Internati Militari Italiani) nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Grazie all’interessamento dell’associazione “Un ricordo per la pace” erano stati insigniti di Medaglia d’Onore.
Li ricorda in un breve messaggio Elisa Bonacini presidente dell’associazione attiva dal 2011 nel progetto “Memoria agli IMI”. L’impegno dell’associazione ha portato, tra gli altri, al conferimento della medaglia d’Onore a Giovanni Carlo Rossi, papà della rockstar Vasco Rossi, ritirata dalla vedova Novella Corsi nel gennaio scorso presso la Prefettura di Modena.
La Medaglia d’onore è l’onorificenza concessa ai cittadini italiani (civili e militari) che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 non aderirono alla collaborazione con la Germania e pertanto vennero catturati dai tedeschi e deportati nei lager nazisti.
Obbligati a lavorare fino a 12 ore al giorno, rischiando la vita sotto i bombardamenti, arrivando al punto per placare la fame di scavare tra i rifiuti in cerca di avanzi di cibo; oltre 50.000 IMI non sopravvissero e migliaia ne morirono al rientro dopo la liberazione, a causa delle gravi malattie contratte in prigionia, tra cui la tubercolosi.
Bonacini, presidente di “Un ricordo per la pace”: “Abbiamo il dovere di mantenere la memoria del loro sacrificio per la Patria. Ben 19 Medaglie d’Onore sono state già conferite a cittadini apriliani, numero destinato a crescere prossimamente. Merita di essere accolta la richiesta formalizzata al Comune di Aprilia il 13 novembre 2017 di intitolare una via/piazza/parco alla memoria degli Internati Militari Italiani (I.M.I) 1943-1945.
Agli IMI è nostra intenzione dedicare una sezione della mostra storica permanente “Un ricordo per la pace” che attende da anni una sistemazione centrale ed accessibile al pubblico.
Ricordo agli eredi/famigliari di Imi che è ancora possibile inoltrare entro il mese di settembre le richieste per il conferimento dell’onorificenza. Causa Covid le cerimonie di consegna sono state generalmente rinviate, ma speriamo nel prossimo anno tutto rientri nella normalità, magari già per il 27 gennaio Giornata della Memoria data in cui di regola vengono consegnate le medaglie”.
E conclude: “L’esempio degli IMI dovrebbe far riflettere in questo periodo di emergenza sanitaria in cui molti sembrano mostrare insofferenza al semplice rispetto delle regole per il bene comune”.
Associazione Sindrome Fibromialgica
E’ stata costituita anche ad Aprilia, una sezione della AISF “Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica – ONLUS”.
L’Aisf è diffusa su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di divulgare l’informazione, promuovere la sensibilizzazione e la ricerca scientifica sulla sindrome fibromialgica, una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani.
Tra le prime iniziative della sezione Aisf di Aprilia vi è stato l’allestimento, nelle serate del 6 e 7 agosto in via dei Lauri, di un banchetto informativo sulla sindrome fibromialgica.
L’Aisf si propone di assistere e indirizzare i pazienti, per aiutarli nel difficile percorso della diagnosi e del trattamento della Sindrome, sviluppare e rendere esecutivi programmi dedicati al miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti da Sindrome Fibromialgica. Rendere nota l’esistenza della Sindrome Fibromialgica, ancora oggi non sufficientemente conosciuta presso la Comunità Scientifica e gli Enti Pubblici.
L’obbiettivo primario dell’Aisf è quindi di fornire un aiuto ai pazienti fibromialgici che spesso hanno difficoltà anche ad essere indirizzati, e ad avere accesso, ai centri di diagnosi e cura, che ormai sono comunque presenti in tutte le regioni italiane.
Aisf Aprilia Onlus, ha sede presso lo studio medico della dottoressa Mariangela Serafini, in via Lussemburgo n.4. Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi alla referente locale della Aisf sig.ra Gabriella Lecce, scrivendo al seguente indirizzo email: aisfaprilia@libero.it.