L’omaggio dell’Anpi nel trentesimo anniversario della prematura scomparsa
In ricordo di Don Aldo
Il primo di settembre del 1990, al ritorno dalle vacanze, molti apriliani appresero dai manifesti funebri che Don Aldo non c’era più. Un male incurabile aveva interrotto bruscamente la sua vita.
“Aveva 48 anni - ricorda Filippo Fasano dell’Anpi - anni intensamente vissuti al servizio di una Comunità come quella di Aprilia nel tempo in cui più intenso e vivace era lo sviluppo, economico e civile, della ancora giovane Città (1970 – 1990). Prete della Parrocchia di San Michele Arcangelo (era arrivato ad Aprilia nel 1967 da Vittorio Veneto, Treviso), Don Aldo Bellio non visse come semplice spettatore quegli anni ma, fresco di studi sociologici alla Università Pontificia Romana, si impegnò a seguire e interpretare le ricadute di eventi nazionali e locali di enorme portata sulla vita dei cittadini: dal diritto al lavoro ai diritti civili, dai temi della scolarizzazione ai problemi di una caotica e frettolosa espansione urbanistica, dai radicali cambiamenti del sentire religioso alla costruzione di una identità cittadina come conseguenza di afflussi costanti e intensi di esperienze culturali regionali e internazionali. Il lavoro di ricerca e di analisi dei fenomeni in corso si intensificò sempre di più grazie anche alla collaborazione di giovani apriliani di diverse sensibilità e disparate formazioni culturali; e sempre più trascinati dalla forte seppure discreta ed esemplare personalità. Ma il motore propulsivo di tanto lavoro fu il periodico mensile “Comunità parrocchiale” nato nel 1970. Il Direttore Don Luigi Fossati (Parroco dal 1983 al 1996), fraterno e intelligente amico di Don Aldo e anche lui proveniente dall’Istituto San Raffaele di Vittorio Veneto, seppe dare un respiro laico al giornale coniugando efficacemente la missione religiosa con l’intelligenza della ricerca valorizzando adeguatamente l’impegno sociale del giovane ricercatore tanto che la Rivista divenne presto anche, per certe coraggiose scelte della redazione, la coscienza critica della società apriliana. Ma i tempi erano maturi per pensare a un’ operazione più grande, “un’opera collettanea aggiornata e documentata sulla Storia di Aprilia”, uno strumento di conoscenza per studenti, operatori sociali, politici e tecnici.
“Per capire e per agire” scriveva Don Aldo nell’introduzione al primo volume. Articolata in tre volumi: “Aprilia: il borgo, la città”, fu il frutto di una passione civile condivisa, scientificamente e metodologicamente condotta lungo cinque anni (1986 – 1990), curata con appassionata e febbrile dedizione fino alla sua scomparsa, un dono alla Città per pensare seriamente e finalmente al proprio futuro. Nel trentesimo anniversario della sua morte dobbiamo riconoscere purtroppo che la Città che Don Aldo aveva in mente non è questa che viviamo, oggi ancora troppi sono i problemi irrisolti ed altri si sono sovrapposti, le strade percorse si sono intrecciate con quelle nazionali e le contraddizioni della globalizzazione. Ma ci resta, credo, inalterata in tanti che l’hanno conosciuti, la memoria di “un prete giusto” che va raccontata e diventi patrimonio di tutti; un esempio, per le nuove generazioni, di coraggio, di dedizione, di curiosità intellettuale senza pregiudiziali ideologiche. Rinnoviamo dunque l’impegno assunto nel ventennale dalla sua scomparsa, in un memorabile convegno a ricordo della sua opera, ospiti del compianto Sindaco Domenico D’Alessio, alla presenza di illustri relatori, di proporre ai cittadini di Aprilia, per un personaggio di tale spessore, l’intitolazione di un luogo pubblico, il più rappresentativo possibile per l’intera Comunità, affinché, per dovere di riconoscenza, Don Aldo Bellio appartenga per sempre al novero dei cittadini illustri.
La proposta - ricorda Filippo Fasano dell’Anpi - è già stata formalizzata presso gli organi competenti”.
P.N.
Monopattini e biciclette
Una città sempre più smart e sempre più attenta alla sostenibilità ambientale, non solo grazie alla realizzazione di piste ciclabili collegate al centro e ai parchi della città. L’assessorato ai lavori pubblici infatti è al lavoro per partire a breve con la manifestazione d’interesse per il noleggio a medio e lungo termine di monopattini elettrici e biciclette. Lo scopo è quello di convincere un numero sempre crescente di cittadini a rinunciare a spostarsi in auto per il centro, prediligendo una scelta ecosostenibile e con minore impatto per l’ambiente. Si tratta di un progetto ancora in fase embrionale, quello sul quale sta lavorando l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso ma piuttosto ambizioso: anche grazie alla mozione presentata da Federico Cola e approvata in consiglio, per sensibilizzare gli utilizzatori di monopattini e i cittadini sul corretto uso di questo nuovo mezzo di trasporto ponendo attenzione alla sicurezza stradale, la città potrebbe assistere in breve all’arrivo di circa 200 monopattini. Il numero logicamente potrebbe variare a seguito di uno studio più accurato. “Si tratta della novità del 2021 – afferma l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso – una idea elaborata sulla falsa riga del progetto da poco approdato nella Capitale. É nostra intenzione realizzare delle postazioni per il noleggio di monopattini in vari punti del centro, probabilmente ampliando l’offerta anche consentendo il noleggio delle biciclette. Per la nostra città, dove questo tipo di servizio manca, si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione. Logicamente dobbiamo studiare con cura le modalità di intervento. Non siamo un comune con un afflusso turistico elevato, pertanto le tariffe saranno proporzionate al tenore di vita e soprattutto elaborate per privilegiare i noleggi di medio e lungo periodo. Riteniamo infatti che introducendo questo tipo di servizio, sempre più persone potrebbero convincersi a rinunciare agli spostamenti in auto e godersi la passeggiata per il centro città. Una ditta ha già manifestato il proprio interesse a collaborare, ma il servizio con ogni probabilità non sarà gestito da un unico operatore. Siamo orientati a prevedere la realizzazione di circa 200 stalli. Lavoreremo fino alla fine dell’estate per elaborare entro settembre un progetto da poter proporre”. Nel frattempo sono partiti i lavori per la realizzazione delle nuove piste ciclabili, fortemente volute dall’amministrazione e inserite nel piano triennale delle opere pubbliche. Il primo tratto interessato è quello che dalla stazione conduce fino al parco di via dei Mille, completando il percorso già realizzato nell’ambito dei Plus.
“Oltre ad allargare il marciapiede per realizzare una pista sicura – aggiunge l’assessore – procederemo con la realizzazione di un attraverso in sicurezza. In futuro l’incrocio tra via Nettunense e via Matteotti sarà oggetto di un ulteriore intervento per la messa in sicurezza dell’incrocio, perché rientra in un finanziamento che abbiamo ricevuto per la messa in sicurezza dei semafori”.
Francesca Cavallin
Il Comune sta installando 18 autovelox in città
Contro l’alta velocità
Fischi di pneumatici nella notte in centro. E’ quanto lamentano alcuni residenti prossimi alla centralissima piazza Roma. Complice il caldo di questi giorni, in molti dormono con le finestre aperte in cerca di refrigerio e sono esposti ai rumori notturni che in questo caso diventano fastidiosi.
“Spesso durante queste nottate ascoltiamo rumori di pneumatici che sgommano a tutta velocità nelle strade del centro città. Oltre ad essere pericoloso e a violare il codice della strada si rischia di investire qualcuno o di causare un incidente”.
Non è la prima volta di lamentele di questo genere. Le istituzioni cercano di contrastare il fenomeno con i controlli delle forze dell’ordine e con i dissuasori della velocità ma qualcuno evidentemente continua a correre a tutta velocità. Auto a tutta velocità in via delle Regioni. Dopo le segnalazioni arrivate sulle sgommate in pieno centro a notte fonda dalla città si levano altre denunce. Altre segnalazioni da parte dei residenti. In particolare sono alcuni residenti di via delle Regioni a lamentare l’elevata velocità di alcuni automobilisti che incuranti della pericolosità e del traffico pedonale continuano a correre sull’asfalto sia di giorno che durante la notte. Gli stessi residenti, stanchi di una situazione che va avanti da troppo tempo, chiedono un maggiore controllo da parte delle istituzioni. Le richieste vanno dall’installazione dei dissuasori della velocità agli autovelox o alle telecamere di videosorveglianza. Un situazione di pericolosità. Negli ultimi tempi però il Comune di Aprilia aveva dichiarato guerra all’alta velocità. Aveva installato 18 autovelox in tutta Aprilia. In queste ore l’ente comunale apriliano sta procedendo all’installazione di diverse centraline per limitare l’alta velocità. Un problema annoso, più volte segnalato da residenti e comitati di quartiere alle prese spesso con automobilisti incoscienti e incuranti dei limiti imposti. Ciò ha portato in questi anni ad un numero sempre maggiore di incidenti stradali ed investimenti, finiti a volte in vere e proprie tragedie per la comunità apriliana. Nei prossimi giorni le centraline verranno installate lungo le arterie giudicate più pericolose dall’amministrazione comunale e dalla polizia locale. I primi autovelox sono stati già montati in viale Europa e via Toscanini. Ma nei prossimi giorni compariranno anche lungo via Selciatella e via Genio Civile. - Non sono neanche entrati in funzioni che già sono stati distrutti. Molti degli autovelox installati dall’amministrazione comunale sono già fuori uso. Vandalizzati, letteralmente messi fuori uso. Alcuni sono stati riconsegnati dalla Polizia locale all’azienda che si sta occupando dell’appalto per un intervento di ripristino e nuova installazione. “Abbiamo registrato purtroppo degli atti di vandalismo - conferma il sindaco Terra - stiamo intervenendo per ripartire”.
P.N.