L’amministrazione Terra non brilla tra i Comuni oltre 40.000 abitanti per efficienza
Aprilia in fondo alla classifica
“E’ l’autorevole Osservatorio Conti Pubblici Italiani guidato dal professore Carlo Cottarelli a certificare l’ennesimo dato negativo dell’esperienza amministrativa guidata dal Sindaco Antonio Terra. Aprilia - spiega Lorenzo Lauretani a nome di Movap - si colloca in fondo nella classifica dei comuni con oltre 40.000 abitanti per quanto riguarda l’indice di efficienza amministrativa con un indicatore addirittura negativo e pari a -22,72 raggiunto dal nostro comune. Un interessante lavoro quello svolto dall’Osservatorio che ha classificato i comuni più grandi, tra cui Aprilia, utilizzando un indicatore di efficienza basato sul confronto tra un indicatore di spesa e un indicatore di offerta di servizi, per valutare la capacità delle amministrazioni di offrire in modo efficiente i servizi ai propri cittadini.
Da quanto emerge, l’amministrazione Terra non brilla sotto questo profilo presentando non tutti parametri di segno negativo, con un indicatore di spesa che è pari a -8,45 e un indice di offerta pari a -31,17 dicendo che il Comune non solo spende in misura inferiore a quello che dovrebbe essere la spesa standard di un Comune efficiente, ma addirittura offre servizi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo inferiori agli standard di qualità segnando quel -31,17 che colpisce le migliaia di cittadini apriliani che regolarmente pagano le loro tasse. Questi dati sono il corollario di quelli elaborati dal Mef in merito alla capacità del Comune di Aprilia di onorare i propri debiti vedendo il nostro Comune inserito nella lista dei cattivi pagatori segno questo di un incapacità dell’ammistrazione comunale di utilizzare correttamente le proprie risorse. Dopo quasi 20 anni di dominio assoluto da parte del Sindaco Terra la città raggiunge questo ulteriore dato negativo che non può essere addebitato a nessun altro che all’amministrazione che da anni ci governa senza assicurare alla nostra città un futuro migliore.
Ovviamente le scuse che il Sindaco richiamerà, dal cattivo federalismo passando ai biricchini contribuenti apriliani che evadono le tasse, saranno tante ma il dato è tratto dall’obiettività di una città sempre più allo sbando e senza alcuna prospettiva di sviluppo”. Movap si conferma gruppo civico decisamente critico nei confronti della maggioranza Terra.
P.N.
E’ nato il Coordinamento Castelli Romani-Nord Pontino
Sinistre di opposizione
Nei giorni scorsi si è costituito anche nel nostro territorio il Coordinamento delle Sinistre di opposizione. Fanno sinora parte del Coordinamento Castelli Romani/Nord Pontino il Partito Comunista Italiano Campoleone/Lanuvio, Partito della Rifondazione Comunista Lanuvio, Partito della Rifondazione Comunista Aprilia e Sinistra Anticapitalista Aprilia. Il Coordinamento è aperto fin da subito, senza primogeniture e nella consapevolezza e nel rispetto delle differenze, all’adesione e all’apporto di tutte le organizzazioni politiche, sindacali, associative e di movimento che si riconoscono nei contenuti dell’Appello e nelle conclusioni dell’Assemblea nazionale del 7 dicembre scorso a Roma, caratterizzata da una partecipazione superiore alle attese, da un ampio confronto politico e dalla carica di entusiasmo di tutti i presenti. Un buon successo che ha dato il via in tutta Italia alla costituzione sui territori di coordinamenti locali per perseguire una unità d’azione e unire le lotte e le vertenze di lavoratori e oppressi sia contro le destre reazionarie sia contro la continuità nelle politiche liberiste del Governo Conte 2. Senza una visibile opposizione da sinistra, che sappia indicare una alternativa di società nella prospettiva anticapitalista, queste politiche continueranno a costituire il terreno più fertile per rinvigorire il consenso crescente alle destre reazionarie, alle campagne d’odio di Salvini e della Meloni, con il loro portato di razzismo e sessismo. Il Coordinamento delle sinistre di opposizione Castelli Romani/Nord pontino promuoverà nei prossimi mesi campagne politiche di sensibilizzazione, momenti di riflessione ed elaborazione collettiva, partecipazione diretta e concreta a mobilitazioni locali sui seguenti temi condivisi: la generalizzata riduzione dell’orario e del tempo di lavoro a parità di salario, per la difesa e valorizzazione del lavoro, in risposta alla grave crisi occupazionale e alla piaga del precariato; la nazionalizzazione dei settori strategicidella finanza e dell’economia, a partire dalle aziende che licenziano, inquinano e delocalizzano con lo slogan “di fronte alle crisi aziendali siano i lavoratori a licenziare i padroni e non il contrario”; l’abolizione della Legge Fornero, per affermare un nuovo sistema pensionistico pubblico per tutte le generazioni e la riduzione dell’età pensionabile; il fermo contrasto al progetto di autonomia regionale differenziata,che rompe l’unità nazionale creando regioni e cittadini di serie A e di serie B; la cancellazione dei cosiddetti Decreti sicurezza e degli accordi stipulati con la Libia, per contrastare ogni politica xenofoba e razzista, a favore di un comune fronte di lotta e di emancipazione tra lavoratori italiani e stranieri; l’uscita dell’Italia dalla NATO e il ritiro delle truppe italiane dalle missioni estere, rifiutando le politiche militariste e di guerra e l’acquisto degli F35.
P.N.
Contro il lavoro gratuito
Il cosiddetto “volontariato” è in realtà e a tutti gli effetti un lavoro subordinato e come tale dovrebbe essere pagato e trattato.
Dietro il volontariato si manifesta la volontà evidente di imporre un modello ambiguo, e allo stesso tempo accattivante, di lavoro a costo zero a tutto vantaggio dei padroni, non più soddisfatti dello sfruttamento, delle vessazioni, dei salari da fame e del precariato ma in cerca di forme nuove di schiavitù da proporre. Il “format del volontariato” vuole essere proposto ovunque dai padroni in cerca di super guadagni, utilizzando il lavoratore volontario e gratuito in contrapposizione a quello retribuito.
Questo sistema a partire dall’Expo di Milano 2015 si è diffuso ovunque e su più livelli. Ne abbiamo avuto una dimostrazione con il “Jova beach party”, Jovanotti, dove la “Coop” e alcuni comuni hanno cercato un esercito di volontari disposti a lavorare dalle 10 alle 16 ore in cambio di bibita, panino e un “gadget speciale”, o per il festival Caffeina a Viterbo dove da anni centinaia di persone lavorano gratuitamente e vengono sfruttate. Così come abbiamo assistito alla vergognosa campagna di reclutamento volontari a costo zero per i prossimi campionati europei di calcio, Euro 2020.
Per questi motivi e per lanciare la campagna “contro il lavoro gratuito” discuteremo in una assemblea pubblica, sabato 8 febbraio alle ore 17:30 in via delle Magnolie 10 ad Aprilia.
Classe contro classe Sinistra Anticapitalista Aprilia