Il Pontino Aprilia • 15/2023
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Le parole serie di Giovanna Corrao
«Mi corre l’obbligo di dirvi la verità in faccia…
perché siete talmente disabituati alla verità e tal-
mente assuefatti all’ipocrisia, sì sì, parlo con te,
che la verità non la vuoi sentire neanche quando te
la dice la tua coscienza allo specchio… adesso la
verità te la dico io: Siete un branco di falliti. Sia-
mo, mi ci metto pure io…un branco, una mandria,
sicuramente non un gruppo sociale… l’educazione
civica, l’educazione alla cittadinanza è diventata
una frase astratta… perché nel concreto i vostri fi-
gli, i nostri figli, violentano e stuprano le ragazzi-
ne, e quindi qualche cosa è andato
male negli ultimi trenta o qua-
rant’anni per quanto riguarda il
nostro progetto genitoriale. Ed è
inutile che dite … non riguarda
mio figlio. No, no, riguarda pure
tuo figlio. Primo perché tu tuo fi-
glio non lo conosci… Non lo dico
per offenderti, lo dico per aprirti
gli occhi, perché ormai la violen-
za che viene perpetrata all’esterno
non… riguarda un coltello, un ve-
leno, un discioglimento nell’acido
del corpo di qualche ragazza, ma-
gari pure incinta, oppure un colpo
di pistola… no, no, no, la violenza
sta anche nel fatto che ci sono
molti ragazzi che sono convinti
di… avere la giovinezza nelle
proprie mani e quindi in quanto
sono giovani possono fare quello
che vogliono. Allora, siccome sia-
mo in emergenza sociale, l’emer-
genza sociale non riguarda soltanto i caro benzina,
o il reddito di cittadinanza che è stato soppresso.
L’emergenza sociale riguarda principalmente
l’emergenza educativa. Quindi, siete, siamo un
branco di falliti». Queste le parole della docente
Giovanna Corrao (Italpress).
Con onestà la Corrao esposto la propria denuncia.
Non c’è da aggiungere nulla. La sola cosa che si
può fare è rimboccarsi le maniche e lavorare per
cambiare questa situazione «fallimentare». Alme-
no due volte la professoressa Corrao usa infatti la
parole «falliti», in riferimento all’esito dell’educa-
zione (o meglio diseducazione) impartita ai giova-
ni in famiglia e a scuola negli ultimi (molti, trop-
pi) decenni. Facciamo qui solo qualche rapida
considerazione…
Una reazione positiva
1. Quando i genitori non vigilano – perché purtrop-
po lavorano entrambi, non hanno tempo per i figli,
e tutte le altre belle cose che chiamiamo “progres-
so” – accade che i figli vengono educati dal «bran-
co» e diventano «mandria», cioè asociali. 2. Questi
sono i figli che hanno ricevuto il battesimo (degli
infanti), hanno fatto prima comunione e cresima,
tre sacramenti che né Gesù né gli apostoli hanno
istituito, tanto che di nessuno dei tre si parla mai nel
Vangelo. Il «fallimento» è dunque anche religioso,
perché privo di un fondamento realmente «religio-
so». 3. La Scrittura parla invece
molto di EDUCAZIONE, ISTRUZIONE,
AMMAESTRAMENTO DEI FANCIULLI E
DEI GIOVANI. Di seguito qualche
esempio.
«Tu [Timoteo] però rimani saldo in
quello che hai IMPARATO e di cui sei
convinto, sapendo DA CHI L’HAI AP-
PRESO E CHE FIN DALL’INFANZIA CO-
NOSCI LE SACRE SCRITTURE: QUESTE
POSSONO ISTRUIRTI PER LA SALVEZ-
ZA, CHE SI OTTIENE PER MEZZO DEL-
LA FEDE IN CRISTO GESÙ. Tutta la
Scrittura infatti è ispirata da Dio e
utile per INSEGNARE, CONVINCERE,
CORREGGERE E FORMARE ALLA GIU-
STIZIA, perché l’uomo di Dio sia
completo e ben preparato per ogni
opera buona». Timoteo aveva im-
parato a rispettare il Dio della Bib-
bia dalla NONNA LOIDE E DALLA MA-
DRE EUNICE (2 Tm 3,15 ss; 1,5).
Poniamo una domanda critica e au-
tocritica (la stessa autocritica sottintesa nelle parole
della Corrao): Che cosa stiamo dicendo? Che ba-
stano pochi versetti della Bibbia per risolvere un ta-
le problema sociale? Sarebbe follia. Ma stiamo di-
cendo che se non si torna a forme serie di EDUCA-
ZIONE, ISTRUZIONE, AMMAESTRAMENTO dei fanciulli e
dei giovani, siamo destinati a una paura, anzi a un
terrore sociale ben peggiore di quello diffuso al-
l’epoca del Covid. Occorre tornare a Dio seriamen-
te, criticamente e autocriticamente: esaminare il te-
sto del Nuovo Testamento e in generale delle Scrit-
ture per ritrovare quei principi e criteri educati-
vi e formativi seppelliti dalla religione del «nul-
la», da riti formali che nulla possono contro la «ma-
rea nera» di violenza, sfrontatezza, stupri, follia.
Abbiamo «fallito» perché ignoriamo Cristo!
FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
®
FALLIMENTO,
VERITÀ E
CORAGGIO
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io
n
i
La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
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