Situazione immutata al parcheggio della stazione di Campoleone
Terra di nessuno
La stazione di Campoleone di Aprilia continua ad essere terra di nessuno. Passano le settimane, i mesi, gli anni ma nulla cambia. Furti, azioni vandaliche e talvolta anche rapine ai danni dei pendolari appena scesi dal convoglio o su cui stanno per salire. Tante le denunce e le segnalazioni lungo il corso degli anni inoltrate dai cittadini con la speranza che qualcosa potesse cambiare in meglio. Invece niente, nulla. A distanza di tempo il parcheggio dell’area ferroviaria è ancora oggi completamente abbandonato a se stesso e alla mercé dei malviventi. L’ultima segnalazione riguarda un’auto, una Fiat Panda parcheggiata che è stata letteralmente presa d’assalto dai ladri. Al veicolo sono stati asportati tutti e quattro gli sportelli. L’ennesima azione deplorevole che colpisce, ancora una volta, un pendolare. Nei mesi scorsi si erano verificati furti analoghi. Ma le attenzioni dei malviventi si erano concentrate soprattutto sui pneumatici e sui catalizzatori. In particolare quest’ultimi sono particolarmente “ricercati”. Il motivo risiede nella presenza, all’interno delle marmitte, di numerosi metalli rari, fra cui il platino, il palladio e il rodio. Questi materiali, per un singolo catalizzatore, possono fruttare sul mercato nero fino a circa 150 euro. Tracce di palladio, così come di rodio e platino sono presenti soprattutto nei catalizzatori delle marmitte delle auto più recenti (nello specifico le Euro 4, le Euro 5 e le Euro 6). Per quanto riguarda questo tipo di “colpi” le prede più ambite sono i Suv e le Smart. Inoltre, si tratta di furti relativamente semplici da attuare poiché per i malviventi è sufficiente tagliare la marmitta dall’esterno. Un’azione che può durare pochi minuti ma che può fruttare molti soldi una volta portata a termine. Nel febbraio dell’anno scorso i carabinieri del reparto territoriale di Aprilia sorpresero tre persone nel parcheggio della stazione di Campoleone mentre erano all’opera muniti di crick, seghetti e cacciaviti, tutti arnesi atti allo scasso e a compiere il furto delle marmitte. Il problema della sicurezza dell’area deve essere affrontato quanto prima dalla politica che non può continuare a far finta di nulla dopo la valanga di colpi e azioni vandaliche avvenute a Campoleone. Anche il sistema di videosorveglianza risulta non funzionante dopo che un problema, generato dal forte maltempo, lo aveva mandato in tilt. Si era parlato anche di un servizio di guardiania attivo durante il giorno ma finora è rimasta soltanto una ipotesi. Campoleone resta terra di nessuno. I pendolari chiedono, ancora una volta, soluzioni all’amministrazione comunale.
Alessandro Piazzolla
Nel cortile di una villetta abbandonata in via Etna, alla periferia sud di Aprilia
Gomme abbandonate
Centinaia di copertoni abbandonati nel cortile di una villetta, scatta il sequestro della polizia locale. Pochi giorni fa gli agenti del comando di viale Europa guidati dal comandante Massimo Giannantonio hanno apposto i sigilli ad una abitazione situata in via Etna, alla periferia sud di Aprilia. All’interno dello stabile non vi era nessuno e, dalle prime risultanze investigative, sembra che i proprietari siano originari della zona della Capitale.
Gli uomini della municipale sono intervenuti dopo le ripetute segnalazioni inoltrate dai residenti della zona di Colle dei Pini-Casello 45 che, da un paio di mesi a questa parte, avevano notato dei giri strani in via Etna, con un mezzo che scaricava continuamente pneumatici all’interno della villetta abbandonata. Gli agenti della polizia locale si sono portati in via Etna e hanno apposto i sigilli sul cancello. L’area è stata posta sotto sequestro. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per risalire agli attuali proprietari dell’abitazione. C’è anche un piccolo giallo, verificatosi proprio nelle ore successive al sequestro. Si perché già nel primo pomeriggio i sigilli apposti dagli agenti del comando di viale Europa erano spariti. Qualche abitante di via Etna, inoltre, si è accorto che il cancelletto della villetta era aperto e al suo interno stazionava un furgoncino bianco. Veicolo che poi è scomparso dopo qualche ora. Oggi gli uomini del comandante Massimo Giannantonio torneranno in via Etna per apporre nuovamente i sigilli. C’è la volontà da parte del comando di viale Europa di andare fino in fondo rispetto a questa vicenda e di identificare in breve tempo gli autori dell’abbandono indiscriminato di rifiuti.
“Sono un paio di mesi che questa situazione va avanti – ci spiega una residente del quartiere – sappiamo che lo stabile è abbandonato da tempo e che probabilmente i vecchi proprietari sono deceduti. Presumiamo che ora l’immobile sia stato ereditato dai figli. Ma non ci viene mai nessuno. Talvolta si vede un furgone all’interno. Non sappiamo la provenienza di quella montagna di pneumatici lasciati all’interno del cortile.
Di certo non è una cosa decorosa e, soprattutto, questa situazione rappresenta una bomba ambientale nel nostro quartiere. La speranza è che la polizia locale riesca a risalire in tempi brevi ai responsabili”.
Ancora una volta le periferie della città diventano vere e proprie discariche a cielo aperto. Aree dove incivili e “zozzoni” pensano di poter gettare rifiuti e spazzatura di ogni tipo senza alcuna conseguenza amministrativa e penale.
Alessandro Piazzolla