Interrogazione al ministro Matteo Salvini da parte dei deputati del M5S Ilaria Fontana, Agostino Santillo, Patty L’Abbate, Daniela Morfino e Alfonso Colucci
“Rivediamo la compatibilità della Roma-Latina”
Le procedure di esproprio propedeutiche alla realizzazione dell’Autostrada Roma- Latina finiscono sotto la lente del parlamento. A interrogare il Ministero Matteo Salvini sui dettagli progettuali, sulle modifiche apportate e sugli effetti delle stesse per le persone che verranno espropriate dei propri terreni, i deputati del Movimento 5 Stelle Ilaria Fontana, Agostino Santillo, Patty L’Abbate, Daniela Morfino e Alfonso Colucci. “Il progetto integrato denominato «Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone» - specificano i parlamentari del M5S- è costituito da un sistema autostradale, per una lunghezza di circa 100 chilometri, e dalle relative opere connesse di una lunghezza di circa 56 chilometri, suddiviso nelle seguenti opere principali: il collegamento autostradale Roma (Tor de’ Cenci) – Latina nord (Borgo Piave); il collegamento autostradale Cisterna – Valmontone;
il costo totale stimato dell’intervento è pari a 2.311,3 milioni di euro al 31 agosto 2023. Per ciascuna opera il progetto definitivo del tratto è stato redatto dalla Regione Lazio, mediante la società a partecipazione regionale Arcea Lazio spa e conferito ad Autostrade del Lazio spa a seguito della variazione del soggetto aggiudicatore, il progetto definitivo è stato approvato dal Cipe con delibera n. 88 del 18 novembre 2010 che autorizza a bandire, per ogni singola opera del tratto, una gara di concessione unica, previa approvazione da parte del Cipe. Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 16 aprile 2021 e con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 giugno 2023, l’ing. Antonio Mallamo è stato nominato commissario straordinario rispettivamente per il collegamento autostradale della Cisterna-Valmontone e per il collegamento autostradale Roma-Latina. La progettazione definitiva è stata oggetto di project review redatta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e approvata dalla Regione Lazio con decreto di Giunta regionale n. 988 dell’11 dicembre 2020 e allo stato è in fase di aggiornamento per tenere conto delle modifiche apportate dalla succitata project review e dall’intervenuta normativa (antisismica, paesaggistica, e altro) prima di poter procedere con l’affidamento dei lavori, come attestato peraltro dalla rilevazione dell’Anac sullo stato di attuazione delle opere commissariate, che si basa sui dati comunicati dal Rup al 30 aprile 2023. L’opera ha subito ritardi causa contenziosi con due sentenze del Consiglio di Stato, la n. 5374/2018 e la n. 8696/2019, che sono state impugnate con due distinti ricorsi dal consorzio stabile SIS per motivi inerenti alla giurisdizione ex articolo 111 della Costituzione dinanzi alle Sezioni unite civili della Corte di cassazione, le quali, in merito al primo dei due ricorsi, si sono pronunciate con l’ordinanza n. 6691/2020 del 9 marzo 2020, dichiarandolo inammissibile, nel frattempo il Cipe ha deliberato la proroga della pubblica utilità. Dalla consultazione del portale delle valutazioni e autorizzazioni ambientali del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica risulta che: il progetto preliminare del «Corridoio Tirrenico Meridionale – Bretella Cisterna-Valmontone», approvato con delibera Cipe n. 50 del 29 settembre 2004 il cui Allegato I ricomprende le prescrizioni sull’impatto ambientale formulate dalla Commissione VIA e VAS con parere n. 54 del 18 maggio 2004;
il progetto definitivo del «Corridoio Tirrenico Meridionale: collegamento autostradale tra A12 (Roma – Fiumicino) e Appia (Formia)» approvato con delibera Cipe n. 88 del 18 novembre 2010 il cui Allegato I ricomprende le prescrizioni sull’impatto ambientale formulate dalla Commissione VIA e VAS con parere n. 388 del 30 novembre 2009”.
“Destano non poche perplessità – sottolineano i parlamentari - la vetustà del progetto definitivo, le mutate condizioni ambientali, territoriali e normative nel frattempo intervenute e l’assenza di un aggiornamento del relativo parere sulla compatibilità ambientale del progetto”.
Di qui la richiesta di sapere come siano state recepite e approvate le ulteriori varianti al progetto definitivo di cui alla delibera Cipe n. 88 del 18 novembre 2010, lo schema di sintesi del recepimento delle prescrizioni di cui alla succitata delibera Cipe con particolare riferimento a quelle di cui all’Allegato I, nonché l’aggiornamento del quadro economico, con l’indicazione delle risorse ancora da reperire per garantirne il completamento e se il Ministero intenda fornire al Parlamento la rielaborazione del progetto complessivo e definitivo dell’intervento, il relativo cronoprogramma, nonché un aggiornamento dettagliato sullo stato degli espropri e dell’avanzamento dei lavori per entrambe le opere che compongono l’intervento.
Francesca Cavallin