Europa Verde Aprilia chiede un tavolo con le associazioni
Commissario incontriamoci
“La situazione denunciata dal professor Fasano pone un serio problema di sopravvivenza del tessuto associativo della Città. Un tema che certamente si trascina da anni e che oggi non può essere affrontato con le sole logiche della contabilità”. Lo affermano Filippo Treiani e Sara Samperi di Europa Verde Aprilia.
“È giusto e doveroso - continuano - che chi ha in uso beni pubblici corrisponda i canoni stabiliti ma, allo stesso tempo, non si può rischiare di creare un deserto di partecipazione e vita sociale in Città, senza affrontare con sensibilità e visione il tema. Perché il tema di una Città ferita nel profondo da un’inchiesta sconvolgente sta oggi non solo nella necessità di ristabilire una normalità nel rispetto delle norme e delle regole di politica amministrativa, ma soprattutto nel dovere di creare anticorpi sociali e culturali di reazione. Perché, diversamente, rischiamo di trovarci, tra poco o molto tempo, un deserto nel quale circoleranno soltanto i predoni. E in questo, il buon tessuto associativo della Città deve essere salvaguardato e valorizzato, chiaramente nelle forme che la legge consente, ma con uno sguardo sensibile e non con mera formalità.
Ecco il senso di questo appello con spirito propositivo al Commissario, quello di affrontare questo suo ufficio connettendo sempre il principio di legalità a quello costituzionale di uguaglianza sostanziale. E affrontando, finalmente, il tema delle associazioni e degli spazi, con uno sguardo e delle scelte larghe. Ecco perché è necessario trovare delle forme di confronto con le realtà socio-culturali della Città, nelle quali dialogare e preparare il futuro. Aprilia ha l’opportunità di ripartire, non sprechiamola”.
Richiesta che al momento a quanto pare resta lettera morta. Sono diverse le realtà cittadine che al momento non riescono ad essere ascoltate dalla gestione commissariale. Anpi, consorzio La Cogna, coordinamento dei comitati di quartieri sono per fare degli esempi dopo richieste di colloqui e confronto di alcune settimane restano in attea così come succede ai giornalisti che in diverse occasioni sono stati lasciati senza possibilità di avere una linea di dialogo. Se ad oggi questa attesa a molti appare fisiologica, sono passati appena poco più di tre mesi dall’arrivo in città dell’inchiesta giudiziaria, tra poco la mancanza di confronto con chi gestisce l’amministrazione comunale inizierà ad andare stretta. L’ultimo appello al confronto è di Europa Verde Aprilia.
P.N.
Interferenza del percorso con il mercato settimanale su via Bardi e via La Malfa
Stop alla pista ciclabile
Il mercato settimanale che si svolge ogni sabato in via Ugo La Malfa ed in via Donato Bardi avrebbe dovuto trasferirsi, come da indicazioni dell’ex amministrazione comunale, in via Aldo Moro ed in via Vespasiano. Una modifica importante per la vita urbana di Aprilia che avrebbe visto al contempo anche la realizzazione della pista ciclabile proprio su via La Malfa e via Bardi, cosi da completare l’anello e collegarsi a via Guido Rossa e via Toscanini da una parte e su via Carroceto e via Cattaneo dall’altra.
Un progetto da circa 800mila euro, gran parte finanziato, circa 600mila euro, grazie ai fondi del Pnrr arrivati dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Soldi che sono serviti proprio a realizzare quei tratti di ciclabile su via Rossa, Toscanini, Carroceto e Cattaneo che oggi vengono regolarmente usate da adulti e ragazzi per spostarsi senza l’ausilio di un’auto.
Nelle scorse ore però la gestione straordinaria del Comune di Aprilia guidata dal commissario Paolo D’Attilio ha deciso di modificare il programma degli interventi.
La causa? Niente più spostamento del mercato settimanale in via Aldo Moro ed in via Vespasiano. Almeno per ora. Ciò comporta, ovviamente, l’impossibilità di proseguire con i lavori della pista ciclabile in via La Malfa ed in via Donato Bardi.
“Considerato che - si legge nella determina dirigenziale firmata dal dottor Gargano - risultano ad oggi completati i tratti di via Cattaneo, via Carroceto, via Toscanini e via Guido Rossa, e che restano da realizzarsi i tratti su via Bardi e via Ugo La Malfa e che completati i tratti sopracitati, si è dovuto procedere a regolare sospensione dei lavori, stante la necessità di valutare le interferenze dei tratti su via Bardi e via Ugo La Malfa con il mercato settimanale, che come da previsioni dell’Amministrazione Comunale doveva essere spostato in altra ubicazione; valutata, ad oggi, l’impossibilità tecnica dello spostamento del mercato in tempi utili e congruenti con la conclusione dei lavori, stanti le scadenze legate al finanziamento concesso, l’Amministrazione Straordinaria ha stabilito di procedere con la rimodulazione dell’intervento, richiedendo di conseguenza la necessaria modifica del progetto e del contratto d’appalto in essere”.
Saltano quindi 648 metri di ciclabile su via Donato Bardi, dall’incrocio con via Carroceto fino all’intersezione con via Malcavallo, e altri 478 metri progettati su via La Malfa (da incrocio con via Malcavallo fino a via Toscanini). Diminuisce, ovviamente, anche il percorso che dai tre chilometri e quattrocento metri previsti inizialmente, si riduce a “soli” due chilometri e trecento metri.
Di certo un vero peccato non essere riusciti a sfruttare fino in fondo quel maxi finanziamento arrivato ad Aprilia grazie al piano nazionale di ripresa e resilienza. Uno stanziamento importante che avrebbe dotato la città di un anello di ciclabile a servizio degli spostamenti urbani.
La chiamano mobilità sostenibile anche se una piccola parte di città l’ha sempre, se non apertamente osteggiata, quantomeno canzonata. Oggi anche l’amministrazione straordinaria del Comune di Aprilia ha preferito non portare a termine l’opera inizialmente progettata vista l’impossibilità di spostare il mercato settimanale in via Aldo Moro.
Alessandro Piazzolla