Un gemellaggio con Ivrea per ricordare l’imprenditore illuminato Pietro Sada
Quando Aprilia era la Simmenthal
Il legame tra la città di Aprilia e la Simmenthal non è nato solo in ragione dell’importanza assunta dall’industria, presso la quale trovarono occupazione buona parte dei cittadini a partire dal 1951. La realtà industriale con a capo Pietro Sada, importò nel giovanissimo comune pontino un modello di imprenditoria illuminata, attenta principalmente al benessere dei dipendenti e delle loro famiglie.
Proprio allo scopo di ricordare una figura chiave per la storia della città, l’Associazione radici di Carroceto, presieduta da Francesco Petricca ha organizzato una mostra fotografica patrocinata dal Comune di Aprilia presso la Biblioteca comunale di Aprilia, ma in cantiere c’è anche il progetto di collocare la scultura realizzata da Matteo Vignapiano raffigurante Pietro Sada presso l’omonimo piazzale della stazione ferroviaria. Presenti all’evento inaugurale il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi, il vicesindaco Vittorio Marchitti, gli assessori Carola Latini ed Elvis Martino, i tre figli dell’imprenditore, Paolo, Carlo e Marco Sada. Nel corso dell’evento sono stati i dipendenti a narrare aneddoti che hanno tracciato un’immagine a tutto tondo della figura di Pietro Sada e del contributo che ha offerto alla città di Aprilia.
“La storia della famiglia Sada e della nostra città – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive Carola Latini - si intreccia dimostrando quanto la lungimiranza imprenditoriale va di pari passo allo sviluppo sano di una comunità. In quella struttura molte mamme hanno trovato un supporto concreto per poter vivere la propria dimensione familiare e lavorativa.
Un insegnamento e una testimonianza fondamentale per questa epoca, in cui per le donne diventa sempre più difficoltoso coniugare una scelta di vita che contempli il diventare mamme e poter proseguire con la propria carriera. Un’esperienza, quella apriliana con le idee lungimiranti di Sada, che mi riempie d’orgoglio perché è la dimostrazione che poter fare qualcosa di concreto in questo scenario è possibile. Con coraggio e con il desiderio di voler davvero dare un contributo in merito”.
“La grande partecipazione a questa mostra – ha aggiunto il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi – rende perfettamente l’idea di quanta verità è racchiusa nel titolo scelto, perché in quegli anni e per lungo tempo la città di Aprilia veniva identificata con lo stabilimento Simmenthal.
Una realtà importante che ha dato lavoro e benessere, coniando un modello lavorativo e sociale illuminato.
Ringrazio l’associazione Radici di Carroceto, che a Settembre collocherà il busto presso la stazione ferroviaria e in quell’occasione organizzerà una mostra fotografica più ampia.
Vorremmo riproporre il premio San Michele perché il contributo di Sada è stato fondamentale per lo sviluppo della nostra città. Proprio per questo motivo, daremo seguito all’idea emersa in questa sede di avviare le pratiche per un gemellaggio con Ivrea, che leghi il nome di due imprenditori illuminati quali Olivetti e Sada”.
Comune di Aprilia
Lo spettacolo di beneficenza organizzato da Archetipo Esemble
Te piace ‘o presepio?
Che la magia e la tradizione del Natale siano legati al tema della natalità è risaputo, sicuramente è invece meno noto il fatto che la patria del presepio sia Greccio, comune del reatino, dove San Francesco inventò la rappresentazione della nascita di Gesù e non Napoli che ne ha fatto, invece, il simbolo di quel dualismo sottile tutto partenopeo che abbraccia insieme sacro e profano. Eduardo De Filippo, nell’intramontabile capolavoro «Natale in casa Cupiello», tormentava il figlio Tommasino con la domanda «Te piace ‘o presepe»: la commedia si svolgeva in una Napoli ancora in ginocchio per le ferite della guerra e dove il benessere degli anni a venire era impossibile da intravedere; la realizzazione del presepe rappresentava la costruzione di una realtà dove ogni personaggio aveva una sua collocazione.
E proprio quella frase ricorrente, «Te piace ‘o presepe», ha dato il titolo allo spettacolo organizzato lo scorso 5 gennaio al Teatro Finestra negli spazi dell’ex Claudia ad Aprilia dal Banco Alimentare del Lazio, per iniziativa di Salvatore Saraniti e dalla Associazione Vaso di Pandora APS, insieme alla compagnia “Arte Povera” dell’associazione Terra di Enea di Lavinio, allo scopo di raccogliere fondi per sostegno alla crescente povertà. L’incasso è totalmente stato devoluto al Banco Alimentare del Lazio e l’iniziativa è stata premiata dal sold out. Il pubblico, entusiasta e incantato, ha potuto apprezzare uno spettacolo sapientemente costruito in un’interazione tra teatro e musica che sul rapporto tra Napoli e il presepe annovera molte pagine importanti, come il testo seicentesco «La Cantata dei pastori» o il più recente «Natale in casa Cupiello», solo per citarne alcune tra le più rappresentative.
La parte musicale, che ha proposto brani popolari e d’autore che coprono un arco temporale che va dal 1200 ai nostri giorni, è stata eseguita dall’ “Archetipo Ensemble”, che ha alle spalle un lavoro di ricerca musicale lungo 30 anni e un altrettanto lunga attività concertistica nazionale e internazionale. Il gruppo, per l’occasione, era composto dal Maestro Maria Ausilia D’Antona, voce e mandola, Sergio Trojse e Gabriele Falcone alle chitarre, Angelo Abbruzzetti al bouzouki. La parte teatrale è stata curata dalla compagnia «Arte Povera», diretta da Alessandra Brignone, che ha una lunga consuetudine con l’allestimento, in molti teatri italiani, di commedie in lingua napoletana. A dar vita ai personaggi dello spettacolo sono stati gli attori Francesco Bianco, Aniello Oliviero, Carmela Coppola, Federica Gallinari e Lorenzo Brilli.
Alla serata di beneficenza hanno collaborato l’associazione «Arte Mediterranea» che ha contribuito alla gestione della parte logistica e messo a disposizione due opere che hanno reso possibile una piccola riffa, il maestro Antonio De Waure, che ha dato il proprio contributo allo spettacolo con una piccola “gag” che lo ha visto nei panni di una improbabile spettatrice che si era smarrita nella sala e il Teatro Finestra che, grazie all’impegno del presidente Salvatore Romano e di Ermanno Iencinella, ha generosamente messo a disposizione impianti e tecnici. La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Comune di Aprilia che ha subito concesso l’uso gratuito del Teatro in tempi rapidi grazie al sollecito interessamento dell’Assessore alla Cultura, Elvis Martino e del Sindaco Lanfranco Principi, entrambi presenti allo spettacolo in rappresentanza dell’amministrazione comunale.
“Gli artisti di livello che hanno lavorato alla realizzazione del progetto – sottolinea il sindaco Lanfranco Principi – hanno saputo dare vita a una performance che ha contribuito ad arricchire l’offerta culturale della nostra città. Del loro grande cuore trarranno beneficio le persone che maggiormente hanno bisogno di aiuto”.
“L’amministrazione ha sostenuto convintamente questa iniziativa a costo zero per il Comune – conclude l’assessore alla cultura Elvis Martino – nata con il proposito di sostenere l’Associazione Banco Alimentare, ma che infine ha regalato alla città un momento culturale di alto livello, reso possibile grazie all’esperienza e al talento degli artisti che hanno lavorato alla realizzazione dello spettacolo di musica e teatro”.
“Un grande grazie – sottolineano gli organizzatori - va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa ed in particolare il “Grazie” più grande va al pubblico che ha risposto con generosità e sensibilità a questo appello alla solidarietà”.
Comune di Aprilia