LA RUBRICA DI GIUSY - Matura lentamente e se vera rimane in eterno
La vera amicizia
Oggi nella rubrica voglio parlare della vera amicizia dove i protagonisti sono Matteo e Francesco la loro storia di un’attrazione fratelli quasi perfetti completamente diversi, e ognuno diverso dall’altro, Matteo del segno del capricorno, Francesco del segno dell’acquario, caratteri contrastanti, Matteo silenzioso, solitario ma con sentimenti veri e profondi, misterioso, ma chi sa prenderlo nel verso giusto abbatte i muri per farsi conoscere ambizioso sognatore cercando sempre di ottenere quello che vuole, a volte troppo perfezionista a volte testardo, ma è leale e affidabile mentre Francesco segno acquario estroso non gli piacciono le regole cercando sempre di andare in opposizione all’altro, cerca sempre di vantarsi per le sue doti matematiche e chimiche cercando di fare il latin lover, per poi volerne tante e poi non averla nessuna, libero dagli schemi, che contestano i pensieri cercando di dominarli, rendere migliore il suo obbiettivo e cercare di imparare al meglio le lezioni di vita.
La vera amicizia è quella che si mette a dura prova, è quel pensiero che potremmo contestare per motivi banali, dove potrebbe essere un allontanamento temporaneo o prolungato. A volte l’amicizia vera mette a dura prova le idee l’uno dell’altro, è un errore supporre che il nostro mondo sia l’unico e importante anche se sappiamo che la nostra terra non è un granellino di sabbia rispetto all’universo che conosciamo.
La vera amicizia sopravvive? questa è una domanda che in troppi facciamo e a volte con risposte negative, io oggi voglio contrastare un mito, che due amici dopo aver discusso si mettono sottobraccio, e anche urlando si chiarisce, la vita mi ha regalato questa bellissima visione, dove per me Matteo è come un figlio, e Francesco è mio figlio, vedo mio figlio che supporta Matteo e viceversa, giocano e scherzano sugli stessi errori fatti più volte, anche nei momenti che hanno avuto un forte distacco a cause di terze persone, erano come anime perse e cosi dopo aver visto la sofferenza l’uno dell’altro, sempre noi anime buone (mamme) per far tornare il sole tra loro, cosa gli ha insegnato la vita a loro? Di non far mai intromettere nessuno nelle amicizie, perché l’amicizia vera è indissolubile.
Giusy Masi
Lettera indirizzata all’amministrazione apriliana
Degrado a Fossignano
Sono una cittadina di Aprilia vivo dal 1982 nelle zone sterrate di campagna, dove il degrado è davvero umiliante, per noi che viviamo disagi e in una frazione di Fossignano, poco disgustosa, raccontando il mio tempo che ho vissuto e sto ancora vivendo, dove più volte ho fatto segnalazioni ai vigili, per terreni incolti, erbacce che coprono la visuale delle strade interne, cosa aspettiamo a pulire questi terreni, tragedie!!!
A volte ho il terrore di uscire di casa anche per fare spesa perché tutto è insicuro, strade poco illuminate dove in pieno inverno sembra di vivere in un fil horror.
I collegamenti sono sporadici a volte non coincidono con gli orari di una casalinga.
Tornando all’illuminazione, come si può tenere al buio strade di campagna? Con strade piene di buche, e con cigli di strada frastagliata.
Il Comune ha abbandonato le frazioni di Aprilia?
Io che sono di Fossignano, ho creato un pensiero, che le cose andavano meglio con giunte nuove, invece abbiamo sempre disagi infiniti.
Le strade rotte con buche che sembrano trafori, nelle giornate di pioggia si creano disagi con gomme auto bucate o addirittura squarciate, automobili che fanno lo zig e zag per evitare le buche con l’ansia di non ritrovarsi in un incidente chiamato da me “evito buche ma mi scontro con un’altra auto” è questo che vuole il nostro sindaco?
Io, ho il mio credo, che un buon primo cittadino debba difendere e tutelare la propria città, migliorarla, cercando di darle un decoro per far sì che sia mantenuta nel rispetto, cercando di creare spazzi per i nostri ragazzi.
La crescita, l'autosviluppo... è una faccenda del Comune.
Il cuore di Aprilia è in decomposizione, da anni negozi chiusi, strade sempre più deserte.
Se il suolo è buono restano le radici, un’Aprilia che ha bisogno d’amore di rinascere di farla conoscere nella luce dell’arcobaleno.
Perché, se ne riceve, Aprilia fiorirà di sicuro.
Giusy Masi