La Asl Rm 6 entra nella rete regionale dell’emergenza cardiologica
Emodinamica al NOC
Dalla mattina di mercoledì 20 marzo l’Ospedale dei Castelli ha avuto l’estensione h24 del servizio di Emodinamica. L’Azienda Sanitaria Locale Roma 6 entra nella Rete regionale emergenza cardiologica e l’Ospedale dei Castelli assicurerà un livello eccellente di assistenza sanitaria, trasmettendo un messaggio di fiducia e sicurezza alla comunità.
“Oggi è una giornata storica per la nostra grande comunità e per l’ASL Roma 6: finalmente, dopo tre anni, entriamo ufficialmente a far parte della rete dell’emergenza cardiologica regionale. Di fatto, riusciremo a salvare sempre più vite”, ha dichiarato il commissario della ASL Roma 6, Francesco Marchitelli.
Secondo Marchitelli, «questa è una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete: è l’esempio più calzante del cambio di paradigma, dell’umanizzazione delle cure e del benessere organizzativo. Parole, a cui seguono i fatti. Le emergenze cardiovascolari, come gli infarti miocardici e gli ictus ischemici, possono colpire in qualsiasi momento, senza preavviso. L’attivazione del servizio di emodinamica 24 ore su 24 consente di rispondere prontamente a queste situazioni critiche, fornendo diagnosi e trattamenti tempestivi. La rapidità d’intervento è spesso determinante per la sopravvivenza e il recupero ottimale dei pazienti colpiti da tali condizioni».
Di fatto, l’attivazione del servizio di emodinamica h24 per la ASL Roma 6 rappresenta un evento storico, aprendo le porte della rete dell’infarto miocardico acuto (Stemi). Si tratta di un risultato importante, per il quale la Direzione strategica aziendale ha ringraziato il direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiologica, Unità di terapia intensiva cardiologica e Cardiologia interventistica Domenico Maria Zardi, nonché responsabile della Unità operativa semplice di Emodinamica, insieme con l’equipe e il direttore medico di presidio, Daniele Gentile. «Con l’attivazione di questo servizio la comunità del vasto territorio che va dai Castelli Romani al litorale, potrà accedere più facilmente alle cure dell’infarto senza dover essere trasferita in un’altra Azienda sanitaria locale romana. Fino ad ora, infatti, gli infarti sono stati curati nella nostra Emodinamica nelle 12 ore diurne, ma adesso si potrà accedere alle cure anche nelle ore notturne.
Attivare il servizio di emodinamica 24 ore su 24 non è solo una risposta alle esigenze immediate della popolazione, ma anche un investimento nel futuro della salute. Prevenire e trattare tempestivamente le malattie cardiovascolari riduce il carico sulla sanità pubblica a lungo termine e migliora la salute generale dei cittadini», ha affermato il direttore sanitario della ASL Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina, che si è complimentato con «tutti i medici, gli operatori sanitari e gli amministrativi per aver permesso di raggiungere questo eccellente risultato, che il commissario straordinario, Francesco Marchitelli, si era prefissato fin dal suo insediamento».
Dunque, il nosocomio è pronto ad affrontare qualsiasi emergenza cardiovascolare in qualsiasi momento.
“Questo servizio non solo salva vite durante le emergenze cardiovascolari, ma migliora anche la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie croniche e ottimizza l’uso delle risorse sanitarie disponibili. È un investimento nel benessere e nella sicurezza della comunità del territorio della ASL Roma 6, un passo verso un futuro più sicuro per tutti i suoi abitanti”, ha dichiarato Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio.
P.N.
Programma estate 2024
Studio e Gioco associazione per la tutela e divulgazione dei disturbi specifici dell’apprendimento rende noto Programma Estate 2024: “Conoscere la metacognizione” nei mesi di luglio ed agosto.
Per il mese di luglio: verrà proposto un training cognitivo/emotivo, per contrastare la demotivazione allo studio e la poca efficacia davanti alle difficoltà; sono previsti mini percorsi di potenziamento, esercizi per l’ organizzazione scolastica e il benessere emotivo ed esecuzione compiti delle vacanze, per i ragazzi della secondaria di primo grado, il percorso comprende 5 incontri di 2 ore ciascuno. Il corso di training cognitivo/emotivo per contrastare sia la demotivazione e l’abbandono scolastico, per i ragazzi della secondaria di secondo grado, inclusi anche coloro che accederanno alla prima classe della secondaria di secondo grado a settembre, è composto sempre da 5 incontri di potenziamento, test d’ingresso, uso di app e creazioni mappe, esercizi di organizzazione e orientamento scolastico che salvaguardino il benessere emotivo, ripasso, gli orari e i giorni potranno essere fissati individualmente, si prega di prenotare entro giugno.
Fare un percorso di training cognitivo/emotivo sicuramente è un investimento sul benessere di tuo figlio/a, se davvero vogliamo renderli autonomi dobbiamo dargli i giusti strumenti, fargli conoscere le loro potenzialità ed usare strategie motivazionali.
Per il mese di agosto: il percorso di training cognitivo/emotivo, si articolerà lavorando sulla meta cognizione, seguiterà nel mese di agosto, cercando di approfondire, vi saranno sempre i mini percorsi da prenotare (5 incontri minimo).
(L’Associazione sarà chiusa per vacanze dall’8 al 18 agosto), quindi vi invito a prenotare i vostri giorni.
Lucarini Eleonora tutor dell’apprendimento per info e prescrizioni: 3272612506
maestraeleonora6@gmail.com
La riflessione di Rifondazione e Sinistra Anticapitalista
Di lavoro si muore
Negli ultimi giorni, altri tre lavoratori sono morti sul luogo di lavoro, ad Aprilia, a Cisterna di Latina e a Gambassi Terme vicino Firenze.
Questi “incidenti” (perché così vengono definiti) si aggiungono agli altri “incidenti sul lavoro” che, nel solo 2023, hanno provocato quasi tre morti al giorno.
Alcuni di questi “incidenti” fanno notizia, come nel caso della giovane operaia Luana (descritta dai giornali come una “giovane mamma dal bel volto dagli occhi da cerbiatta, i capelli lunghi e il fisico perfetto”… sic!) che nel 2021 è morta in maniera atroce, risucchiata dagli ingranaggi della macchina tessile con cui lavorava, oppure per le stragi alla ThyssenKrupp di Torino nel 2008 o nel cantiere di Esselunga di quest’anno. Per la maggior parte invece nemmeno le “lacrime di coccodrillo” dei padroni, delle istituzioni e della politica.
Rigettiamo con forza l’idea che le morti sul lavoro siano “incidenti”, “errori”, “distrazioni”: non lo sono mai! Sono, invece, il frutto di un sistema economico e sociale che accetta come fisiologiche le morti sul lavoro, così come le malattie professionali.
Se questi “incidenti” accadono, tutti i giorni, anche 3 o 4 o 5 volte al giorno, è per la scarsità di investimenti da parte delle imprese, i tagli alle istituzioni di sorveglianza, a partire dalla costante riduzione del personale ispettivo, per l’allungamento dell’età pensionabile (fino a 67 anni puoi infatti tranquillamente arrampicarti su una impalcatura o su un tetto di un capannone).
Tra le ragioni ci sono anche gli arretramenti sul piano normativo, non soltanto il lavoro nero, come appare più ovvio, ma anche la precarietà e la catena degli appalti e subappalti e il conseguente scarico di responsabilità. In generale, una delle ragioni è la crescente ricattabilità dei lavoratori e delle lavoratrici, tanto più dopo il Jobs act e la cancellazione dell’articolo 18. L’assenza di tutele, in particolare la tutela a non essere licenziata/o senza un giustificato motivo, rende difficile non soltanto rifiutarsi di svolgere un lavoro se non è garantita la sicurezza, ma persino denunciare il mancato rispetto delle norme.
Per le morti sul lavoro, assistiamo quotidianamente ad un vero e proprio bollettino di guerra.
I dati presentati ogni anno dagli istituti Inps e Inail sono inequivocabili. Le denunce di infortunio presentate all’Inail tra gennaio e dicembre 2023 sono state oltre 585mila, di cui 1.041 mortali. Le malattie professionali quasi 73mila. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel primo mese del 2024 sono state 42.166 (+6,8% rispetto al gennaio 2023), 45 delle quali con esito mortale (+4,7%). In aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 6.218 (+30,7%).
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro, al 21 marzo 2024, sono morti dall’inizio dell’anno 220 lavoratori e lavoratrici sui luoghi di lavoro e altri 65 sulle strade in itinere verso i luoghi di lavoro. Operai stritolati da una macchina, muratori caduti da una impalcatura, agricoltori ribaltati sul loro trattore continuano a morire, a 20 anni come a 50, come a 67.
Alla base delle morti sul lavoro c’è sempre la stessa ragione: il crescente disinteresse per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, considerate solo come un costo, né più né meno di qualsiasi altra voce di spesa.
È ora di dire basta a tutto ciò e di lanciare una mobilitazione vera per la salvaguardia della vita e della salute nei luoghi di lavoro. I morti sul lavoro non sono mai solo incidenti dovuti al caso, ma eventi determinati dal fatto che la sicurezza è una variabile dipendente dal profitto capitalista.
Rifondazione
Comunista Aprilia
Sinistra Anticapitalista Aprilia