Tiligna chiede una Commissione per rivedere il regolamento che penalizza gli imprenditori agricoli. De Luca contro gli agricoltori
L’IMU degli agricoltori al centro del confronto politico
“Dopo mesi di discussione nessuna soluzione è arrivata dalla maggioranza Principi che continua ad essere del tutto inefficiente, rimanendo incatenata sulle proprie convinzioni”.
Così il consigliere comunale della coalizione civica Davide Tiligna. Il consigliere comunale di opposizione ritorna sul tema delle ingiunzioni Tari sugli imprenditori agricoli. Tema che negli ultimi mesi ha animato il confronto politico tra gruppi politici e operatori del settore.
“Una questione che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori di Aprilia - spiega Tiligna - una questione che si vede ora aggravata anche dal problema degli accertamenti Imu arrivati in questi giorni. Una tassa che, come risaputo, non è dovuta dai coltivatori diretti.
D’altronde questi accertamenti, nella maggior parte dei casi, sono sbagliati, visto che gli agricoltori sono quasi tutti in regola. Infatti parliamo di aziende che operano nel territorio da decenni e che, nonostante ciò, vengono comunque obbligati a recarsi presso gli uffici a causa della mancanza di un accurato controllo preventivo. Queste persone si sentono oppresse e ritengono ingiusto richiedere pagamenti non dovuti solo per non aver effettuato le opportune verifiche, costringendole a subire il disagio di dimostrare la propria ragione”.
Tiligna aggiunge: “Nonostante questo quadro così complicato, dalla maggioranza tutto tace. Anzi, oltre all’immobilismo dell’assessora alle Finanze Stampatore, gli agricoltori devono anche sopportare le uscite a vuoto del consigliere di maggioranza Bruno De Luca, il quale, tra un cambio di partito e l’altro, anziché preoccuparsi di proporre soluzioni al problema, interviene contro gli agricoltori.
Forse perché non si sono rivolti direttamente a lui per lo “sconto” sulle cartelle, come dichiarato in Consiglio comunale. Mi auguro che nel prossimo futuro impieghi il suo tempo in modo migliore, invece di fare uscite fuori luogo e additare gli agricoltori come incompetenti, e soprattutto mi auguro che la maggioranza abbia più cura da dare a questo fondamentale settore che non alle uscite pasticcione del consigliere De Luca.
Come ben si evince dalle circolari sulla normativa tari applicata all’agricoltura, dove applicare o non applicare una tassa - prosegue Tiligna - risponde ad una precisa scelta politica. Ecco perché chiederò al più presto una commissione congiunta finanze ed agricoltura: affinché venga rivisto il regolamento e vengano ristabilite le superfici tassabili sui depositi agricoli. Bisogna cambiare passo e ripristinare l’equità. E bisogna farlo prima che sia troppo tardi per il nostro comparto agricolo”.
Di seguito l’intervento del consigliere comunale De Luca: “Dispiace come imprenditore agricolo prima ancora che in qualità di amministratore del Comune di Aprilia, dover leggere il comunicato del Comitato Agricoltori Apriliani. Sarebbe auspicabile che gli agricoltori della Città si affidassero a qualcuno che prima di scrivere abbia studiato la normativa in materia”.
Il consigliere comunale De Luca attacca gli agricoltori e spiega la normativa.
“Ci sono molte Associazioni riconosciute - scrive piccato il consigliere De Luca - che garantiscono un’assistenza qualificata alle categorie produttive e questo evita generalmente, sia che si usino parole al limite della legalità, sia che si prendano delle clamorose cantonate. L’ esenzione IMU sui terreni agricoli, richiede un doppio requisito, quello oggettivo del bene posseduto (Terreno Agricolo) e quello soggettivo inerente alla qualifica del possessore del bene (Imprenditore Agricolo Professionale o Coltivatore Diretto). Tali requisiti devono risultare nella dichiarazione IMU. I soggetti che hanno ricevuto gli avvisi di accertamento in questi giorni, come negli anni precedenti peraltro, ma sembra che quest’anno sia inspiegabilmente più indicato per alzare polemiche strumentali, non risultano aver presentato la suddetta dichiarazione, né in regime IMU, né con il precedente regime ICI. L’amministrazione non è sorda alle legittime rimostranze, né ha preclusioni di sorta a correggere eventuali errori, ma perché questo accada è necessario appunto che ci sia un diritto legittimo o un errore, altrimenti si è nel campo delle menzogne”.
P.N.