I rappresentanti del Comitato di Quartiere chiedono i servizi primari nella zona
Castagnetta abbandonata
Due recenti episodi tra loro molto diversi, un tragico incidente automobilistico e le polemiche per i fondi a suo tempo destinati al quartiere e invece poi riallocati all’abbattimento dell’ecomostro di Torvaianica, hanno riportato l’attenzione sul quartiere di Castagnetta.
Un quartiere che sente le proprie legittime aspettative molto deluse da tante rassicurazioni che non hanno trovato poi alcun riscontro nei fatti.
“A dire che le nostre aspettative erano legittime - affermano i rappresentanti del locale Comitato di Quartiere Castagnetta Cinque Poderi - fu proprio l’attuale Sindaco Zuccalà che affermò: “Tutte le richieste riportate dal quartiere sono lecite e frutto di una necessità reale che i cittadini vivono… ci impegniamo a condividere il percorso di risoluzione delle problematiche direttamente con i cittadini ed i comitati”.
“Chiedemmo allora - dice a sua volta il presidente del Comitato di Quartiere Giuseppe Martinelli - rassicurazioni su una serie di punti precisi. Innanzitutto i Servizi Primari (fogne, acqua, strade, marciapiedi lungo via Castagnetta) ma anche in tema di giardini pubblici o di messa in sicurezza della fermata dell’autobus. È la cosa più grave! Praticamente nulla è stato realizzato in questi anni. Il quartiere è in gran parte privo di fogne, acqua, camminare lungo la via Castagnetta è pericolosissimo e prima o poi avremo qualche altro evento drammatico. Ora sono partiti alcuni lavori di estensione della rete idrica in tre strade ma sulle altre strade del quartiere non si hanno notizie certe sui tempi e completezza del loro svolgimento come era invece espressamente previsto nel contratto tra ACEA e Comune di Pomezia, che doveva aver completato i lavori già da diversi anni”.
“Un incontro con ACEA – ci sottolinea Martinelli - era stato confermato dall’assessore Raspa circa un anno fa ma non se ne sa ancora nulla. Niente servizi, nè marciapiedi, niente copertura dei pericolosissimi condotti dell’acqua a bordo strada, ed una strada in condizioni semplicemente inaccettabili, questa è la triste situazione. Ormai circoliamo tutti su un solo lato della carreggiata il che vuol dire una forte possibilità di scontri frontali, la soluzione non può essere mettere segnali per abbassare la velocità, occorre un completo rifacimento della strada dove a suo tempo furono fatti passare i servizi essenziali poi lasciati lì! Nulla è stato fatto di rilevante anche per la scuola o per la definizione e manutenzione delle strade del quartiere che non si sa ancora se siano private o pubbliche, anche se risultano nel patrimonio del Comune di Pomezia che però ci informa di considerarle private”.
“Eppure - ribadisce il presidente Martinelli - ci fu allora detto: abbiamo in mente una programmazione a breve termine, in accordo con Acea, che possa permettere la realizzazione delle tratte mancanti, la successiva realizzazione del manto stradale e l’acquisizione a patrimonio pubblico delle strade private in maniera graduale come previsto nel nostro programma. Per la sicurezza pensiamo di incrementare le aree di videosorveglianza soprattutto dove siano utili e funzionali e possano garantire l’individuazione dei veicoli. (ad es. per le discariche abusive)”! Nulla è purtroppo finora accaduto”.
Un altro tema che giustamente preoccupa i cittadini del quartiere, quello della salute pubblica che è un diritto naturale e costituzionale.
“Ci riferiamo - sottolineano - alla tematica dell’acqua potabile ma anche, e ancor più tragicamente, alla tematica della ECOX ove 8500 tonnellate di rifiuti giacciono li da tantissimo tempo e continuano ad inquinare aria e falde sotterranee. Come è possibile questo dopo quasi 5 anni dai tragici eventi che fecero scalpore in tutto il territorio nazionale - si chiedono i cittadini di Pomezia?
Abbiamo in progetto il potenziamento del nucleo di controllo ambientale, che si occuperà di sorvegliare tutte le fonti di inquinamento e potenziali rischi… In tutte le zone abbiamo in previsione la realizzazione di aree di aggregazione come i giardini pubblici, che possano essere punti di riferimento nel quartiere. Anche qui dobbiamo constatare che troppo poco è accaduto, le nostre esigenze erano e purtroppo sono rimaste tali. Tutto il quartiere ha veramente sperato in quelle parole e rassicurazioni. Ma da allora quasi nulla è successo, anche in campi come i servizi essenziali e la salute e questo è veramente molto triste da constatare”.
- Cosa farete allora?
“Vogliamo mantenere il nostro stile apolitico e di apertura al dialogo - questa la risposta del presidente Martinelli - e chiederemo quindi un nuovo incontro con l’assessore Raspa, a questo delegato, al quale chiederemo notizie e tempi più sicuri anche in merito al più volte annunciato confronto con ACEA. Comprendiamo tutte le difficoltà tecniche e le esigenze della burocrazia ma tanto, troppo tempo è passato”.
“Certo – continua Martinelli - il quartiere è stanco di sentirsi continuamente trascurato, non ci sono cittadini di serie A e di serie B e gli abitanti ci esprimono continuamente il loro desiderio e la loro volontà di ottenere quello che fu definito proprio dal Sindaco Zuccalà, reale ed essenziale, con tutte le modalità possibili”.
Ci aggiorneremo con il quartiere dopo l’auspicato incontro con l’assessore Raspa e con ACEA, ma precisa in conclusione Martinelli: “il quartiere è deciso a non mollare su questioni così importanti”. “Tutte le richieste riportate dal quartiere sono lecite e frutto di una necessità reale che i cittadini vivono” conclude il Presidente citando nuovamente a conclusione le parole del Sindaco.
E.P.
Un esemplare filmato nella riserva di Decima Malafede
Attenti al lupo
Un esemplare adulto di lupo nei mesi scorsi è stato ripreso nella riserva protetta di Decima Malafede che si trova a confine con il Comune di Pomezia ed è gestita dall’Ente Regionale Roma Natura.
La sua presenza è stata documentata dalle immagini di cui dispone Roma Natura e sono frutto di una serie di video realizzati dai suoi guardia parco. Sono quindi la prova ufficiale del ritorno del predatore nella riserva. I filmati, realizzati con la tecnica del foto trappolaggio in un’area in cui si riteneva possibile la frequentazione del grande predatore, sono stati effettuati in più giorni. Ed anche in punti diversi, ma sempre nel perimetro della riserva. E testimoniano la presenza di “un esemplare in buona salute, probabilmente in attività di caccia” fanno sapere dall’ente regionale.
In passato la presenza del mammifero in questa area verde era stata più volte ipotizzata. Infatti all’altezza di Castel di Decima, dunque nel perimetro del parco, nel 2019 era anche stata scattata una foto, da un residente. Un anno più tardi, un altro esemplare era stato avvistato e ripreso con un cellulare in pieno giorno da un fattore che stava lavorando tra il confine della riserva e la zona di Pratica di Mare. Ma si è sempre trattato di avvistamenti occasionali ora se ne hanno le prove di una costante presenza di un lupo. Dunque i lupi sono tornati.
La Riserva Naturale Decima Malafede è la più grande Area Protetta del sistema dei parchi gestito da RomaNatura. La sua area è compresa tra il GRA, la via Pontina, la via Laurentina e il Comune di Pomezia. Un polmone verde al confine con la nostra città ricco di flora e di fauna selvatica tra cui possiamo affermare, in maniera ufficiale, che almeno un esemplare di lupo è presente anche nella riserva di Decima Malafede.
“Non sappiamo ancora se sia un esemplare stanziale o in dispersione, vale a dire di passaggio - ha spiegato Maurizio Gubbiotti, presidente dell’ente Roma Natura - questi predatori sono in grado di compiere molti chilometri, alla ricerca di cibo o di una femmina. I nostri guardiaparco sono alla ricerca di campioni, vale a dire peli, saliva o feci, che siano utili a determinare altre informazioni sull’animale. Informazioni che serviranno, previo invio dei campioni agli istituti di ricerca, a determinare il profilo genetico dell’animale”.
Ultimamente vi sono stati altri recenti avvistamenti di almeno cinque lupi nelle campagne di Maccarese ed al confine con Fregene, forse attratti dalla presenza di nutrie, cinghiali e daini.
La presenza dei lupi è rafforzata anche da due tragici episodi. Un lupo è stato investito e ucciso a Roma, sul Grande Raccordo Anulare, nel pomeriggio del 6 gennaio all’altezza di Mezzocamino. L’esemplare, una femmina in ottimo stato di salute di circa 18 mesi, era probabilmente uscita dalla vicina area boschiva compresa nella riserva naturale statale del litorale romano. Un altro lupo mi è stato riferito che è stato investito sulla Pontina altezza Castelromano, nella notte tra il 27 e 28 gennaio. A.S.