Oggi come 84 anni fa stessi problemi per forti piogge
Alluvione in Romagna
Anche i nostri concittadini sono rimasti colpiti per la tragedia ambientale che si è abbattuta sull’Emilia Romagna e vi sono state anche iniziative per aiutare le popolazioni colpite.
In particolare vi è grande preoccupazione nei romagnoli di Pomezia per le frane e l’alluvione che ha colpito la Romagna ed in particolare i comuni della provincia di Forlì e Cesena da cui provengono le loro famiglie arrivate sul nostro territorio con la fondazione di Pomezia e dove molti hanno ancora parenti.
Anche allora nel maggio del 1939 quelle zone furono colpite da un’alluvione causata da forti ed incessanti piogge che determinarono anche frane e centinaia di famiglie rimasero senza casa.
Il governo fascista, per porvi rimedio, già il 24 giugno del 1939 invio in treno dalla stazione di Forlì a quella di Santa Palomba, 40 famiglie colpite dall’alluvione. Famiglie numerosissime, come era normale in quegli anni, infatti i 40 nuclei familiari erano composti in totale da 392 persone.
A Santa Palomba li attendevano i camion dell’Opera Nazionale Combattenti che li portò nei poderi a loro assegnati.
Un secondo scaglione di 51 famiglie arrivò poi il 5 ottobre del 1939, altre 498 persone.
Complessivamente le 91 famiglie dei romagnoli provenivano dagli stessi comuni delle provincia di Forlì e Cesena, attualmente colpiti dall’alluvione: “Predappio, Dovadola, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Modigliana, Bertinora, Meldola, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano Forlimpopoli, Bagno di Romagna, Sarsina, Longiano, Montegridolfo Marradi Tredozio.
Una storia che a distanza di 84 anni si ripete a dimostrazione che nel tempo sono rimasti gli stessi problemi di sempre causati dall’inclemenza del tempo ed aggravati anche da una insufficiente messa in sicurezza del territorio.
A.S.
Alla Torre Civica la mostra personale di Rossana Urbani e Paolo Sommaripa
Il Cammino dell’anima
Un percorso artistico a due: Rossana Urbani e Paolo Sommaripa. La Torre Civica si conferma centro culturale ed artistico per la Città di Pomezia.
Grande successo di pubblico per la mostra personale di Paolo Sommaripa e Rossana Urbani, “Il Cammino dell’anima”, svoltasi con il patrocinio del Comune di Pomezia, presso la Torre Civica di Piazza Indipendenza il 19-20-21 maggio 2023. Una cinquantina le opere esposte per un arco di tempo di circa dieci anni: paesaggi montani e marini, pagliai, figurativi e ritratti, i quali hanno messo in evidenza le abilità dei due pittori con tecniche e materiali diversi utilizzati per la loro creazione. La mostra è stata presentata dalla giornalista Manuela Mazzola che ha piacevolmente catturato l’attenzione dei presenti con una particolare interpretazione delle opere d’arte, emozionando sia il Sommaripa sia la Urbani. «Dunque, un cammino di vita che conduce i due artisti forse a un traguardo o forse, semplicemente alla maturazione, alla crescita personale e spirituale, al di là di qualsiasi religione. L’arte comprende tutte quelle attività umane che conducono a forme di creatività e di espressione estetica e si basa su abilità tecniche innate o acquisite. In questa mostra vi sono due anime a confronto, quella di Rossana Urbani e quella di Paolo Sommaripa. Due persone, con caratteri e percorsi completamente divergenti, che si sono incontrate, plasmandosi a vicenda dal punto di vista artistico.
Il cammino dell’anima: un autentico percorso fatto di pause, smarrimenti, momenti di confusione, certezze, dolori e grandi gioie. Rossana Urbani, autodidatta dal punto di vista artistico, ha raggiunto livelli eccezionali. Nei suoi dipinti è precisa, delicata ed esprime la bellezza della sua anima semplicemente femminile.
Ha scritto di lei Sommaripa: “Nella sua pittura si evince, cosa a cui è portata per istinto, ad una approfondita spettacolarizzazione del particolare; così che anche un ritratto di bimba, diventa quasi uno scatto fotografico”.
Esprime, inoltre, la sua visione del mondo con pennellate decise, ma leggere; dal cromatismo mai troppo aggressivo, ma vicino a quella realtà che le si presenta davanti agli occhi.
Paolo Sommaripa, “Pittore dell’arte Immaginaria”, i suoi pagliai, dipinti nel loro paesaggio, scandiscono le diverse stagioni, con le loro caratteristiche, quali il vento, il sole torrido, il cielo terso di una giornata autunnale o quello perturbato di un pomeriggio primaverile, così come i suoi stati d’animo, le difficoltà affrontate nei diversi momenti, in differenti età e su piani completamente divergenti. Pur partendo da radici giudaico-cristiane e quindi occidentali, in cui le griglie del tempo e dello spazio sono fondamentali nel dare un significato alla realtà, il Tempo può essere inteso come lo scorrere dello spazio verso la meta, ossia verso un altrove, a cui Sommaripa, tende da sempre: un altrove nel quale l’immaginario diventa pura e libera espressione…» così scrive nella brochure della mostra Manuela Mazzola. Alla mostra personale, numerosi sono stati i visitatori, tra cui i giornalisti Franco Di Filippo e Domenico Defelice. L’esposizione è stata onorata dalla visita del primo cittadino di Pomezia, il sindaco Veronica Felici, che ha voluto partecipare dall’inizio alla fine, intervenendo anche con un breve, ma significativo discorso, tanti amici e artisti.
S.Me.