Fucci non si è canditato per la presenza di persone discutibili
“Troppe mele marce”
Fabio Fucci exsindaco di Pomezia e due volte consigliere comunale in questa ultima elezione non si è candidato.
- Fucci lei è stato uno dei promotori del progetto del centro destra unito. Perché poi questo progetto è fallito?
“Il progetto a cui anche io ho lavorato in questi ultimi 5 anni era quello di un centrodestra rinnovato, espressione di una nuova generazione persone animate da sani principi e dalla necessaria esperienza per governare una città meravigliosa e complessa come Pomezia. Insieme agli altri colleghi avevamo tracciato la strada e indicato in Giuliano Peretti il perfetto candidato sindaco che potesse rappresentare la variegata coalizione di centrodestra. Addirittura avevamo formalizzato con un documento condiviso, presentato alle segreterie regionali dei partiti, che metteva nero su bianco il nostro progetto per Pomezia. Cosa è successo poi? Come purtroppo è avvenuto spesso nel centrodestra a Pomezia, sono intervenuti i partiti “da Roma” per imporre una candidata sindaco, la Felici, ancora una volta “estranea” a Pomezia e che non ha mai lavorato per il nostro territorio. Non solo, anche gli stessi partiti, divergendo dalle nostre indicazioni, hanno deciso di candidare persone discutibili che hanno vanificato tutto il lavoro fatto in questi anni. A queste condizioni il nostro progetto di rinnovamento non aveva più senso”.
- Lei era coordinatore della Lega di Pomezia poi ha deciso di andarsene e non si è candidato alle ultime amministrative. Tra l’altro la Lega anche senza di lei ha fatto un buon risultato. Mi spiega cosa è accaduto?
“Io sono entrato nella Lega perché mi era stato affidato l’incarico di contribuire ad un rinnovamento e radicamento del partito nella Regione Lazio. Riuscire a fare quello che la Lega fa ormai da decenni nelle regioni del nord, dove è composta da ottimi amministratori con esperienza e capacità. Io ho lavorato in questa direzione in questi anni ma ad un certo punto è risultato evidente che il partito non era più interessato a lavorare con le condizioni di etica e meritocrazia che condividevo bensì esclusivamente per una spartizione di equilibri e pesi elettorali. Anche questa è stata un’esperienza che ho vissuto alla massima intensità fino a che ne ho condivisi gli obiettivi. Quando non c’erano più le condizioni per andare avanti, ho deciso di dimettermi perché ho capito che non c’era più spazio per costruire un progetto “sano”.
- In questo ultimo periodo lei ha criticato i candidati a Sindaco e le loro liste. Qualcuno ha detto che lei si sta comportando da “rosicone”. Possibilmente che non le sta bene nessuno?
“Quest’anno, dopo 15 anni, ho potuto vivere la campagna elettorale da spettatore e comune cittadino. Devo dire che la situazione non mi è dispiaciuta affatto. Tuttavia moltissime persone che nutrono ancora stima per me mi hanno chiesto consigli sul voto. E’ per questo che ho voluto “dare i voti” a tutti i candidati, con una mia personale valutazione, evidenziando qualità e difetti di ciascuno. Mi sono calato nei panni di opinionista cercando di informare correttamente le persone che mi seguono. Non direi di aver “rosicato”, quindi, dal momento che una mia nuova candidatura a sindaco l’ho esclusa fin dal 2018. Di questo ne ho sempre parlato con le persone che hanno collaborato con me in questi anni”.
- Alla fine ha vinto il centro destra, una coalizione di cui anche lei ne faceva parte, in cui vi sono molti esponenti del progetto del centro destra unito. Li sente?
“Devo dire che non mi aspettavo una vittoria al primo turno. Alla fine è arrivata perché il M5S così debole ha consentito al centrodestra di imporsi da subito. Ad ogni modo si, fortunatamente, in consiglio ci saranno anche ex colleghi del centrodestra con cui mantengo ancora oggi un rapporto positivo e spero possano fare bene, anche se il loro lavoro rischia di essere vanificato dalle mele marce”.
- Cosa deve fare la neo Sindaca Veronica Felici se vuole governare e risolvere i problemi della città?
“Non sarò certo io a darle consigli. I cittadini le hanno accordato una grande fiducia, secondo me immeritata. Ora sta a lei dimostrare di saper fare il sindaco.”
- Lei dopo questa fase in cui politicamente si è messo da parte, cosa pensa di fare in futuro?
“Mi sto godendo questa fase in cui sono lontano dalla politica attiva e, come detto, non è per niente male. Al momento ho ripreso in mano alcuni progetti di vita che avevo messo in pausa e non mi sto preoccupando affatto del mio futuro “politico”. Come tutti ormai sanno, non ho mai avuto bisogno della politica per campare”.
T.S.
Lo stimato medico pometino si è incontrato alla camera con Paolo Barelli
Complimenti a Lamanna
Il dottor Francesco Lamanna martedì 23 maggio è stato ricevuto alla Camera dei Deputati dal capogruppo di Forza Italia Paolo Barelli che si è complimentato con lui per l’ottimo risultato del partito a Pomezia e per la sua elezione in Consiglio Comunale dove saprà dare voce alle esigenze dei cittadini e ai bisogni del territorio. Presente all’incontro l’assessore regionale, dott.ssa Luisa Regimenti che precedentemente aveva ricevuto il dottor Lamanna in Regione Lazio. L’assessore Regimenti ha dichiarato: “Ho avuto il piacere di incontrare il neo eletto consigliere comunale di Pomezia Francesco Lamanna, stimato medico e punto di riferimento per tanti cittadini. Sarò quanto prima a Pomezia per incontrare la neo sindaca Veronica Felici e concordare strategie di collaborazione tra Regione Lazio e Comune per affrontare le criticità del territorio”.
T.R.
Cimitero abbandonato
Ci sono arrivate foto del cimitero storico di Pratica di Mare interamente coperto da vegetazione non tagliata, uno stato di degrado imperdonabile.
Da anni l’Associazione La Lente ha dimostrato che il cimitero è di proprietà comunale e ha chiesto, senza alcun risultato, all’amministrazione del M5S di entrarne in possesso cosi da dargli un aspetto decoroso e metterlo in sicurezza, togliendolo dall’attuale stato di abbandono e degrado. Speriamo che questo problema venga finalmente risolto dalla nuova amministrazione.
T.S.