Anche in periferia, come a Santa Palomba, i sogni si avverano
Periferia di campioni
“Periferia… le baracche e più avanti la ferrovia”, cantava Renato Zero nel 1979 in un pezzo storico del suo repertorio musicale.
E anche in periferia i sogni si avverano: lo dimostrano la ASD S. Palomba che con la categoria U19 Juniores, “voluta e ricostruita da Nicolò e Lorenzo nel post pandemia”, è campione provinciale (e regionale) del CSI Roma e andrà a rappresentare il Lazio nelle finali nazionali CSI; lo sono i ragazzi della già citata ASD, che nella categoria U15 hanno vinto il campionato OC del CSI Roma senza perdere una sola partita; lo è Ruben che a poco meno di 12 anni è una promessa del judo essendo stato “premiato per 3 anni di seguito dal comitato regionale judo Lazio Fijlkam”, giocando contestualmente anche il calcio a 5 a S. Palomba nella categoria U12.
Lo sono Marco con i suoi gol e la sua grinta e capitan Mattia con la sua esperienza e caparbietà, “tornato alle origini rivestendo la maglia del Città di Ciampino”, insieme lo hanno trascinato nella categoria Juniores U19 a vincere il campionato e regalando la agognata Elite alla cittadina laziale. Lo è Davide che insiste nella sua cavalcata iniziata ad appena cinque anni, sulla scia del sopracitato fratello Mattia, che dopo aver militato in importanti realtà sportive della Capitale “ha deciso di rimanere a casa ritornando a far parlare di sé nella Lazio, dove ad oggi non sta deludendo per nulla le aspettative” arrivando alle finali nazionali della categoria 2008.
Per finire con le parole di Renato Zero: “Periferia. E’ casa mia…”.
La maestra Nika, in qualità di educatrice, ci spiega come sono cambiati
Bisogni dei bambini
Negli ultimi anni come educatrice sportiva e ludotecaria ho potuto constatare quanto i bisogni dei bambini siano cambiati, e di quanto noi operatori ed educatori dobbiamo rimanere aggiornati con le migliori strategie educative e relazionali per far sentire i piccoli atleti e frequentatori dei servizi ludici quanto più accolti e capiti. Come professionista nel settore sportivo giovanile e infantile, specificamente di discipline come Karate e Parkour (Art du Deplacement), ho deciso di utilizzare un metodo pedagogico conosciuto come educazione emozionale: una pratica che si basa sul creare relazione ancor prima dell´azione che si fa su e con i bambini. Questo mi ha permesso di attuare una strategia comunicativa e relazionale per aiutare i piccoli allievi a praticare karate nel miglior modo possibile, cercando di rispettare l’emotività di ogni singolo bambino e i suoi tempi di apprendimento, con lo scopo di renderli quanto più appassionati e autonomi possibile. Con questo approccio relazionale ed educativo posso confermare che i ragazzi del corso di karate presso ASD
Due emmedance ed i più piccoli (i bambini del corso Babyfit della fascia di età 2 - 4 anni) hanno avuto grandissimi miglioramenti, hanno partecipato di loro spontanea volontà a gare federali ed hanno creato un gruppo affiatato: questi allievi hanno capito quanto, in uno sport individuale come il karate, il singolo ha bisogno del gruppo e della sua energia per migliorare continuamente.
I piccoli karatekini cintura bianca di questo corso di nuova apertura che ha sede a Toravianica, si sono cime tati in gare provinciali e regionali di Kata e Kumite, organizzate della F.I.K. (Federazione Italiana Karate) svolte a febbraio, marzo e maggio tra Roma e Viterbo ed hanno portato a casa medaglie ed esperienze, ma soprattutto il divertimento ed anche la capacità di reagire nel giusto modo sia alla sconfitta che alla vittoria.
Due allievi hanno anche fatto un’esperienza a livello nazionale in provincia di Vicenza, confrontandosi con bambini di altre regioni d’Italia.
Io, maestra Nika, con questo articolo voglio complimentarmi con tutti i piccoli allievi che hanno frequentato i miei corsi in questi mesi, ma che si sono voluti confrontare su tatami con atleti di altre palestre, e voglio anche ringraziare tutte le famiglie che hanno scelto di affidarsi al mio metodo educativo e sportivo.
Ora ci aspettano gli esami di fine anno per passaggio di cintura, sia io stessa che i piccoli karatekini del mio corso di karate.
Dalla maestra Nika
Redazione di Nikado di Veronica Loscri