Le famiglie censite oggetto dell’ordinanza di sgombero sono 44 ed alcune verranno ospitate per brevi periodi in alcune strutture recettive
Iniziato lo sgombero alle Salzare
All’alba dello scorso 19 maggio, è partito lo sgombero delle palazzine E, F, G del complesso residenziale Le Salzare a Marina di Ardea, fase propedeutica per l’abbattimento delle strutture realizzate abusivamente. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale di Ardea, Vigili del Fuoco, Assistenti sociali, medici e infermieri, Croce Rossa Italiana sezione di Ardea, Protezione Civile, hanno predisposto un cordone di sicurezza per consentire le operazioni di sgombero delle 44 famiglie che sono state censite dal Comune di Ardea, e che non hanno diritto ad occupare quelle abitazioni. Una storia lunga decenni e che, salvo ulteriori imprevisti dovrebbe concludersi nel giro di poco tempo, con la demolizione delle tre palazzine.
Saranno i prossimi giorni, intensi ed impegnativi, in quanto oltre all’abbattimento delle palazzine, le forze dell’ordine saranno impegnate anche nel controllo del territorio, per evitare che chi è stato espulso, non ritorni e rioccupi gli appartamenti.
Per quanto riguarda le persone fragili l’amministrazione comunale ha predisposto un piano per rendere possibile l’alloggio e la sistemazione per un periodo breve in attesa che trovino una sistemazione abitativa definitiva, in alberghi tra Aprilia, Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno. Per le altre persone, dovranno trovarsi fin da oggi un nuovo tetto. Circa 35 persone su 44 famiglie occupanti, sarebbero quelli che ha sistemato il Comune di Ardea, grazie all’intervento del sindaco Maurizio Cremonini, ed all’assessore ai servizi sociali, Simone Centore.
“Il Tar del Lazio aveva annullato l’ordinanza con la quale avevamo previsto lo sgombero e la demolizione delle tre palazzine – ha detto il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini -, richiamando un precedente dispositivo della magistratura, proprio per le problematiche legate alla sicurezza igienico-sanitaria. Con questa nuova ordinanza che annulla la precedente, questa mattina abbiamo avviato la prima fase e cioè quella più importante riguardante lo sgombero degli appartamenti occupati”.
L’IMPEGNO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA
Il grande cuore della Croce Rossa Italiana della sezione di Ardea. L’arrivo dei volontari della CRI è specificatamente rivolta a salvaguardare i bambini e le persone fragili. Anche in questa occasione l’impegno dei volontari della CRI è stato determinante per dare una mano a quelle famiglie bisognose di aiuto e sostegno.
Intanto, escavatori ed altri mezzi meccanici, hanno avviato la loro opera di demolizione. Le prime opere murarie demolite sono state le scale esterne ed altre strutture a rischio per evitare che nottetempo gli ex occupanti potrebbero far rientro in quegli appartamenti. La demolizione definitiva e completa dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. L’intervento è stato possibile come ha confermato il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, dopo che era stata adottata una nuova ordinanza di sgombero degli appartamenti occupati, per procedere quindi alla demolizione delle tre palazzine. Nei giorni scorsi, infatti, il Tar del Lazio aveva annullato l’ordinanza di sgombero emessa dal sindaco di Ardea. Si era creata una situazione di confusione e di perplessità per una storia triste, come le tante che sono state raccontate in questi anni per quanto riguarda il territorio di Ardea, che si sta avviando verso una sua conclusione. Ci sono voluti decine di anni per arrivare a questa decisione, ma l’importante che lo Stato, anche in questa occasione, è arrivato a compiere la sua opere ed a garantire il ripristino della legalità.
Sabatino Mele
“Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città.
Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia.
La vicenda delle Salzare che oggi sono state sgomberate è semplicemente l’effetto ultimo della pesantezza dell’indifferenza, la stessa indifferenza che ho percepito recandomi ad assistere quel che stava accadendo.
L’indifferenza di oggi è quella di una comunità che non si sente in grado di sostenere quegli “ultimi” che sono rimasti invischiati con le loro vite alla sorte del caseggiato, quelli che si distinguono dai furbi perché non riescono veramente a trovare un tetto, a trovare un rifugio sicuro dove vivere, e la riscontro ancor di più in quei pochi giorni che le amministrazioni di oggi come quelle del passato possono garantire loro in un qualche hotel, poi solo abbandono.
Era chiaramente indifferenza anche quella dei vari, furbi, che hanno sfruttato fino a questa mattina il disagio di questo luogo per vivere ai margini e poter continuare a giocare nell’illegalità, riuscendo comunque a lamentarsi con la società oggi, perché li mette alla porta.
Queste le indifferenze che ho visto oggi, che possiamo interpretare come preferiamo, ma sono il risultato di altro, sono il risultato dell’indifferenza di una città che non si è curata di se stessa nei decenni, quando si rilasciava una concessione illegale; quando si vendevano gli appartamenti in modo illecito, tradendo la fiducia di famiglie che riposero nelle mura del residence molte delle loro speranze; quando non si misero in sicurezza gli immobili una volta venuti in mano del Comune; quando non ci si è impegnati per dare una nuova vita a quei luoghi, portandoli alla morte.
Questa è la storia delle Salzare ma potrebbe essere la storia di molti altri luoghi, anche meno problematici della nostra città.
Oggi l’indifferenza si abbatte con le pale meccaniche sulle Salzare e non si preoccupa degli ultimi, dei fragili o meglio se ne occupa per qualche giorno per poi lasciarli all’indifferenza, domani si abbatterà su altro.
- e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. -
Gli incisi sono tratti da “odio gli indifferenti” di Antonio Gramsci”.
Niko Martinelli
Consigliere comunale
Ardea Domani