Esponente di primo piano della destra pometina
Addio Carlo Visani
Il 9 giugno è deceduto Carlo Visani, aveva 83 anni. Carlo Visani è stato, a partire dalla metà degli anni ’50, uno degli esponenti di primo piano della destra di Pomezia e della stessa politica locale. Visani aveva iniziato giovanissimo la militanza politica, tesserandosi con la Giovane Italia fin dal 1956. In seguito ricoprì più volte la carica di segretario della sezione del Msi di Pomezia, avendo ruoli dirigenziali del partito anche a livelli più importanti. Nel 1964 entra per la prima volta in consiglio comunale eletto nelle liste dell’Msi, rieletto poi ininterrottamente dal 1976 fino alle elezioni del 1988. Alle elezioni del 1993 non si è più ricandidato lasciando anche l’attività politica.
Al suo funerale svoltosi l’11 giugno presso la sede provvisoria della chiesa di San Benedetto erano presenti oltre ai suoi cari, gli examministratori pubblici: Attilio Bello, Luigi Celori, Antonio Panaccione e Amedeo Nardi. Ma anche suoi vecchi amici di partito come Pietro Pili che hanno posizionato sulla bara la vecchia bandiera del MSI con la fiamma tricolore.
A.S.
Manifestazione a Pomezia in onore dell’Arma simbolo di legalità e sicurezza
211° anniversario dei Carabinieri
Il 5 giugno, Veronica Felici, sindaco di Pomezia, ha celebrato un’importante ricorrenza: il 211º anniversario dei Carabinieri, un corpo che da oltre due secoli rappresenta un simbolo di legalità e sicurezza nelle comunità italiane. In un messaggio carico di gratitudine, il sindaco ha sottolineato come i Carabinieri siano profondamente radicati nel cuore delle città e dei piccoli borghi, offrendo un servizio capillare che garantisce non solo ordine, ma anche un essenziale senso di sicurezza e prossimità per tutti i cittadini.
La Felici ha evidenziato che la presenza costante dei Carabinieri nelle diverse realtà locali rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per la comunità.
La loro disponibilità a intervenire, ascoltare e proteggere è fondamentale per la vita quotidiana e offre un supporto prezioso alle istituzioni stesse.
Il sindaco ha voluto esprimere un sincero ringraziamento a tutti gli uomini e le donne dell’Arma, con un pensiero speciale per i Carabinieri della stazione di Pomezia e Torvajanica e per l’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Pomezia.
Un messaggio di onore e gratitudine per l’instancabile impegno e la dedizione mostrati nel tutelare la comunità.
V.P.
Un murale per la libertà, tra Van Gogh e Woolf
E se, in una notte seducente di incanti, gli aloni di stelle lontane ispirassero i desideri più audaci di donne ipersensibili (dagli occhi profondi come oceani e lungimiranti come fari)?
Non è un incipit romanzesco, ma l’interrogativo che suscita, nello spettatore, il murale che ad oggi orna l’Istituto Comprensivo Statale Orazio di Pomezia.
Come è nato? Da un’idea semplice, quella di Maria Carmen Foti, che voleva aderire alla tredicesima edizione del concorso nazionale “WooRgia” (Woolf e Murgia a confronto in scuole, atenei e sui muri delle città).
Di qui, l’idea rimbalza rapida di scuola in scuola, dal primo al secondo grado, tra l’Orazio e il Picasso. È tutto un brulicare di guizzi di genio, di creatività, di propositi d’emancipazione.
Così, al bando rispondono in due: il Dirigente Mauro Scotto Di Tella e la Reggente dell’Istituto Comprensivo Orazio, la prof.ssa Cristina Tonelli. Il progetto si intitola quindi “Voci e visioni: un murales per la parità di genere”, affronta il tema della parità di genere e diventa un trinomio di continuità verticale, orientamento e PCTO.
Coordinati dal prof. Cristiano Quagliozzi, gli studenti del Picasso (delle classi 3B e 5B) hanno allora realizzato il murale insieme con uno studente o una studentessa di ciascuna seconda e terza media dell’Orazio. Il prof. Felice Ferrante ha dunque coniugato in immagini le personalità, artistica l’una, letteraria l’altra, di Vincent Van Gogh e Virginia Woolf, promuovendo tra i discenti una vera e propria palinodia visuale, una reinvenzione pittorica.
Il bello è stato che, in alternanza ai momenti di maggiore efficienza pittorica, si sono svolte letture in plenum di estratti da “Gita al faro” e da “Una stanza tutta per sé” - da quest’ultima conferenza è stata estrapolata la toccante citazione: “Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente”.
Fondamentale è stata la presenza dell’educatore Massimiliano Gencarelli che ha valorizzato l’iniziativa sottoponendola anche all’attenzione dell’amministrazione comunale. Il plauso dell’assessora Giada Bardi, della consigliera Maria Russo e della prima cittadina, la Sindaca Veronica Felici, ha gratificato ancor di più tutti i partecipanti nella entusiasmante mattinata del 6 giugno scorso.
In presenza della Sindaca, appunto, è stata letta pubblicamente la menzione speciale che il murale ha ricevuto da parte di “Toponomastica femminile”: “La giuria segnala come meritevole di attenzione il progetto presentato in quanto i temi di parità e giustizia sociale vengono veicolati dall’originale rappresentazione della Notte stellata di Van Gogh sullo sfondo dell’imponente figura letteraria di Virginia Woolf, in un murale in cui parità di genere, arte pittorica e letteratura si intrecciano per esprimere il desiderio di libertà, riflessione e trasformazione sociale. Virginia Woolf, come Van Gogh, ha infatti saputo esplorare l’animo umano con una profondità che rompe le convenzioni, proponendo una visione alternativa e più equa del mondo”.
“Ragazze e ragazzi hanno imparato”, ha commentato la prof.ssa Foti, “che bisogna sporcarsi le mani per trasformare un muro bianco in un grido di libertà. Mi ha emozionato osservare grandi e piccoli dipingere insieme il profilo di Virginia Woolf dopo aver letto le sue parole così significative per la parità di genere. Li ho visti, una pennellata alla volta, dare forma e colore alle loro speranze”.
“La realizzazione di questo murale”, ha asserito il prof. Quagliozzi, “ha favorito la condivisione di temi indispensabili alla vita civile, primo tra tutti parità dei diritti, prendendo in esame il potente messaggio di Virginia Woolf. L’arte e la condivisione si sono rivelati ancora una volta canali preferenziali per la condivisione di contenuti importanti attraverso la creatività”.
Ci auguriamo che lo spazio urbano di Pomezia diventi sempre di più, come stavolta, una città “tutta per noi”, parafrasando Woolf, un “noi” inclusivo, esteso, aperto e in comunicazione con i nostri più alti sogni.
Marta Mariani