Il Litorale • 10/2019
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Pag. 16 Il Litorale ANNO XIX - N° 10 - 16/31 MAGGIO 2019
La Costa di Enea, Associazione
Promozione del Territorio, con il
progetto attivo dal 2015 nella va-
lorizzazione turistica della costa
laziale tirrenico-pontina, propone
tour sulle tracce del mito di Enea
e lancia per l’estate le nuove cro-
ciere “Gli Approdi di Enea” in ca-
tamarano e in barca a vela dedica-
te alla rotta dell’eroe virgiliano.
Grazie alla collaborazione tra La
Costa di Enea, la Marina Capo
d’Anzio ed Estland sono nate 3
crociere che salpano da Anzio e
Nettuno ideali per piccoli gruppi
di 6/8 passeggeri. Si inizia con
“Approdi di Enea e le isole navi-
gando in catamarano” di 7 gior-
ni/6 notti con imbarco a Nettuno
e sosta a Torre Astura, tratto di
mare in cui si trova una fortifica-
zione medievale costruita su una
piccola isola collegata alla terra-
ferma da un lungo pontile, San
Felice Circeo, Gaeta, primo at-
tracco di Enea nel Lazio e dove
morirà Caieta, la nutrice di Enea,
dando il nome alla cittadina. Si
farà poi tappa a Terracina per vi-
sitare l’imponente Tempio di Gio-
ve Anxur, proseguendo per Ponza
con Cala Inferno e le bellissime
Grotte di Pilato, note anche come
Murenaio Romano, che offrono
un mare dai toni spettacolari.
La crociera prosegue a Palmarola,
isola completamente disabitata, si
termina con sosta a Torvajanica
presso lo stabilimento “Marine
Village” per raggiungere con na-
vetta privata il Museo Lavinium
(Pomezia) e l’area archeologica
dei 13 altari in pietra e l’Heroon
di Enea, la tomba del mitico fon-
datore della stirpe romana.
Per chi ha meno tempo è stata
ideata “Approdi di Enea navigan-
do a vela” di 4 giorni/3 notti con
imbarco ad Anzio, tappa a Torre
Astura, San Felice Circeo e Gae-
ta; ed infine “Approdi di Enea e
le isole, navigando a vela” di 7
giorni/6 notti con imbarco da An-
zio, tappa a Torre Asura, San Feli-
ce Circeo, Gaeta, Terracina, Ven-
totene, Ponza, Palmarola e Torva-
janica con visita al Museo Lavi-
nium. La Costa di Enea, che ha
visto il patrocinio dell’Agenzia
regionale per il Turismo della Re-
gione Lazio, si pone l’obiettivo di
valorizzare il territorio e intercet-
tare il turista dopo la sua sosta a
Roma, in modo che possa abbina-
re la visita ai luoghi limitrofi ric-
chi di attrattive, ma soprattutto di
potenziare l’incoming nei luoghi
legati al mito dell’eroe virgiliano
facendo leva su una rete pubbli-
co-privata. Le nuove proposte
vanno ad arricchire la consolidata
offerta culturale-turistica firmata
dall’APT La Costa Enea come La
Via Sacra di Enea, Priverno e
l’Abbazia di Fossanova e I terri-
tori dell’antica Albalonga. Oltre
ai tour dedicati alla storia e all'ar-
cheologia e al mare, si possono
trovare iniziative mirate al turi-
smo esperienziale ed enogastro-
nomico, arricchite da momenti di
storytelling e dedicate al territo-
rio. Non mancano le esperienze
legate alle tradizioni e alle danze
popolari, per vivere il territorio in
tutte le sue espressioni culturali,
con esibizioni e laboratori di dan-
ze popolari laziali. Un occhio di
riguardo merita anche l’ospitalità
sostenibile: tutte le imbarcazioni
e le strutture alberghiere coinvolte
saranno trattate con il protocollo
Interclean, applicando un metodo
di sanificazione degli ambienti
che viene effettuato prima dell'ar-
rivo degli ospiti e che garantirà,
oltre ad una igiene particolarmen-
te profonda, anche una forte atte-
nuazione delle sostanze allergeni-
che.
Tutte le novità sono raccolte nella
brochure La Costa di Enea 2019-
2020 è consultabile on line sui siti
di lacostadienea.it ed estland.it,
La Costa di Enea è un'organizza-
zione che si occupa di marketing
territoriale e della promozione di
Roma e Lazio. Crea format e or-
ganizza eventi mirati alla valoriz-
zazione delle risorse turistiche e
della gastronomia locale. Tutte le
proposte sono commercializzate
da Estland tour operator. Info:
www.lacostadienea.it
Ufficio Stampa
La Costa di Enea
Il corretto sistema idrogeologico limitrofo alla riserva è fondamentale
Tor Caldara e le sue acque
Le crociere dedicate ai luoghi del mito virgiliano
Gli approdi di Enea
Il sistema idrogeologico del no-
stro territorio è collegato al baci-
no dei Castelli Romani ed esatta-
mente al sistema del Vulcano La-
ziale. In questo modo sono spie-
gate nel nostro territorio le mani-
festazioni di quiescenza e la pre-
senza di sorgenti sulfuree. Oltre
ai fenomeni sempre più frequenti
di siccità che caratterizzano il cli-
ma contemporaneo, a condiziona-
re negativamente il sistema idro-
geologico dell’intero bacino dei
castelli romani è, in molti casi, il
consumo di suolo con la conse-
guente non permeabilità del terre-
no, il prelievo dell’acqua dalle
falde attraverso i pozzi di annaf-
fiamento dei giardini e delle serre
o a servizio delle industrie, e in
alcuni casi le impattanti modalità
di costruzione degli edifici nelle
proprie fondamenta. Su tutto ciò
che va oltre la giurisdizione del
Comune di Anzio il nostro Co-
mune non può intervenire, ma per
tutto ciò che ricade all’interno
della nostro territorio e che po-
trebbe essere soggetto ad una
nuova regolamentazione o ad una
integrazione sulla normativa esi-
stente e al controllo della sua giu-
sta applicazione, per quanto ri-
guarda l’ambito urbanistico, edi-
lizio, ambientale, un Comune ha i
margini per intervenire. Qualun-
que Riserva Naturale non è scol-
legata dal resto del territorio nel
quale si trova. È sotto questa otti-
ca che l’associazione Atena ha
istituito un Pool di approfondi-
mento ambientale a salvaguardia
e a valorizzazione della Riserva
Naturale di Tor Caldara e della
Aree limitrofe. Dopo aver evi-
denziato la necessità di un par-
cheggio più grande e la necessità
di valorizzare il laghetto interno,
il terzo focus riguarda la tutela e
la salvaguardia delle sorgenti e
della acque interne alla Riserva
Naturale. La Riserva è un luogo
molto ricco di acque e di sorgenti.
Un tempo lo era molto di più, ma
nel tempo l’abbassamento delle
falde, problematica comune, ha
causato una minore presenza di
acqua. Dagli approfondimenti fat-
ti finora è emerso che c’è un im-
portante collegamento dell’aspet-
to idrogeologico tra la vasta area
limitrofa e la Riserva naturale. Il
corretto mantenimento del siste-
ma idrogeologico limitrofo alla
Riserva è fondamentale alla salu-
te della Riserva Naturale. Oltre
alla fisiologica diminuzione di
acqua nelle falde, può l’azione
umana nelle aree limitrofe alla
Riserva creare un danno alla na-
turale circolazione superficiale
delle acque ed alla consistenza
delle falde? Inoltre: Dove è stata
canalizzata la precedente falda
superficiale intercettata pochi an-
ni fa a levante della Riserva? Co-
me si pensa di tutelare la corretta
circolazione della acque superfi-
ciali nelle aree limitrofe alla Ri-
serva? A che punto sono gli ap-
profondimenti ambientali per la
recente deviazione di una ulterio-
re falda frontale alla Riserva? Da
cosa dipende l’abbassamento del-
la portata di acqua naturale in uno
dei due torrenti principali interni
alla Riserva? Il drastico abbassa-
mento di apporto idrico che pare
sia stato recentemente riscontrato
interno alla Riserva in uno dei
due torrenti principali potrebbe
essere stato causato dai recenti la-
vori di cantiere avvenuti frontal-
mente alla Riserva e dalla prece-
dente falda intubata a levante?
Tutte domande alle quali ancora
non si riesce ad avere una rispo-
sta. Ma continueremo a doman-
dare fino a quando al silenzio si
sostituiranno le risppste. L’acqua
è linfa vitale per la Riserva ed è
un patrimonio naturale. Anzio è
un territorio ricco di acqua, con
sorgenti e fossi, piccoli ruscelli e
falde sotterranee, ma la zona co-
stiera in prossimità della falesia è
particolarmente generosa di pic-
cole sorgenti e di corsi di acqua.
Si tratta di una fascia costiera tet-
tonicamente sollevata che proprio
per questa sua conformazione
forma una sacca di accumulo del-
le acque sotterranee e superficiali
provenienti dal bacino dei Castel-
li romani e dal sistema del Vulca-
no Laziale. L’evidenza della fa-
scia costiera sollevata è proprio la
falesia, che si pone a strapiombo
sul mare con una altezza di circa
18 metri, iniziando gradualmente
a Lavinio dalla fine della spiaggia
di Lido dei Gigli e terminando
nei pressi del fiume Loricina a
Nettuno. Questa caratteristica
morfologica del territorio corri-
sponde ad un pianoro interno che
ha il suo punto più alto proprio
sopra Capo d’Anzio con un’altez-
za di circa 83 metri. Ecco che un
territorio si può vedere con una
visuale più ampia , quindi non so-
lo da un punto di vista morfologi-
co, o paesaggistico, o della vege-
tazione, ma anche idrogeologico.
Il monitoraggio costante delle sa-
lute delle sorgenti e delle acque
interne alla Riserva dovrebbe es-
sere incrementato e supportato da
mezzi tecnologici avanzati. Intan-
to bisognerà capire se vi sono sta-
ti dei cambiamenti da uno stato
precedente e nel caso a cosa que-
sti cambiamenti sono imputabili,
se a cause naturali o ad azione
umana nelle aree limitrofe e nel-
l’intero bacino, e come si può
maggiormente tutelare il sistema
idrogeologico interno alla Riser-
va. La salvaguardia ed il monito-
raggio delle acque e delle sorgen-
ti interne alla Riserva potrebbe ri-
entrare in un progetto di più am-
pio respiro indirizzato alla salva-
guardia ed alla valorizzazione
della Riserva Naturale di Tor Cal-
dara.
Inoltre, per la tutela e la salva-
guardia delle sorgenti e delle ac-
que interne alla Riserva, e a sal-
vaguardia della Riserva, il Pool di
approfondimento ambientale Ate-
na suggerisce: una indagine idro-
geologica di tutta la vasta area li-
mitrofa alla Riserva Naturale che
permetta di conoscere e di salva-
guardare il sistema idrogeologico
limitrofo che alimenta il bacino
interno della Riserva Naturale; un
accurato approfondimento di
quanto è stato fatto finora nelle
aree limitrofe in termini di nor-
mative e consuetudini finalizzato
ad evitare eventuali ulteriori dan-
ni ambientali indiretti verso la Ri-
serva naturale; un nuovo regola-
mento edilizio, o l’integrazione,
che tenga conto dell’assetto idro-
geologico dell’area e che salva-
guardi l’integrità delle falde e la
corretta circolazione superficiale
delle acque. Ciò va preventiva-
mente realizzato anche in previ-
sione della edificazione nel trian-
golo estremo a ponente dell’area
della Vignarola. L’amore per il
proprio territorio e per la natura
sono una spinta vincente, e la si-
nergia con le realtà istituzionali
ed associative, verso le quali Ate-
na è da subito disponibile, rappre-
senta certamente un’ulteriore
spinta e un ulteriore mezzo per la
tutela, la salvaguardia e la valo-
rizzazione del territorio.
Angela Ambrosi – ATENA
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