Il Litorale • 10/2019
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ANNO XIX - N° 10 - 16/31 MAGGIO 2019 Il Litorale Pag. 35
S i m p o s i o
LIBERO INCONTRO ARTISTICO CULTURALE
Un libro… un insieme di pagine visivamente fitte di se-
gni e spaziature apparirebbero all’estraneo approdato
sulla terra non diversamente da noi davanti a un testo in
caratteri cuneiformi o altra scrittura a noi sconosciuta.
Ma cos’è la lettura se non conoscere il significato di
quei segni? Quelli dell’alfabeto che compongono parole
che a loro volta formano un periodo separato più o me-
no incisivamente da un altro. Accenti, virgole, punti di
vario genere. Come in un pentagramma ogni segno cor-
risponde a una nota del nostro linguaggio. Una lettura
che ignora la potenzialità espressiva della morfologia di
quei fonemi, di quelle parole messe in un certo modo
sarebbe una semplice sequela di suoni. Al contrario la
capacità interpretativa ed espressiva di un testo ne resti-
tuirebbe l’insito messaggio che permetterà ad ognuno
di poterlo accogliere dentro di se meditarlo e iniziare
quel dialogo tra lettore e scrittore aperto a infiniti nuovi
mondi del pensiero. L’iniziativa in occasione della
Giornata Internazionale del libro nel giorno di san Gior-
gio, vorrebbe essere un incentivo ad impegnare il letto-
re a far riemergere dal testo tutto il possibile per essere
in grado di comunicarlo al meglio.
(Vedi articolo A. Evangelisti su Il Litorale N°7)
INTERPRETI D’AUTORE
Un’idea vincente quella di Anna Maria Cervoni per san
Giorgio, la Giornata del libro e della rosa invitare alla
ricerca di un libro amato, spiegarlo e leggerne qualche
passo. I nostri amici hanno spaziato tra passato e pre-
sente per recuperare il loro autore. Dall’antica Roma,
70 anni a.C. Virgilio con l’«Eneide», Maria Grazia ci ha
fatto rivivere un’emozionante ritorno ai tempi della
scuola e la sera qualcuno lo ha cercato tra gli scaffali
commosso di riaverlo tra le mani. Alessandro ci ha im-
merso nel fantastico di Schangri-La la città ideale dove
non s’invecchia mai di «Orizzonte perduto» scritto
dell’inglese James Hilton nel 1933 negli anni in cui
nacque Emily Dickinson la poeta statunitense che cantò
la natura e i sentimenti con un linguaggio nuovo rispet-
to ai suoi tempi e che ci viene proposta con alcune poe-
sie tratte dalla raccolta «Le stanze di alabastro» da Ma-
ria Luisa. Inaspettata e curiosa la scelta di Ivana: «Per
dieci minuti» della quarantenne Chiara Gamberale an-
che conduttrice radiofonica di Roma. Una sorta di di-
vertente ‘lezionario’ psicoterapeutico contro l’egoismo
inconsapevole della protagonista che in qualche modo
ci ha indotto ad un esame di coscienza e che qualcuno,
incuriosito, ha già acquistato in libreria. Familiare per
la sua trasmissione a mezzogiorno, Corrado Augias,
l’autore di «Leggere», un percorso autobiografico di
formazione attraverso letture che hanno segnato incisi-
vamente le tappe della sua vita è stato presentato da Ro-
berta, quasi a ribadire la validità dell’iniziativa di
quell’evento su l’importanza della lettura. Infine Paola
che si presenta come autrice di una testimonianza attra-
verso un racconto fantastico. Storia riportata in vita at-
traverso la registrazione della narrazione orale che con-
trariamente sarebbe stata dimenticata per sempre. Infi-
nite sono le strade della scrittura e … infinite i modi di
raccontarla più o meno appassionatamente. Per questo
suggeriamo a chi vorrà proporci il suo libro per il pros-
simo San Giorgio di cominciare già da ora a sceglierlo
e leggerlo approfonditamente per comprenderlo in ogni
suo aspetto ed essere così pienamente in grado di con-
dividere con gli ascoltatori la loro preziosa esperienza.
G.B.
FIRENZE ANCORA
Da sn. Maria Grazia Vasta, Roberta Collu, Paola Leoncini, Anna Maria Cervoni, Maria Luisa Petroni, Alessan-
dro Evangelisti, Ivana Moser
Al Sodalizio con
la Storica Came-
rata dei Poeti av-
venuto il 23 ot-
tobre 2013, si è
aggiunto sabato
27 aprile scorso
un altro Gemel-
laggio con il Gi-
glio Blu ed un
Attestato di me-
rito per le attivi-
tà del nostro
Simposio.
L’occasione è
stato il Premio
Internazionale
promosso dal
Giglio Blu e sponsorizzato dal Consiglio regionale del-
la Regione toscana dedicato a tre poeti tra i quali Ettore
Malosso e al Movimento: Italia Poesia Chiama, Corri-
spondenze letterario dal mondo fondato insieme il 10
dicembre 2015.
Un 1° Premio per la sezione Poesia inedita è stato per
la bellissima poesia di Ornella Ferrari Pavesi di An-
zio nata poeta nel 2003 tra le file esigue di un simposio
tutto da divenire.
Un incoraggiamento anche questo per continuare con
entusiasmo nonostante l’impegnativo compito di man-
tenerne quanto siamo riusciti a realizzare in tutti questi
anni.
Ma, sono fiduciosa perché oggi siamo veramente in
tanti a collaborare seriamente.
Giuliana
Senti Amore
Senti amore
questa poesia
che a te dedico
nel ricordo
di affannate promesse
e brucianti sigilli
d’eterno.
Senti amore
il tintinnio del tempo
che accompagna
il nostro cammino
spargendo petali
di carezze nuove.
Senti amore
come il fruscio dell’attesa
addolcisce le iridi
cerulee
nel mio autunnale
sguardo.
Senti
i consolanti suoni
dei ricordi
che nell’abbraccio
del quotidiano ordito
ci parlano d’amore.
Ornella Ferrari Pavesi
Domenica 26 maggio - ore 17.00
SIMPOCINEMA
Presentazione di Renzo Ridolfi
film del 1987 del l regista iraniano Abbas Kiarostami.
(durata 83 minuti)
DOV'È LA CASA
DEL MIO AMICO?
dopo quattro mesi sui sei previsti. A causa della guerra
Franco- Prussiana, la prima esecuzione al Cairo fu rin-
viata di undici mesi e, finalmente, ebbe luogo il 24 di-
cembre 1871. La prima esecuzione italiana ebbe luogo
alla Scala sei settimane più tardi. Per questo ultimo ri-
ferimento è utile mettere in risalto come Verdi adotta in
pieno la linea di esecuzione di Wagner: togliere i pal-
chetti degli spettatori dal palcoscenico e soprattutto
rendere invisibile l'orchestra portandola ad un livello
notevolmente più basso (golfo mistico). L'opera trae
spunto dal conflitto Egitto-Etiopia intorno al 1000 a.C..
Radames, nominato capo delle schiere egizie, ama se-
gretamente Aida, figlia Amonasro re Etiope e schiava
di Amneris figlia del re d'Egitto. Quest' ultima ama a
sua volta lo stesso condottiero e si accorge dell'esisten-
te rapporto segreto e amoroso fra i due. Lei, regina, è
quella che sposerà l'eroe egizio e Amneris dovrà farsi
da parte. Ma Radames, tornato vincitore dalla guerra e,
scoperto durante una tresca amorosa con Aida, ribadirà
il suo amore per quest'ultima dopo incessanti implora-
zioni della rivale. Egli, dopo un solenne giudizio dei
sacerdoti, sarà condannato ad essere sepolto vivo sotto
l'altare del nume. Aida, precedentemente nascostasi nel
sotterraneo e quindi costretta alla stessa fine dell'amato,
canta assieme a Radames il suo addio alla terra. Amne-
ris, vestita a lutto, si accascia sulla pietra che chiude la
tomba e implora pace per il sepolto. Infinite sono le pa-
gine di alto contenuto musicale, artistico presenti nel-
l'opera: il suo preludio intimistico e tragico, la celebre
romanza di Radames (celeste Aida), il successivo duet-
to tra Aida e Amneris, il terzetto delle due donne con
Radames, l'aria struggente di Aida (numi pietà). A ciò
si aggiungono il finale del secondo atto con l'inno, la
marcia trionfale e le danze. Quindi l'aria di Aida (o cieli
azzurri...), il duetto con suo padre Amonasro, lo slancio
prorompente di Amneris che, singhiozzando, supplica
Radames di tornare sui suoi passi, il duetto di amore fi-
nale tra Aida e il suo amante sepolti vivi nel sotterraneo
di grande effetto teatrale e musicale. Possiamo afferma-
re, dunque, che Aida non possiede l'impetuoso vigore
delle vecchie opere verdiane, né la penetrazione psico-
logica di Otello e di Falstaff. E, tuttavia, in termini mu-
sicali è semplicemente un miracolo di bellezza melodi-
ca e fantasia musicale. L'uso drammatico dei ricorrenti
motivi musicali è perfettamente calibrato e l'equilibrio
tra la descrizione oggettiva e il sentimento soggettivo è
perfetto. Verdi ha scritto per i cantanti quattro ruoli su-
perbi e, in Amneris che quasi sottrae l'opera ad Aida, ha
creato, forse, il più grande personaggio per mezzoso-
prano. Nei suoi aspetti spettacolari ed intimi Aida è il
trionfo della fantasia.
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