Il Litorale • 10/2019
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Pag. 40 Il Litorale ANNO XIX - N° 10 - 16/31 MAGGIO 2019
Sono in compagnia del dottor
Flaviano Parisi. Flaviano di pro-
fessione fa il dentista, andiamo a
conoscerlo insieme.
- Dentista si nasce o si diventa?
“Bella domanda… non lo so. Nel
mio caso ti posso dire che il mon-
do dell’odontoiatria mi ha affa-
scinato da sempre… mi piaceva
scoprire i meccanismi biologici
che regolano la nostra bocca e da
lì ho iniziato a studiare tutto
quello che concerneva l’argo-
mento. Mi sono laureato prima in
medicina, con un tirocinio in un
reparto di chirurgia d’urgenza ed
in seguito ho trasferito questa
mia passione nel campo odon-
toiatrico seguendo nel corso degli
anni numerosi convegni e corsi di
aggiornamento professionale in
Italia e all’estero e continuo
tutt’ora ad aggiornarmi”.
- Quando hai cominciato a lavo-
rare ad Anzio?
“Ho iniziato a lavorare ad Anzio
per caso, grazie a un mio amico
nel lontano 1995. Mi chiese di
collaborare con lui e così è co-
minciata. Ormai sono ben 24 an-
ni che sono qui (e nel dirlo sorri-
de n.d.r.). Certo, venire a lavora-
re ad Anzio, partendo da Roma
non è una passeggiata, ma, se hai
passione, le cose non ti pesano.
Sicuramente lavorare in un cen-
tro piccolo rispetto a Roma rap-
presenta una sfida maggiore, so-
prattutto nel mio campo, ma a me
A volte ritornano. I Creattivi di
Cittàinsieme ci riprovano. Dopo
il buon successo dell’anno scorso,
gli artisti del l’Associazione han-
no deciso di tornare in campo, per
l’esattezza al Forte Sangallo di
Nettuno, ad esporre le loro opere
di vario genere: dalla pittura alla
fotografia, dall’arte orafa ai ma-
nufatti in vetro, per esprimere e
divulgare la loro capacità di co-
struire qualcosa di bello e, si spe-
ra, duraturo.
Riassunto delle puntate preceden-
ti: alla fine del 2017 i soci fonda-
tori di Cittàinsieme decidono di
redigere un catalogo in cui inseri-
re persone della zona fra Ardea,
Aprilia e Nettuno, dotate di abili-
tà artistiche in tutte le forme di
questa nobile espressione. Ed è
stata un’ottima idea in quanto,
come ricordo vagamente di aver
già scritto l’anno scorso, per que-
sta categoria di esseri umani è
maledettamente difficile emerge-
re e diffondere il proprio talento
nel mare magnum dei loro simili
che cercano di sopravvivere nello
stesso modo, dunque, quale solu-
zione migliore per gridare al
mondo che esistono se non quella
di invitarli a i (n) scriversi al Ca-
talogo degli Artisti, una volta in-
clusi nel quale, forse, finalmente,
riescono a comunicare al pianeta
che ci sono anche loro?
Redatto il Catalogo, si dà il via
alla fase 2, ovvero, la dimostra-
zione pratica che gli iscritti non
raccontano favole o bugie, e ini-
zia la parte materiale del proget-
to, cioè l’esposizione pubblica dei
prodotti nati dalla loro maestria.
Aprile 2018: prima mostra collet-
tiva al Forte Sangallo di Nettuno;
esito molto positivo. Tante visite
e soddisfazione visibile dei visita-
tori.
Ritentiamo? Sì. Luglio 2018:
piazza Lavinia; settembre: Museo
Civico Archeologico di Anzio; di-
cembre: di nuovo a Nettuno, sul
Lungomare; gennaio 2019: a La-
problemi inerenti alla protesi
odontoiatrica sia su denti natura-
li che su impianti, ed infine il dot-
tor Federico Furina, un giovane
laureato in odontoiatria con gros-
se capacità per il quale vedo un
futuro come grande professioni-
sta. La punta di diamante del no-
stro studio è tutto quello che con-
cerne la chirurgia implantologica
e rigenerativa argomento del
quale mi sono talmente appassio-
nato, tanto da diventare consu-
lente negli studi di altri colleghi”.
- Ogni lavoro ha tante sfaccettatu-
re, quali sono i pregi e i difetti del
tuo lavoro?
“Pregi: risolvere problemi fisici
ed estetici anche importanti ai
pazienti.
Difetti: combattere con le grandi
catene che appiattiscono la pro-
fessionalità della categoria.
La mia fortuna è fare non solo un
lavoro che mi piace, ma che mi
da tante soddisfazioni”.
Grazie mille Flaviano, attraverso
le tue parole ho compreso che fa-
re il dentista si nasce. Credo la
tua sia una passione, perché è ve-
ro che il tuo è un lavoro, ma su
Roma avresti avuto molte più
possibilità di guadagno, se hai
scelto Anzio, una città di provin-
cia, credo che la spinta a muover-
ti ogni giorno sia a dartela la tua
“passione” che tu hai deciso di far
diventare un lavoro.
Barbara Balestrieri
Sono in compagnia di Serenella,
per gli amici Serena.
Andiamo a conoscerla insieme.
Ciao Serena, so che sei una gio-
vanissima nonna di una bellissi-
ma bambina.
-Mi dici cosa ti ha regalato questa
esperienza?
“Essere nonna è un’esperienza
unica. Ho piantato dalla gioia…
non vedevo l’ora che nascesse
una dolce bambina…. tenerla in
braccio, paura di fargli del ma-
le… mi ha portato indietro nel
tempo, emozionarmi nel ricordo
di quando mio figlio era picco-
lo… il tempo che scorre, la vita
che va avanti… e da mamma ec-
comi diventata nonna”.
- So che hai due passioni: il ballo
e il teatro. Puoi dirmi cosa ti da il
teatro e cosa il ballo?
“E’ vero, entrambi sono la mia
passione. Amo il ballo… quando
ballo e ascolto la musica è come
se nulla esistesse.. mi vedo sotto
un cielo pieno di stelle con il mio
corpo che si muove senza catene,
libero, leggero. Il ballo mi rilas-
sa, sono io e nulla e nessuno mi
può giudicare, ed è una sensazio-
ne meravigliosa.
Il teatro mi dà la possibilità di
poter dare un contributo, sentirmi
utile. Nella compagnia di cui fac-
cio parte, liberi teatranti, io mi
occupo del dietro le quinte, do
una mano con le scenografie, mi
piace occuparmi dei miei amici,
coccolarli con una parola di con-
forto o con un gesto di aiuto. Sa-
pere che posso servire mi fa in-
grandire il cuore per quello che
con umiltà e semplicità posso da-
re”.
- Un uccellino mi ha detto che ol-
tre al ballo, al teatro, hai anche un
grande amore… Il tuo cane...
Che rapporto hai con lui? Come
riesci a conciliare tutti i tuoi im-
pegni e a non trascurarlo?
“Non è facile, questo sì. Tra lavo-
ro, teatro, ballo, amici, casa, es-
sere mamma, essere nonna, esse-
re suocera, e anche figlia, riesco
a gestire il tutto. Oggi mi orga-
nizzo una cosa e domani un’al-
tra; mi impegno tutto il tempo
della giornata per non pensare ai
piccoli problemi che ognuno di
noi, nel proprio piccolo attraver-
sa, e poi trovo sempre lui, il mio
amico che non mi molla mai. An-
gelo si chiama e mai nome è stato
più azzeccato. Come gli angeli,
lui è paziente, vede la mia gioia
se sono felice mi coccola se sono
triste. Se vede che sono stanca,
mi aspetta per la passeggiata, mi
coccola, si fa stringere. Lo vedi e
sai che è lì, che aspetta soltanto
una mia carezza. Ed è bello tor-
nare a casa ogni giorno sapendo
che lui è lì ad aspettarti”.
Che belli che sono gli occhi di
Serena quando parla del suo An-
gelo e della sua nipotina. Una
donna tutta d’un pezzo, dritta, si-
cura di sé. Eppure quando entra
nel suo “mondo” si stacca da ter-
ra, ti porta nel suo cielo pieno di
stelle ed è lì che si mostra con
tutta la sua leggerezza, la sua bel-
lezza di chi ha un cuore grande e
che si sente appagata nel suo es-
sere umile semplicemente nel
“dare una mano”….
Barbara Balestrieri
L’esperienza del dottor Flaviano Parisi che ha preferito Anzio a Roma
Dentista si nasce o si diventa
Arancio puro
Music in the jungle
Serenella ci racconta la sua esperienza unica
Essere nonna
I Creattivi di Cittainsieme
piacciono le sfide, ed eccomi
qui”.
- Qual è la tua soddisfazione più
grande quando lavori?
“La mia soddisfazione è il pa-
ziente che, sedendosi sulla mai
poltrona, instaura con me un rap-
porto di fiducia che continua nel
tempo: quando vedo sui miei pa-
zienti il sorriso, quello è il mio
guadagno”.
- Due parole sul tuo staff?
“Lo staff del mio studio è compo-
sto dalla signora Laura Marzano,
laureata in igiene dentale che è
anche la mia assistente e che ha
sempre un sorriso e una parola
gentile per tutti, il signor Fabio
Lorenzo, odontotecnico, con il
quale collaboro per risolvere i
vinio, in Via Dante, al coperto del
Mercatino dell’ usato e dell’ arti-
gianato voluto e organizzato con
l’Associazione Culturale Dante
Alighieri.
Maggio 2019: ritorno al Forte
con una novità. Il 2 maggio 1519
il mondo perdeva un grande Ita-
liano: Leonardo da Vinci e l’Isti-
tuto Culturale Italo - Tedesco, per
voce e idee di Giorgio Pagliuca,
pensa bene di commemorare il
personaggio dedicandogli una
mostra corredata da conferenze in
cui saranno sviscerati tutti gli
aspetti del Rinascimento.
Dov’è la novità? Cosa c’entra l’I-
stituto Italo - Tedesco con Cit-
tainsieme? Come c’ entrano gli
artisti del Catalogo con Leonar-
do? Semplice: a loro l’istituto ha
chiesto, tempo addietro, di pre-
sentare, fra le opere che decide-
ranno di esporre, anche una, di
qualsiasi tipo, ispirata a Leonar-
do. Gli artisti, fieri e felici, hanno
risposto positivamente all’invito.
Mentre scrivo, la mostra è ancora
in corso. L’affluenza è buona.
Non la ressa, ma un andirivieni
continuo e costante, dimostrato
dalle firme numerose lasciate sul
registro delle presenze. Come an-
drà? I risultati finali si vedranno
concretamente domenica 12 mag-
gio sera allorché il sipario calerà
anche su questo evento.
Paola Leoncini
Grande successo di RimbombAr-
te e del suo evento Music in the
Jungle, giunto per questo anno al-
la sua quarta edizione.Un primo
maggio strepitoso, dove artisti lo-
cali si sono esibiti sul palco sito
nella loro sede di Tor Caldara.
William Stravato, Claudio Maffei,
The killer of Cortez, The rock ge-
nerations, Simone Giannelli,
Bianka, Dj Tkx, hanno intrattenu-
to il pubblico presente con la loro
musica.
A loro e al fonico Josanto e a tutti
gli altri musicisti che si sono al-
ternati sul palco, vanno i più sen-
titi ringraziamenti da parte di tutta
RimbombArte che vi danno ap-
puntamento al prossimo anno per
la quinta edizione di Music in the
Jungle.
Barbara Balestrieri
Può un colore avere un effetto positivo sulla persona? Sembrerebbe di
sì: un effetto momentaneo, superficiale e un effetto “psichico” dovuto
alla vibrazione spirituale attraverso cui il colore raggiunge l’anima. A
rivelarlo, un sondaggio di Stazione Libraria. I ricercatori hanno chiesto
ai frequentatori dell’angolo “Scambia Libro” di indicare il colore (su
196 proposti) che fosse espressione dello stato d’animo che sperimenta-
no dopo aver preso in mano il libro che piace. Risultato. Il colore
“Arancio puro” (per gli addetti ai lavori RAL 2004 ) è quello che rap-
presenterebbe meglio le emozioni, i piccoli brividi, il senso come di un
“nuovo inizio”, l’effetto curiosità e disorientamento che provano solo
coloro che amano i libri. Pare, poi, chse aiuterebbe a rendere le persone
più ottimiste, estroverse e spontanee. Nominato, quindi, colore ufficiale
comparirà, da oggi, in tutti i luoghi dove la mente ed il cuore s’incontra-
no e che si chiamano Stazione Libraria. La prima a rinnovare l’angolo
Scambia Libro è stata il Bar Lavinia di Lavinio.
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