Il Litorale • 10/2019
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ANNO XIX - N° 10 - 16/31 MAGGIO 2019 Il Litorale Pag. 37
va una paura!!!!
Regina – io pure avevo paura, ma
almeno dopo la prima battaglia
non avevo più paura perché ave-
vo capito che era lui! Aveva gli
occhi strani!
Nicole – eravamo vicini con i
miei compagni, però faceva pau-
ra! Ho combattuto lo stesso, sono
abbastanza contenta… all’ultima
battaglia me so chiusa gli occhi
… ma non lo voglio mai più ve-
dere, mai, mai piùùù! La cosa
bella che ho fatto è fare la capan-
na, faticoso ma va beh!
Regina – a me è piaciuto trovare
l’uovo giusto, quello con i dia-
manti dentro per far tornare nor-
male il folletto!
Lorenzo – quando ho visto la
gemma mi è piaciuto, era tutta
trasparente e dentro arancione
Regina – era anche di altri colori!
La gemma serviva per far ritra-
sformare il folletto cattivo in un
Elfo buono!
Nicole – poi abbiamo scoperto
che era lui, Danilo!! Lo menavo a
botte!!
Regina – io l’avevo capito però
che era Danilo, dopo la prima
battaglia, primo perché Danilo
non c’era più e poi perchè avevo
visto che lui aveva quelle scarpe.
Giorgia – è stato molto bello, mi
è piaciuto molto quando abbiamo
costruito le capanne, io stavo si-
stemando un po’ dentro e poi ho
fatto le panchine per sedersi a
merenda, non avevamo i ruoli, se
ci veniva in mente un’idea chia-
mavi il gruppo e facevamo quello
là. Milena ha detto che c’era un
rappresentavano … era il popolo,
io avevo qua verde e non mi ri-
cordo cos’era … era il popolo dei
nani. Non mi piaceva quel follet-
to! Poi prendevo sempre l’uovo
sbagliato quando cercavo il dia-
dema, non l’ho trovato io … non
lo so chi l’ha trovato. Poi non ho
preso nemmeno la terra, la terra
no perché era vuoto! Ci avevano
messo la terra e i gioielli, quindi
non erano tutti vuoti! Sono stata
contenta!!
Jolanda – mi sono divertita per-
ché abbiamo fatto quel gioco che
dovevamo prendere le uova senza
vedere il folletto, e dovevamo
prendere le uova senza farci toc-
care dal folletto … avevamo pau-
ra ma ci siamo riusciti. Abbiamo
trovato il coraggio perché anda-
vamo con la principessa, non era-
vamo da soli! Dovevamo trovare
le pietre preziose, per fare spez-
zare l’incantesimo: che era pazzo
il folletto! Prima siamo andati al-
le nostre case, le nostre capanne,
l’abbiamo finita di costruire una
capanna con il legno, è venuta be-
nissimo! Poi abbiamo fatto il
pranzo e abbiamo mangiato fuori
dalle capanne, avevamo messo la
panca per il pranzo. Il folletto pri-
ma è arrivato il folletto e doveva-
mo trasformarci o in un sasso o in
un ramo o in un albero. Io mi so-
no trasformata in un albero. Chi
parlava o rideva o si muoveva lo
toccava con la spada.
Giulia – io avevo paura perché
credevo che colpiva proprio a
me! A quella parte dove stavamo
costruendo le capanne, mi ero
tanto spaventata perché ero dalla
parte proprio che lui era arrivato,
era andato nelle altre capanne,
dopo è arrivato di là e stava sbat-
tendo degli alberi vicino a Marti-
na e a me e mi ero tanto spaven-
tata e avevo paura che mi colpiva
e cadevo e mi scopriva, quindi mi
ero un po’ spaventata. Poi non mi
ha scoperto però! Non è successo
niente, quando se ne è andato ero
calma, sono venuta vicino ai miei
amici e mi ero tranquillizzata. Poi
la parte che mi è piaciuta di più è
che abbiamo incontrato la princi-
pessa, era la mia preferita di tutte
quelle persone: mi piaceva come
parlava, la sua faccia, mi piaceva
tutto! Poi ero la squadra dei Nani:
letto, però in realtà non era un let-
to… allora sono andata là e stavo
sistemando e togliendo un ramo
dalla capanna, stavo sotto il ramo,
stavo togliendo e a un certo punto
ha detto la parola magica e mi so-
no trasformato in sasso perché è
arrivato l’Elfo, poi mi sono rialza-
ta e abbiamo fatto merenda.
Quando è arrivato il folletto ho
sentito che ha schiacciato un ra-
mo, quindi ha inciampato sulla
trappola che gli abbiamo messo:
gli abbiamo messo un ramo gran-
de che collegava due case e è in-
ciampato, perché ho sentito che è
caduto e poi ho sentito che ha
schiacciato anche un ramo e poi
io lo sentivo perché stava vicino a
me sicuramente, è passato da
qualche parte da me, perché ho
sentito la risata! Non mi ha tocca-
to, infatti ho ancora le tre vite!
Poi abbiamo fatto il giro di tutte
le capanne e ci hanno dato delle
prove da fare: la nostra era che
dovevamo trovare una carta… io
stavo con Regina perché avevamo
le squadre da due, Regina si è
bendata e io l’ho dovuta guidare
verso una carta che avevo scelto
io e le dovevo dire ‘ vai a destra,
vai a sinistra, vai giù, mettiti ac-
covacciata, prendila e le dovevo
dire come prenderla, e poi era a
squadre e dovevamo trovare l’al-
tra carta. Mi è piaciuta Sabaudia,
perché c’era la Principessa, era
bella, aveva tutto un bel vestito e
la giacca nera e ci avevano messo
le cose qua e qua, le pitture erano
rosse, verdi e blu: non so cosa
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